Inchieste

L’ignoranza batte la scienza: non vogliono esperimenti sugli animali, non vogliono esperimenti sull’uomo

Praticamente non vogliono futuro e progresso

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L’ignoranza vince e avanza nel mondo. Dopo il caso dei test su animali ed essere umani, totalmente legali e regolari, cade la prima testa. La società Volkswagen ha sospeso Thomas Steg, responsabile del Gruppo per la sostenibilita' e le relazioni esterne, dal suo incarico, fino a che sarà fatta piena chiarezza. Lo ha confermato il colosso automobilistico tedesco.  

L’ignoranza e la banalità hanno vinto su tutti. Il tabloid che ha riportato in Germania il caso delle scimmie sottoposte alle emissioni di gas di scarico negli Usa, aveva annunciato che Volkswagen rinuncerà del tutto in futuro a fare esperimenti sugli animali. "Vogliamo escludere del tutto i test sugli animali per il futuro", ha affermato Steg.

Il caso dei test sugli esemplari di scimmia ha fatto ancora più clamore con la rivelazione degli studi effettuati dalla società di ricerca dei colossi dell'auto tedesca Eugt sugli esseri umani. Una ricerca su 25 persone effettuata con la collaborazione dell'università di Aquisgrana, che ha sempre difeso la ricerca, affermando che fosse realizzata proprio per la tutela dei lavoratori, ma nulla, la polemica dell’ignoranza vince sempre a scapito della scienza e della ricerca. Secondo questi signori nessuno dovrebbe fare ricerca ma poi tutti si lamentano perché non ci sono medicinali e cure o tecnologie migliori.

 



Senza test e senza ricerca non c’è futuro, solo ignoranza e morte. Questa è la realtà. Solo come esempio basterebbe analizzare il passato. Se non ci fossero stati test su animali e persone non avremmo mai avuto medicinali efficienti e sicuramente avremmo avuto molte vite in meno.

Il politicamente corretto e la falsità mediatica e politica hanno portato molti esponenti politici a dichiarazione che faranno guadagnare forse qualche voto dagli ignoranti ma non si rendono conto che fanno solo danni a se stessi e ai cittadini.  Il ministro della giustizia tedesco Heiko Maas, per esempio, ha affermato: "quello che è stato riportato è scioccante. Chi ha dato il mandato per test del genere deve aver completamente perso il senso della misura". Il commento è presente sul giornale 'Passauer Neuer Presse'."

Abusare di persone e animali per i propri scopi - dichiara - è semplicemente atroce". In molti gli rispondono che parla da ignorante. Non sono abusi ma è scienza ed è necessaria per il futuro del mondo. Tra l'altro già approvati anche eticamente.

 

 

Il Comitato Scientifico Eugt difende i test:  “Chi si scaglia contro i test farebbe bene a informarsi, quelle ricerche erano rilevanti”. Helmut Greim è il presidente del comitato scientifico dell'Eugt, la società di ricerca dei colossi dell'auto tedesca che ha promosso i test sui gas di scarico su persone e animali che incalza: "È molto strano per uno scienziato leggere cosa sia stato scritto nei media negli ultimi giorni a proposito dell'Eugt e dei test sulle scimmie e sulle persone". I risultati della ricerca erano importanti e rilevanti, ed è deplorevole che studi del genere non si siano potuti ripetere a causa della chiusura della società.

 Entrambi gli studi sono stati sottoposti alla commissione etica e approvati”. A proposito del clamore mediatico ha concluso: "Posso solo dire che chi arriva a certe esternazioni dovrebbe prima informarsi".

 

Dopo le rivelazioni del New York Times, domenica il tedesco Stuttgarger Zeitung ha ampliato il caso dell’Eugt: “con i soldi dell’organizzazione finanziata dalle case automobilistiche”, ha scritto il quotidiano di Stoccarda, “all’ospedale universitario di Aquisgrana sono stati sperimentati gli effetti dei gas di scarico sugli esseri umani”. In verità, lo ripetiamo, chi fa le accuse dovrebbe informarsi.

 

Lo studio finanziato dall’Eugt condotto ad Aquisgrana non riguardava le emissioni dei motori ma la salubrità degli ambienti di lavoro, ed è quindi completamente diverso da quello realizzato sulle scimmie-macachi di Albuquerque. Come spiegato nella pubblicazioni dei risultati della ricerca, condotta tra il 2013 e il 2014 e pubblicata nel 2016, venticinque persone sane sono state esposte per tre ore a livelli diversi di diossido di azoto (che è una delle sostanze presenti negli scarichi dei motori) ma tutto sempre regolato per legge, con dosi di esposizione inferiori ai limiti di legge e a quelle che si trovano normalmente all’interno di una fabbrica tedesca.

 

Il test non ha comunque mostrato effetti significativi sui corpi  “oggetto della ricerca”. Magari nel mondo vogliono chiudere tutte le fabbriche allora? Oppure dovremmo proibire a tutti di curarsi con le medicine?  Durante l'epidemia di Ebola del 2014 scoprimmo, che a produrre uno dei due vaccini approvati era stata una piccola biotech italiana, la Okairos di Pomezia. Furono utilizzati roditori nella fase iniziale e primati. Che vennero vaccinati e poi inoculati con l'Ebola: sopravvissero tutti.

Un successo per la ricerca biomedica, per gli animali e soprattutto per i malati, si salvarano tante vite.

 

 

 

Senza la sperimentazione animale non avremmo quasi nessuna delle conoscenze sul funzionamento di tessuti e organi, né sarebbe stato possibile sviluppare terapie di prevenzione o trattamenti per i malati. Chi parla senza sapere fa solo danni.

 

Anche i danni di immagine per le case tedesche sono comunque importanti, questo perché la nostra società non è in grado di capire il reale fenomeno della ricerca, facendosi coinvolgere attraverso inutili e false polemiche. Il ministro dei Trasporti, Christian Schmidt, ha convocato le tre case coinvolte, riconoscendo che questa vicenda «ha ancora una volta danneggiato la fiducia nell’industria automobilistica». Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel, rispondendo alle domande dei giornalisti ha chiarito che «questi test con le scimmie e persino con gli uomini non sono giustificabili eticamente in alcun modo».

 

La Merkel allora, per coerenza, dovrebbe evitare di affidarsi agli studi della scienza e magari da domani dovrebbe evitare di prendere medicine o avvalersi della tecnologia realizzata grazie all’uso di test su uomini e animali e vedere cosa accade... test sempre leciti e approvati dalle leggi nazionali e internazionali ovviamente.

 

Tutti adesso sono contro i test. Le tre case coinvolte si sono dissociate dall’attività dell’Eugt, che comunque è stato sciolto lo scorso anno. Tutti hanno promesso «un’indagine completa sulle procedure» e la Daimler ora si definisce «sconvolta». Per le case tedesche non è difficile affermare e proteggere la ricerca legale ma tutti, per convenienza, si affrettano ad allontanarsi dall’accaduto.

 

Difficilmente ora riusciranno a dimostrare la loro estraneità: Il direttore operativo era Michael Spallek, medico-dipendente della Volkswagen, dei cinque posti nel consiglio di amministrazione dell’Eugt, tre erano occupati dai loro rappresentanti, uno da un nominato dell’aeroporto di Francoforte e uno dal presidente, Gunter Zimmermeyer, ex amministratore delegato dell’associazione dell’industria automobilistica tedesca.

Insomma una vera e propria caccia alla scienza e contro il progresso. Tutti a favore dell’ignoranza, per convenienza. 

 

Carola Vincenzi

di Carola VincenziGiornalista