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Un consiglio per gli acquisti? Evitate gli sguardi nell’era digitale. L’ultimo sistema di pagamento è quello dello sguardo.

Il potere del consumismo che si serve della tecnologia per aumentare e controllare la vendita dei prodotti e di chi li acquista.

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e-shoppingIn principio fu la carta di credito. Una vera rivoluzione. Pagare gli acquisti attraverso una card, una tessera insomma, evitando l’utilizzo dei contanti, ingombranti, scomodi. E vuoi mettere la sicurezza: girare per strada senza soldi in tasca, a prova di ladro. Perché in caso di furto basta una telefonata rapida e si blocca il conto.
Ma per evitare rischi inutili, legati soprattutto agli acquisti online, molti istituti bancari diedero vita alle carte di credito prepagate. E successivamente alle carte di credito virtuali. Una volta consumata la somma accreditata, la carta non funziona più. Usa e getta, per garantire il massimo della tranquillità.
Poi arrivarono gli smartphone. Si, i telefonini, trasformati, come se non bastassero le altre molteplici funzioni, in moneta corrente. Basta un semplice tocco sul display e il gioco è fatto. Il contante virtuale passa dal proprio conto a quello del negoziante. Una pacchia, o forse no, perché la comodità, è proprio il caso di dire, si paga. Nel senso che la facilità con cui si effettuano gli acquisti accresce la voglia di spendere, e così le nostre tasche si svuotano in tempi brevi.
Potere della tecnologia, o meglio, potere del consumismo che si serve della tecnologia per aumentare e quindi controllare la vendita dei prodotti e di chi li acquista. Ad ogni pagamento, infatti, corrisponde un azione, un comportamento, e tutto viene catalogato e inserito nei database. Un processo che serve a elaborare cifre e a sviluppare algoritmi. Che potrebbero, eventualmente, condizionare anche gli acquisti futuri.
E visto che siamo oramai entrati di fatto nell’era dell’intelligenza artificiale, l’ultimo sistema di pagamento in ordine di tempo, realizzato da Alibaba, è quello dello sguardo. Si, avete letto bene, lo sguardo. Basta avvicinarsi al prodotto e guardarlo per alcuni secondi, oppure annuire al suo cospetto, e i soldi sono già passati nelle tasche del venditore.


Ad inventare l’ingegnoso marchingegno sono stati i tecnici di Ant Financial Services Group, braccio finanziario di Alibaba, la nota compagnia cinese leader nel settore delle vendite online. Dopo il successo di Alipay, uno dei servizi di pagamento più conosciuti, alla pari di PayPal, questi signori hanno presentato alla Shenzhen Innovation Week, importante appuntamento sulla tecnologia, in Cina, questo nuovo sistema che consente agli e-shopper che utilizzano occhiali virtuali, o analoghi dispositivi adatti alla realtà virtuale, di pagare i prodotti con un cenno della testa. Il servizio si chiama VR Pay, da Virtual Reality appunto, e si sviluppa sulla scorta di un altro metodo di pagamento lanciato già da tempo dalla stessa Alibaba attraverso una tecnologia di riconoscimento facciale pubblicizzata con il più che indicativo slogan “Paga con un selfie”. E dall’autoscatto al semplice movimento del capo o dello sguardo il passaggio è stato davvero rapido.

 

smile to pay

 


Sono molte altre le aziende che si stanno organizzando per creare nuovi metodi di pagamento definiti comodi, fruibili per tutti e convenienti. Alla tecnologia digitale si affiancano meccanismi di intelligenza artificiale che utilizzano sofisticati sistemi di riconoscimento. Il dialogo uomo-macchina è destinato inevitabilmente ad aumentare, e saremo sempre più catapultati in un mondo dove reale e virtuale si confondono. E, appunto, non sarà più necessario mettere mano alla tasca per effettuare un acquisto.


Una riflessione: tutto questo è davvero un vantaggio per gli utenti? O piuttosto sono le aziende a guadagnarci, facendoci credere di offrire un servizio alternativo, veloce e sicuro, andando invece ad alimentare il capitalismo digitale? Di questo passo occorrerà prestare molta attenzione anche al modo con cui ci si presenta in un negozio, reale o virtuale che sia.


Dunque, occhio ad ogni movimento. Basta sguardi ammiccanti. Sulla vostra strada potrebbero nascondersi pericolose insidie. Attenzione ai gesti, alla postura, ad atteggiamenti maliziosi ed allusivi. E se passate davanti a una bella vetrina non fermatevi per molto tempo. I trabocchetti sono dietro l’angolo. E quando guardate una bella commessa evitate il classico occhiolino. Strizzare le palpebre potrebbe costarvi caro.

 

Antonio Pascotto

di Antonio PascottoGiornalista Caporedattore All news Mediaset, Tgcom 24.