Spettacolo

Esclusiva ALLEVI: "Adora Peppa Pig, ha sfidato gli dei" e "Impara dai bambini e nel supermercato..."

L'innovatore della musica classica contemporanea

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Giovani AlleviGiovanni Allevi è un icona della musica italiana, amatissimo e criticatissimo allo stesso tempo ha permesso la rinascita della musica classica in Italia. Un virtuoso innovatore, riservato e timido che ci racconta, per la prima volta, particolarità inedite della sua vita e della sua famiglia. Un artista eclettico. Un pianista, compositore e direttore d’orchestra che ha rotto gli schemi di un sistema arcaico riservato a pochi e lo ha reso innovativo e semplice. Le sue composizioni sono una nuova “Musica Classica Contemporanea”.
Si è diplomato due volte in conservatorio con il massimo dei voti (Pianoforte e Composizione), ha una laurea con Lode in Filosofia e diventa in breve tempo un fenomeno sociale, l’enfant terrible che ha lasciato annichilito il mondo accademico con il suo look (jeans e maglietta) e lo straordinario talento e carisma. Le nuove generazioni affollano i suoi concerti ed è apprezzatissimo a livello internazionale dove si esibisce e rappresenta spesso la musica italiana agli eventi in mondovisione. La sua carriera discografica ha venduto oltre 750.000 copie, aprendo le porte alle nuove generazioni che consideravano, sino a quel momento, la musica classica noiosa e retaggio culturale antico. Da qualche anno il Maestro è anche padre e molti sono i cambiamenti, le maturazioni che inevitabilmente portano ad una continua evoluzione di uomo e di artista. Ci confida che adora Peppa PigChi di noi non desidera rotolarsi e saltare dentro una pozzanghera di fango?” e mentre i bambini ed i genitori di mezzo mondo, conoscono a memoria tutte le battute e gli amichetti del cartone animato, in versione maialina rosa, e credono che non ci siano più segreti, il maestro Allevi spiazza tutti, apprezzandone la sigla musicale e facendoci scoprire la particolare pulsazione ritmica: “nell'alternanza tra semifrase di proposta e di risposta, emergono le seguenti pulsazioni ritmiche: (8-8) (8-6) (8-4) (7). La risposta sempre più breve, crea una accelerazione per diminuzione”. Un particolare sconosciuto, forse, anche all’ideatore britannico.

 

Come è cambiata la tua vita quando è arrivato tuo figlio?

 

Pensavo che l'arrivo di un bimbo fosse l'occasione per mettere i piedi per terra, e fare di me finalmente un serio educatore di qualche tipo.
Con mia grande sorpresa scopro invece che i bimbi possono aiutarci a recuperare la nostra immaginazione, a mettere in moto la fantasia, a stabilire un rapporto magico ed animistico con le cose. In altre parole, mi ritrovo ad essere io rieducato. Non è stato difficile; in fondo non ho mai voluto perdere il contatto col bambino che è in me, e non ho mai ceduto alla tentazione di assumere un atteggiamento disincantato nei confronti del mondo.

 

C'è un personaggio con il quale ti piacerebbe duettare o collaborare nel futuro?

 

Sì, sono due. Il primo è Roberto Bolle. C'è una reciproca stima che ci lega. Lui sta rivoluzionando la Danza Classica come nessun altro, facendola arrivare a tutti. E' sicuramente il Nureyev dei nostri giorni.
Un altro grandissimo è Andrea Bocelli, la più emozionante voce tenorile contemporanea. Anche lui è riuscito a portare a compimento un percorso iniziato da Pavarotti, cioè quello di traghettare al grande pubblico la tradizione lirica. Sono figure dirompenti che cambiano le regole e che per questo suscitano discussione. Ma il cambiamento passa attraverso di loro.

 

Le tue vacanze come sono cambiate negli anni, dove vai e cosa cerchi adesso?

 

Sono anni che non vado più in vacanza. Dopo aver passato mesi in giro per gli hotel, il lusso più grande per me è starmene a casa. Eppure, quando tutto torna tranquillo, sento irresistibile il richiamo del palco, del camerino, dell'orchestra che dietro le quinte si accorda. Credo di essere malato di Musica!

