Spettacolo

Il cinema, la televisione e la pubblicità in India: meccanismi e testimonianze di due produttori di Mumbai

Affascinante Bollywood, anche se il cinema indiano è ancora troppo chiuso è il Paese che produce più film al mondo, circa 1000 film all’anno.

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L'anno scorso, per celebrare il centenario di Bollywood, molti festival e sale cinematografiche in giro per il mondo hanno festeggiato proiettando anteprime e classici del cinema indiano. E’ stata un’ottima occasione per far conoscere all’estero una realtà ancora poco conosciuta e compresa, si perché il 90% dei film di Bollywood è indirizzato ad un pubblico indiano e si sa che la popolazione in India e all’estero è molto sostanziosa. Basti pensare l’importanza data ai film associata ai templi: la parola "Mandir" che in hindi significa tempio è parte del nome di tantissimi cinema sparsi per tutto il Paese. Ma in quanti riescono a capirne il meccanismo tra i non autoctoni e non del settore? Sanjay Bhutiani, un noto produttore di Mumbai mi aiuta ad andare più a fondo dandomi delle informazioni utili e chiave per poter capire come funziona questa macchina particolarissima e molto fruttuosa e asserisce che l’India è il Paese che produce più film al mondo stando più o meno su una media di 1000 film all’anno. I film vengono realizzati in diversi stati dell'India, in lingue differenti ed in tutto il resto del mondo; il cinema indiano è inoltre famoso ed apprezzato tra i Pakistani, Bengalesi e gli Srilankesi che vivono anche al di fuori del proprio paese d’origine. Per quanto riguarda l’industria televisiva è anch’essa rappresentata da ore di fiction e altri generi che vengono prodotti in diverse lingue e trasmessi su oltre 300 canali. Molti contenuti internazionali dagli Usa, il Regno Unito e la Cina vengono mandati in onda sui canali internazionali e film popolari cinesi vengono doppiati e trasmessi. L'industria dei media e dello spettacolo sta prosperando crescendo di circa il 18% annuo producendo ad oggi contenuti del valore di 13 milioni di Euro: una cifra pronta a raddoppiare entro il 2020. Molti sono i film di Hollywood che sono stati girati in India negli ultimi 15 anni, anche se primeggiano ancora i film in hindi e Sanjay mi dice inoltre che le città al centro della produzione cinematografica sono Mumbai, Chennai, Benagalore, Calcutta, Hyderabad e Nuova Delhi anche se Mumbai e Chennai hanno le location e le attrezzature migliori per la postproduzione. Mi invita a non dimenticare inoltre i film d’animazione indiani, che stanno aumentando di numero e di prestigio con molti riconoscimenti a livello mondiale: due esempi celebri sono “Narnia” e “The Golden Compass” che hanno vinto Oscar per il lavoro VFX (di effetti visivi di animazione) prodotto fuori dall’India." E conclude dicendo che molti film indiani vengono girati in diverse parti del mondo mixando talenti locali e internazionali per la produzione e la post produzione allo stesso tempo.

 



Lo stesso Produttore, che piano piano si sta facendo conoscere anche a livello internazionale, ha fondato una società chiamata Red Carpet Entertainment insieme ad un'amica eccezionale, che merita la mia attenzione ed ammirazione sia a livello umano che lavorativo: il suo nome è Sajida Kailash Sharma, una donna elegante, fine, sicura di sé, sensibile e gentile; nata a Mumbai, di religione musulmana, sposata con un uomo molto stimato ed amato da tutti, di religione hindu', con cui ha sempre avuto la fortuna di festeggiare entrambe le festività Hindu’e musulmane; una laurea in psicologia e letteratura inglese, un diploma in gestione aziendale presso il prestigioso istituto Bajaj a Mumbai. Ha lavorato per molti anni in media marketing decidendo in seguito di fondare con un socio la TELEWISE che ebbe successo per 5 anni, quando nel 2006 la scomparsa di suo marito le ha fatto prendere la decisione di prendersi una pausa per dedicarsi interamente a risolvere le sue responsabilità famigliari. E nel 2009 la “donna business” torna a far sentire la sua presenza con l’amico e socio produttore Sanjay Buthiani, fondando la Red Carpet, un nome che suonava eccitante fin dal principio e rappresentava al meglio il mix del business di fare pubblicità con un gruppo di registi di Bollywood di talento. Certamente è stata una strada non sempre priva di ostacoli, ma il duro lavoro, la perseveranza, hanno permesso di realizzare 25 progetti in India e all'estero, lavorando anche per mercati internazionali. Uno tra questi è rappresentato dalla produzione di Kush, un cortometraggio che ha avuto molto successo anche all'estero, vincendo premi e riconoscimenti a livello mondiale.

 

 

Per tutti questi lavori la meravigliosa donna business si avvale di un gruppo di 4 persone assunte a tempo pieno e 150/200 collaboratori a progetto. Sajida è molto soddisfatta del lavoro condotto fino a oggi ed è sicura di un successo futuro ancora più importante. Consiglio vivamente a tutti di avvicinarsi a questo mondo, molto distante e lontano dal nostro ma proprio per questo interessante, autentico e affascinante che può solo arricchire.

Valentina Della Rocca

Tags: cinema, india
di Valentina Della RoccaEgittologa ed Arabista