Spettacolo

Carlo Verdone e la profezia su Tim Burton e Batman

A quanto è noto, Verdone e Burton non si sono mai incontrati ma “era nel suo film”.

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Trent’anni fa usciva in Italia Batman di Tim Burton, kolossal destinato a trasformare quello che era il più sfigato e ridicolo degli eroi in calzamaglia in un’icona glamour e cinema d’autore ma anche a lanciare l’invasione dei supereroi sul grande schermo che avrebbe raggiunto proprio quest’anno il suo apice con l’isteria collettiva per il finale di Avengers e il trionfo a Venezia di Joker, e a rivelare al mondo uno dei registi più talentuosi e visionari del secolo, fino a quel momento completamente sconosciuto. Eppure tre anni prima, una commedia italiana non particolarmente riuscita aveva già evocato – misteriosamente – il suo nome. Certo non è il capolavoro di Carlo Verdone, Troppo forte, incentrato su una comparsa pallonara di Cinecittà che si trova a cercare di truffare una diva americana. Nonostante le musiche di Antonello Venditti e la presenza nel cast di Alberto Sordi, è una delle opere meno amate dall’attore e regista romano, anche per la presenza – imposta dal produttore e suo dire totalmente fuori luogo – del suo “padre” artistico. Il film, però, è particolarmente curioso per le “profezie” che contiene. L’attrice americana in questione - Stella Hall – nella storia è la giovane amante di un produttore, che prima ancora di girare il suo film di debutto è già una diva. Stella Hall nel 1986 era effettivamente un’attrice americana al suo debutto. In seguito, però, ha fatto film importanti come Trappola di cristallo con Bruce Willis, Nightmare 6 e S.O.S. fantasmi oltre al leggendario telefilm Dynasty.

Ma la scena più interessante e curiosa del film è quando Stella, abbandonata dal produttore e rimasta senza una lira, detta a Carlo Verdone una serie di numeri di telefono da chiamare per chiedere aiuto. Si tratta di amici che - secondo lei - potrebbero aiutarla.

Due degli amici di Stella - Steve Goldman e Frank Richman di San Francisco - sono tuttora dei perfetti sconosciuti, ma il primo della lista è proprio “Tim Burton da Hollywood”. Il numero di Burton, secondo il film, è 2132027148.

La dettatura del nome del regista dà origine a un breve sketch: “Bottom come bottone?” fa Verdone. “No, Burton”, “Ah, con la m”.

A quei tempi Tim Burton era completamente sconosciuto in Italia, e anche in America era noto solo agli addetti ai lavori. Aveva lavorato infatti come (frustratissimo) animatore alla Disney, diretto cortometraggi come Vincent e Frankenweennie e un unico film per la televisione: Hansel e Gretel, trasmesso la sera di Halloween del 1983 con scarsissimo successo.

Il primo film di Tim Burton si chiama Pee-Wee’s Big Adventure, è la versione cinematografica di un programma televisivo comico ed esce in America proprio mentre Verdone sta girando il suo film. 

Paul Reubens e il suo personaggio Pee-Wee Herman sono famosissimi negli Stati Uniti, e il film avrà tanto successo da originare un seguito interpretato – tra gli altri – da una giovanissima e sconosciuta Valeria Golino, ma in Italia il personaggio (paragonato in patria a Buster Keaton e Charlie Chaplin e a sua volta fonte di ispirazione per Mr. Bean) è completamente ignorato. 

Quando Troppo forte arriva nelle sale mancano ancora due anni prima che il regista giri  Beetlejuice, il suo secondo film che sarebbe uscito anche in Italia e avrebbe preparato il terreno alla consacrazione internazionale con Batman.

A quanto è noto, Verdone e Burton non si sono mai incontrati, e il comico romano non ha mai parlato in pubblico dell’illustre collega. E’ praticamente impossibile, quindi, che Verdone o i suoi sceneggiatori nel 1985 conoscessero Tim Burton.

E’ molto probabile, invece, che Verdone abbia chiesto alla stessa Stella Hall di citare, anziché dei nomi immaginari, quelli di alcuni suoi veri amici di Hollywood, al tempo sconosciuti come lei.

Ritrovandosi involontariamente a rendere omaggio a quello che in breve tempo sarebbe diventato uno dei più grandi registi del cinema americano.

Arnaldo Casali

di Arnaldo CasaliGiornalista esperto di Spettacolo, Cultura, Religione.