Viaggi

Esclusiva: molte attività spaziali per l'Italia nei prossimi 20 anni. Costruzioni di basi su asteroidi e sulla Luna, viaggi nello spazio e accordi con la Cina

Intervista esclusiva al presidente Roberto Battiston. forse gli italiani nella prossima base cinese.

di |

Roberto Battiston è il Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana. Ricercatore e professore universitario è nato l’11 agosto 1956 a Trento. Coniugato, con quattro figli, lavora presso il centro ASI di Roma Tor Vergata.

Si è laureato in fisica presso la Scuola Normale di Pisa, poi in Francia dove ha ottenuto il dottorato e nel 1983, uno dei pochi, ritorna in Italia come ricercatore presso l’Università di Perugia, la carriera accademica prosegue come professore associato e dopo pochi anni vince il concorso come professore ordinario di Fisica Generale a Perugia.

Nel 2012 si trasferisce presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, per costituire un nuovo Centro Nazionale (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications) dedicato alla fisica e tecnologia spaziale nel settore delle astroparticelle. A Trento ricopre la cattedra in Fisica Sperimentale e dal 16 maggio 2014 il Ministro per l'Istruzione, Università e Ricerca lo nomina a capo dell’ ente governativo che ha il compito di predisporre e attuare la politica aerospaziale italiana, ovvero lo sviluppo e la gestione operativa di missioni spaziali. Un presidente dal profilo “azzeccatissimo”, cordiale e mediaticamente vincente che ci spiega con semplicità e chiarezza l’ Italia nell’ ambito “celeste”.

L'ASI gestisce missioni spaziali in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, ( l'Italia è il terzo maggior contribuente dopo Francia e Germania e co-fondatore) abbiamo, unici in Europa, un rapporto diretto con la NASA (agenzia spaziale americana), oltre a rapporti con le altre agenzie spaziali nazionali. ASI è il referente del Governo per tutto ciò che riguarda attività spaziali.

Sopra le nostre teste, ad un'orbita compresa tra i 330 km e i 435 km di altitudine si trova la Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station) è una base spaziale dedicata alla ricerca scientifica, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie: la statunitense NASA, la russa RKA, l’ europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA.

 



Viaggia ad una velocità media di 27.600 km/h, completando 15,5 orbite al giorno. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei cosmonauti. Oggi sono in sei, ogni sei mesi avviene il cambio: tre astronauti arrivano e tre ritornano sulla terra.

Perché una grande potenza come gli Stati Uniti ha scelto l’Italia come interlocutore diretto per alcune fasi della realizzazione e gestione della Stazione Spaziale Internazionale?

L'Italia ha una tradizione di collaborazione con gli USA da dopo la guerra. Siamo bravi artigiani, dei bravi scienziati, sanno di potersi fidare della nostra tecnologia ed educazione. Hanno sempre scelto noi come partner “privilegiati” ed abbiamo sempre dato prova di meritare questa fiducia.
L' Italia fa parte dell’ Agenzia Spaziale Europea, ha ottimi rapporti bilaterali con tutti ed in particolare con la Nasa. A loro abbiamo fornito gli MPLM che sono dei cargo-contenitori per trasportare i materiali verso la stazione e riportarli indietro senza distruggerli. Abbiamo costruito la famosa “cupola” una finestra da cui gli astronauti possono vedere la terra o l’ universo, facendo delle foto meravigliose ed ammirare e studiare lo spazio. Tutte queste sono attività delle industrie italiane, ci vengono riconosciute come contributi di tecnologia avanzata. Ci vengono richieste attività per future missioni spaziali. E’ appena stato fatto un ordine per i futuri lanci che una ditta privata americana sta pianificando verso lo spazio. Ci sono ordini di carattere commerciale che dimostrano come gli investimenti italiani in questo contesto, hanno prodotto delle competenze che vengono riconosciute, anche in termini economici, in ambito internazionale.


Nel 2025 è previsto il termine delle attività sulla ISS stazione spaziale internazionale per motivi di sicurezza e costruzione, cosa accadrà? Si apriranno nuovi percorsi di esplorazione? Si costruirà una nuova base spaziale?

La ISS è grande come un campo da calcio, può ospitare fino a 7 astronauti che fanno esperimenti scientifici su diversi strumenti ed anche su se stessi. Gli elementi che la compongono sono “garantiti” per 10-15 anni quindi è prevista una “scadenza” intorno al 2025. Nel 2025 la ISS avrà una ventina d'anni e non si potrà mantenerla operativa. La Nasa e l’ Europa non si sono ancora espressi formalmente ma ci sono dei piani molti ambiziosi, come quello di catturare un asteroide e costruirci una piccola base, “atterrare” sulla luna, andare verso Marte. Potrebbe non esserci un altra base spaziale nel futuro, ma è ancora in corso la discussione. L’ unica certezza è che ci saranno molte attività spaziali nei prossimi 20 anni… Anche gli Emirati Arabi sono interessati a missioni umane su Marte.

La Cina costruisce ad enorme velocità anche nello Spazio. Esclude un contatto con il governo cinese per avere accesso sulla base spaziale cinese, l’unica in costruzione e pronta nei prossimi anni?

I contatti con la Cina sono già piuttosto intensi, stiamo realizzando insieme ricerca con i satelliti, soprattutto per il monitoraggio sismico dallo spazio ed un satellite con la componente italiana a bordo. Inoltre stiamo facendo discorsi preliminari per mandare astronauti italiani a bordo della stazione Cinese… Forse un italiano nel “futuro” della stazione cinese. Nei prossimi anni ci sarà uno scenario possibile con due Stazioni Spaziali orbitanti, quella Internazionale e quella Cinese, e probabilmente in seguito rimarrà attiva solo quella cinese, anche se si stanno risvegliando interessi apparentemente insospettabili, stanno entrando in gioco paesi importanti, non solo la Cina ma anche l’India.

 

 

Il 23 novembre 2014 partirà nello spazio Samantha Cristoforetti, “l’astronauta”, la prima donna italiana e terza europea in assoluto. Rimarrà nella base spaziale per sei mesi. La stanno seguendo in tanti, la sua storia appassiona, la sto seguendo personalmente nel suo percorso addestrativo, durissimo e bellissimo, prima della missione. Realizzeremo un film-reportage in esclusiva mondiale, un viaggio all’interno della missione spaziale tra la Nasa, la Russia e l’Europa. Un grande evento di prima serata il 22 novembre su Rai 3 con Fabio Fazio che avrà il piacere di averla ospite anche il prossimo 5 ottobre a “Che fuori tempo che fa”.

Esclusive anche su World Pass.

Gianluca Cerasola

di Gianluca CerasolaDirettore@worldpass.it