 

Hai sempre voluto fare il musicista o da giovane avevi altri obiettivi?

 

Non ho mai avuto degli obiettivi, ma una passione bruciante. La musica era il mio gioco preferito: mi divertivo a costruire strumenti musicali, oppure a cambiare il finale degli studietti di pianoforte, mandando in collera la mia insegnante. A Milano ho costituito una garage band, solo che al posto della chitarra elettrica e della batteria c'erano un quintetto d'archi. Lo spirito era lo stesso: sognare un giorno di suonare davanti un pubblico e regalare emozioni.

 

 

Cosa vorresti diventasse tuo figlio?

 

Vorrei che scoprisse la propria strada. Io devo solo fare in modo di non intralciarlo.

 

Come si svolge la tua giornata? Hai un pianoforte anche a casa, quando rientri continui a suonare?

 

A casa a Milano continuo a non averlo perchè la mia principale gioia è comporre musica, e per quello il pianoforte non serve. Vago per la città in cerca di ispirazione. I miei luoghi preferiti sono il supermercato e la metropolitana. Lì incontro i marziani, gli alieni, cioè le persone definite sommariamente "comuni", anche se nessuno lo è. Sogno che la musica che è nella mia testa li raggiunga attraverso delle cuffie immaginarie. Dopo aver passato anni sui libri, sui manuali di armonia, contrappunto e orchestrazione, ho capito il loro limite: non tenevano conto di quelle persone, di quella signora stressata perché divisa tra il lavoro e i figli, di quel ragazzo spaesato che va all'università, del suono spensierato della risata di un bambino, più bello di qualunque sinfonia mai scritta. Il più significativo libro di composizione è il mondo che ci circonda.

 

Sei uno dei piu grandi compositori della scena contemporanea, ma anche il più criticato, come te lo spieghi  e come rispondi alle critiche ?

 

Componendo la mia musica sinfonica ho sfidato gli dei. Quindi la critica feroce è stata inevitabile, da parte di un mondo conservatore che ha santificato il passato e che teme di perdere lo scettro del potere culturale. Io invece lo scettro lo dò a quella mamma, a quel ragazzo e a quel bambino: sono loro la vera manifestazione della vita che scorre attorno a noi, e da loro abbiamo qualcosa da imparare. Allora rispondo così alle critiche distruttive: il mio amore per la musica è più grande. Certo, i miei detrattori sono molti ed occupano posizioni di potere, e questo significa che possono compromettere la mia "carriera". Pazienza: un vero Mozart del 2000 è destinato ad essere dimenticato in vita. 

 

Curiosità private: sai sciare, vai sulla neve? preferisci il mare, fai immersioni sub?

 

Sulla neve sono capace solo di costruire un pupazzo, e al mare mi vergogno un po’ del mio aspetto. Preferisco l'oceano della musica dove posso essere totalmente me stesso.

 

Sport praticati? E sport che ti piace guardare?

 


Sono affascinato dal tiro con l'arco, dall'idea orientale che l'arciere è solo un mezzo, affinché la freccia raggiunga il suo bersaglio. Questo vuol dire che tutti gli oggetti, gli elementi, le azioni, sono magicamente collegate, in un ordine che ci è dato di scorgere solo in uno stato alterato, di trance o di estrema concentrazione. E' la stessa dimensione di "non pensiero" a cui mi costringe la musica.

 


 
 Il 5 marzo a Milano (Teatro degli Arcimboldi), parte la nuova tournée di Piano Solo Tour 2014, un appuntamento “d’obbligo” per chi ancora non lo conosce, per i fan e per tutti coloro che vogliono scoprire il compositore Allevi, grazie ad un programma musicale di pianoforte solo che abbraccia la sua pluripremiata ventennale attività compositiva. Per tutte le altre tappe e curiosità: www.giovanniallevi.com

Gianluca Cerasola

di Gianluca CerasolaDirettore@worldpass.it