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Curiosità: in italia la più grande esposizione mondiale di tartarughe. Mostre e gare di bellezza a premi

Un tuffo nel mondo delle carpe colorate, la più grande esposizione italiana tra pesci, bonsai, laghetti giapponesi e giardini zen.

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Certamente in pochi sanno che la più grande esposizione mondiale dedicata alle tartarughe si è svolta a Cesena il week-end del 6 e 7 settembre 2014.

Si chiama “Tartarughe beach” ed è il punto di riferimento per gli amanti delle tartarughe, è la più grande esposizione mondiale specializzata in testuggini, interamente organizzata dai volontari del Tarta Club Italia ed in contemporanea ad un'altra mostra bizzarra e poco conosciuta, la Koi Beach, la più grande esposizione italiana dedicata all'universo delle carpe koi, dei bonsai, dei laghetti giapponesi e dei giardini zen.
Giunta alla sua dodicesima edizione, dopo aver raccolto più di 16.000 visitatori, la mostra è stata un appuntamento irrinunciabile per appassionati e operatori del settore, oltre alle famiglie con bambini. Particolare attenzione è stata applicata alla didattica ed alla divulgazione della corretta conoscenza di questi animali che devono sempre essere rispettati. Gli utili della manifestazione saranno investiti in progetti sulla salvaguardia delle tartarughe, mentre una zona dedicata ai bambini, con animazione, ha fatto “toccare con mano” queste creature.

L’ esposizione si è svolta nei padiglioni della fiera di Cesena, con oltre 10.000 metri quadri a disposizione, dove le tartarughe si sono affrontate in gara. Tutti potevano iscrivere la propria testuggine al contest e ben 9 le categorie in gara:

1. Testudo hermanni

2. Testudo marginata

3. Testudo graeca

4. Esotiche terrestri

5. Acquatiche e palustri, Nord America

6. Acquatiche e palustri, Centro/Sud America

7. Acquatiche e palustri, Asia

8. Acquatiche e palustri, Resto del Mondo

9. Tartarughe scatola

 

Astrochelys_yniphora



Sono state premiate le 3 tartarughe più belle in ciascuna delle 9 categorie.
Hanno partecipato molti esemplari degli espositori amatoriali non commerciali e come super premio un viaggio per visitare il centro di riproduzione delle Astrochelys yniphora nel parco di Ankarafantsika, nel nord-ovest del Madagascar, sorteggiato fra i nove vincitori delle singole categorie. Anche il Corpo Forestale era presente con il premio “Ecosistema” per la valorizzazione del nostro fragile ecosistema.

L’organizzazione, dietro contributo, ha messo a disposizione dei commercianti tavoli e box dotati di protezione per evitare il contatto al pubblico, stand, teche e acquari trasparenti. Impeccabili le misure igieniche scrupolosamente osservate per la detenzione degli animali.
Tutti gli esemplari venduti o ceduti, dovevano essere accompagnati da scheda informativa e non erano ammessi esemplari malati o debilitati oppure esemplari non in regola con le leggi italiane.

 



E’ curioso sapere che per i laghetti e le carpe Koi invece le vasche dovevano avere un volume d'acqua adatto alla necessità di movimento degli esemplari contenuti in relazione alle loro dimensioni e inoltre dovevano essere dotati di impianti che assicuravano la qualità dell'acqua e il benessere dell’animale come filtri, aeratori e un opportuno arredo per rendere piacevole la visita da parte dei visitatori, insomma l’allevatore doveva garantire ed eseguire tutte le operazioni atte a limitare i fattori di stress e garantire il benessere e la salute dei pesci e delle tartarughe.

La carpa giapponese, è la varietà ornamentale “addomesticata” della carpa comune. Sono allevate per scopi decorativi in stagni all'aperto e laghetti da giardino. I colori più comuni comprendono il bianco, il nero, il rosso, il giallo, il blu e il color crema. Seppure la Zen Nippon Airinkai ZNA preveda l’esistenza di 16 differenti varietà di carpe Nischikigoi non è stato possibile, a Cesena, giudicare ogni singolo individuo nella sua specifica varietà di appartenenza e misura quindi sono state catalogate 9 diverse “Macro Classi” di esposizione che hanno coperto tutte le differenti varietà: Kohaku, Sanke, Showa, Utsurimono e Bekko, Asagi Shusui, Koromo e Goshiki, Kawarimono, Hikarimono, Kinginrin ½.

Fiore all’occhiello della manifestazione è stato il concorso dedicato alle carpe koi, con giudici ufficiali internazionali affiancati da esperti che, nel corso delle diverse conferenze, hanno illustrato al pubblico tutti i segreti del “koi keeping”.
La parola koi deriva dal giapponese e significa semplicemente "carpa", nella cultura popolare sono simbolo di amore e amicizia; soprattutto in occidente è stata diffusa per questo significato attraverso disegni e figure in molti tatuaggi.

Questa mostra è stata creata per diffondere una cultura di rispetto verso le tartarughe e le carpe koi e per dare un punto di incontro agli appassionati, agli allevatori, commercianti del settore ed ai tanti curiosi che hanno visitato questa particolarissima esposizione italiana.

Mario Lucillo

di Mario LucilloGiornalista e curioso del mondo