Inchieste

I 90 anni di Tor Pignattara: la periferia “radical chic” della capitale tra locali, attori, vip ed extracomunitari

Cinema, festival e droga spesso il fulcro delle polemiche.

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Tor Pignattara è una borgata periferica di Roma, una zona urbanistica che racchiude tutta l'area del Pigneto, la nuova zona della movida notturna frequentata da attori e ragazzi, tra cui molti extracomunitari, di diverse classe sociali. Molte le polemiche negli anni: droga, caos, feste, rumore, cinema e sicurezza.
Storicamente, secondo alcuni studiosi, il "Campo Marzio", terreno riservato agli “equites singulares” la milizia imperiale inferiore di grado solo ai pretoriani , si estendeva nella zona sud orientale della città. L'area su cui oggi sorge il quartiere di Tor Pignattara.
Il fulcro del quartiere è l'odierna piazza della Marranella, dove la presenza di un'antica fontana adibita all'abbeveraggio dei cavalli, indicava la presenza di una risalente stazione di posta. Il fosso della Marranella, che da via dell'Almone scorreva fino a sfociare nell'Aniene nella zona di Ponte Mammolo, attraversava l'area da via Tuscolana alla via Casilina, fino a formare un ampio stagno. Nel 1920, con la copertura del fiume, si diede impulso all'edificazione della zona che è sempre stata popolare e popolosa.
Tor Pignattara ha 90 anni ed il 12 gennaio 2017 avranno inizio i festeggiamenti per celebrare questo quartiere romano che si sta sviluppando dal punto di vista “speculativo e sociale”.


Un fitto calendario di eventi, dalla posa delle pietre d'inciampo in memoria dei partigiani del quartiere uccisi alle Fosse Ardeatine alle passeggiate storiche tra archeologia e antropologia, passando per il fumetto sulla vita del partigiano Giordano Sangalli e la Festa della Liberazione del 25 Aprile.
L’insediamento dell’abitato risale alla costituzione della stazione sanitaria nel 1882, la notte fra il 17 e il 18 luglio 1927 segna un momento storico: l’atto di inclusione dell’area urbana nel territorio amministrativo interno al Comune di Roma. Quella notte, infatti, divenne esecutivo il provvedimento che impose lo spostamento della cinta daziaria comunale, un atto amministrativo che trasformò Tor Pignattara da borgo rurale della campagna romana in uno dei centri abitati compresi nel comune “chiuso” di Roma.


Il progetto '90 Volte Tor Pignattara' intende costruire un programma annuale di manifestazioni attraverso la diretta partecipazione delle tante realtà sociali e culturali operanti nel territorio. Numerosi eventi condivisi, per costruire un’offerta culturale plurale, in cui ogni realtà possa dare il proprio contributo. Il 15 gennaio, invece, prenderanno avvio le Domeniche dell’Ecomuseo Casilino, con una passeggiata storica che avrà come filo narrativo le vicende vissute dal quartiere nei nove mesi di lotta per la liberazione di Roma dal nazi-fascismo. Il ciclo di trekking urbani proseguirà nei mesi successivi per accompagnare i cittadini alla scoperta del patrimonio storico, archeologico, antropologico, artistico e paesaggistico del territorio.

 

 


Ad aprile 2017, invece, verranno presentati: il primo fumetto sulla vita del partigiano Giordano Sangalli e la tradizionale festa del 25 aprile, “Festa della Liberazione”, per respingere l’immagine mediatica di periferia degradata e rivendicare il ruolo centrale nel panorama sociale e culturale romano.
A novembre invece il KarawanFest, l’evento cinematografico Italiano che tratta i temi dell’integrazione e convivenza tra culture con l’ironia e la forza del sorriso.


La manifestazione, giunta alla sua 6° edizione, avrà un’impronta fortemente femminile. “Ci siamo inventati Karawan come espressione del vissuto di uno dei quartieri più melting pot d’Europa: Tor Pignattara” raccontano gli ideatori. “Un laboratorio spontaneo di convivenze e sperimentazione culturale, dove non mancano problemi ma in cui da anni le persone trovano ‘naturalmente’ il modo di capirsi. E questo soprattutto per merito delle donne e della rete di solidarietà che sanno tessere.”

I film selezionati, la scorsa edizione, hanno ricostruito un mosaico di volti e voci femminili da tutto il mondo e raccolto i sogni, le battaglie e le speranze di tante donne diverse: la rapper afgana e la rocker tunisina che cantavano per la libertà, le ragazze di una scuola di aviazione in Ghana, la signora svizzera che si è reinventata con un insolito laboratorio di teatro per rifugiati. Donne che ad ogni latitudine del mondo hanno deciso di essere protagoniste delle loro vite e hanno compiuto piccole o grandi rivoluzioni ed hanno deciso di presentarsi in questo quartiere multietnico di Tor Pignattara.
 

Mario Lucillo

di Mario LucilloGiornalista e curioso del mondo