Inchieste

La guerra dell’Islam “estremo” è solo agli inizi. L’europa resta a guardare, il web pare elogiarli e l’Occidente non è coeso

130 morti e centinaia di feriti in Francia. In Italia alzata la sicurezza ma dichiarati attacchi su Roma e Londra. Sveglia Occidente!

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La democrazia ed il modello occidentale ed europeo sono sotto attacco. In un solo giorno, i terroristi islamici, hanno ucciso in Francia 129 volte e ferito 250 vittime. Probabilmente il bilancio è destinato a salire, i feriti gravi sono 99. L’Isis festeggia sui social network, in particolare su twitter. Molti italiani intervistati sono dubbiosi, non capiscono come sia possibile mandare messaggi e festeggiare liberamente sul web mentre a noi, in Europa, non appena si scrive qualche parolaccia o si mette una foto in costume da bagno, rischiamo che il profilo venga chiuso e partono denunce e controlli immediati.

Ai terroristi no, possono inneggiare al “delirio”, mettere foto con armi, festeggiare con video mentre trucidano e sgozzano occidentali, e minacciare liberamente il mondo. Ovviamente se qualcuno, dal democratico occidente, provasse a fare qualcosa del genere verrebbe immediatamente rintracciato e condannato, ma sorprendentemente gli estremisti riescono a dileguarsi sempre, e sempre ad inserire nuovi messaggi, video e minacce senza essere rintracciati. Il “grande fratello” probabilmente vale solo per il pacifico e “addormentato” occidente.


Tutti i capi di stato ed il Papa, hanno condannato questo barbaro “atto di guerra” alla democrazia ed all’Europa. Tutta Europa ha innalzato il livello di sicurezza e la Francia ha chiuso le frontiere. I servizi segreti internazionali stanno lavorando a stretto contatto, ma tutti sanno che episodi simili sono molto difficili da prevenire e le minacce, appena fatte, dall’isis a Roma, Londra e Washington fanno molta paura. L’Europa e l’occidente pare stiano fallendo, noi di WorldPass abbiamo provato ad approfondire l’argomento già nei mesi scorsi.  Il nostro direttore ha realizzato una interessante intervista all’ ambasciatore russo Anatoly Adamishin, che dichiarava che l’occidente non è compatto. Tutto il mondo occidentale è minacciato dalla Cina e dall’Islam e noi “democratici” invece di fare forza ci facciamo la guerra internamente. Gli attacchi terroristici stanno dimostrando la cattiva gestione ed il mancato contrasto al terrorismo islamico. Siamo forse troppo permissivi? Stiamo ancora dormendo?. L’occidente e la democrazia stanno perdendo. Gli interessi personali, politici ed economici stanno portando alla disfatta. La mancata coesione, le rivalità e gli attacchi interni tra Europa, Russia e Usa possono solo che avvantaggiare l’oriente e gli estremisti islamici. Sveglia Occidente!
Dopo Parigi, ora "tocca a Roma, Londra e Washington": è “il prossimo futuro” che ha accompagnato le celebrazioni dei sostenitori dell'Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l'hashtag '#Parigi in fiamme'. "Ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l'11 settembre". Lo scrive Rita Katz sul Site citando canali dell'Isis.

Di seguito il discorso che Oriana Fallaci pubblicò nel 2005, quando fu insignita di un prestigioso riconoscimento statunitense. I temi che la Fallaci affronta sono quelli delle sue celebri opere, tutte edite da Rizzoli. Per molti, quanto ha scritto, è  sempre più attuale e reale.


"…Non credo nemmeno nella fandonia del cosiddetto pluriculturalismo. (E a proposito di quella fandonia: lo sapevate che al Barbican Center Theater di Londra hanno mutilato Tamerlano il Grande, il dramma scritto nel 1587 da Christopher Marlowe? A un certo momento del dramma, Christopher Marlowe fa bruciare il Corano da Tamerlano. Mentre il Corano brucia, gli fa anche sfidare il Profeta gridando: «Ed ora, se ne hai davvero il potere, vieni giù e spengi il rogo». Bé, poiché quelle parole aggravate dalle fiamme del rogo infuriavano le autorità mussulmane di Londra, il Teatro Barbican ha eliminato l’intera scena. Mezzo millennio dopo ha censurato Marlowe). E ancor meno credo nella falsità chiamata Integrazione. Integrarsi significa accettare e rispettare (più educare i propri figli ad accettare e rispettare) le regole, le leggi, la cultura, il modo di vivere del posto nel quale si sceglie di vivere. E quando si impone la propria presenza a un paese che non ci ha chiamato e tuttavia ci tiene, ci mantiene, ci tollera, il minimo che si possa fare è integrarsi. Soprattutto se si è chiesto e ottenuto di diventare cittadini. Status che esige lealtà, fedeltà, affidabilità, e possibilmente amore per la Patria cioè la Nuova Patria che si è scelta. Ebbene, nell’Europa-Eurabia gli altri immigrati si integrano. Più o meno si integrano. Quelli che vengono dai paesi di cultura cristiana, ad esempio. Dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Bulgaria, dall’Ungheria, dalla Slovenia, e tutto sommato anche dalla Romania che davvero non ci esporta il meglio del meglio. Perfino i discutibili cinesi che provocatoriamente si chiudono dentro le loro mafiose enclave, in certo senso finiscono con l’integrarsi. I mussulmani, no. Forse qui, negli Stati Uniti, lo fanno. Beati voi. In Europa, no. Nella maggior parte dei casi non si curano neanche di imparare la nostra lingua, le nostre lingue. Incollati alle loro moschee, ai loro Centri Islamici, alla loro ostilità anzi al loro disprezzo e alla loro ripugnanza per tutto ciò che è occidentale, obbediscono soltanto alle regole e alle leggi della Sharia. E in compenso ci impongono le loro abitudini. Le loro pretese, il loro modo di vivere. (Cibo e poligamia inclusi). Cari miei, per capire che gli immigrati mussulmani non hanno alcuna intenzione di integrarsi con noi, che al contrario vogliono indurre noi a integrarsi con loro, basta considerare l’Intifada che questo autunno è scoppiata nella provincia di Parigi e poi in tutta la Francia. Ma credete davvero a ciò che sostengono i media quando sostengono che quelle scommesse e quegli incendi sono dovuti esclusivamente alla disoccupazione e alla povertà? Credete davvero che non abbiano niente a che fare con la guerra dichiarataci dall’Islam?"

Mario Lucillo

di Mario LucilloGiornalista e curioso del mondo