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27 miliardi di tonnellate di ghiaccio, la stazione ferroviaria più alta del mondo, 214 km di piste innevate nella Svizzera patrimonio Unesco

Oberland Bernese, Berna, Winterthur e Sangallo natale.

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E’ un piccolo Paese, incastonato nel cuore dell’Europa, ma in nessun'altra parte del mondo esistono ambienti così diversi in un territorio così ristretto: vette assolate, laghetti d’alta quota, pascoli e baite.
Un vero spettacolo della natura, tutto da godere per gli amanti delle vacanze in montagna.
Ma non solo questo: città d’arte, inestimabili patrimoni culturali e i più colorati e festosi mercatini di natale d’Europa.


Il paradiso invernale dell’Oberland bernese è la regione della Jungfrau, una zona di incontaminata bellezza alpina con paesini con case di legno e uno scenario naturale incantevole.
La porta di accesso per le Alpi bernesi è lo Jungfraujoch, un passo situato a 3454 mt. fra le montagne Mönch e Jungfrau.
Qui c’è la stazione ferroviaria più alta d’Europa: più di due milioni di persone all’anno vengono qua su da tutto il mondo.
Il tratto finale del treno attraversa il cuore della montagna e arriva nell’avveniristica stazione. Da qui si può accedere direttamente allo Sphynx, un complesso architettonico costruito su un costone roccioso a 3.571 metri: dalla terrazza dell’osservatorio la vista della selvaggia distesa di ghiacciai e delle maestose vette, alte più di 4000 metri, è davvero speciale.
In particolare sorprende la tortuosa lingua dell’Aletsch, che con i suoi incredibili 27 miliardi di tonnellate di ghiaccio e i suoi 23 km di lunghezza, è il ghiacciaio più grande e più lungo delle Alpi, dichiarato dall’Unesco, patrimonio dell’umanità.
Nello stesso complesso potete visitare lo spettacolare palazzo del ghiaccio, e un attrezzato snowpark, dove praticare diverse attività sportive.
La regione dello Jungfrau è attraversata da 214 km di piste che offrono diversi livelli di difficoltà. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età: dalle varie discipline dello sci allo snowboard, dal bob allo sci di fondo e, per i più piccoli, non mancano tranquille piste per scivolare con il tradizionale slittino.
Il paesaggio che si ammira dai modernissimi impianti di risalita
è davvero magico con cime e foreste spettacolari.

 



Oltre alle tante meraviglie naturali, il cantone bernese ha anche un ricchissimo patrimonio artistico.
File di tetti rossi, stipati in un lembo di terra all’interno di un’ansa del fiume Aare, un magnifico centro storico medievale, costituito da 6 km di vie in pietra fiancheggiate da portici, immersa in una tranquilla aria di provincia, è difficile credere che Berna sia la capitale della Svizzera.
Sulle lunghe strade curve della città, fiancheggiate da alti edifici del XVI sec che incantano i visitatori, si affacciano negozi e gallerie d’antiquariato, cantine e bar.
Punto di riferimento classico per tutti è la torre dell’orologio, la Zytglogge. L’orologio è uno dei più antichi della Svizzera: un meccanismo perfetto, rimasto intatto dal 1530: 4 minuti prima dello scoccare dell’ora, le figure rotanti del meccanismo cominciano a muoversi anticipando i rintocchi dell’orologio.
Si dice che questa torre abbia aiutato Albert Einstein a mettere a punto la teoria della relatività.
Altra attrattiva di Berna sono le sue 11 fontane decorative raffiguranti personaggi della storia e del folklore. La più famosa si trova in Kornhausplatz: è la Kindlifresserbrunnen, la fontana dell’orco, che rappresenta un gigante nell’atto di mangiare un bambino.

 



La città oltre ad essere la capitale federale, è anche un raffinato centro culturale.
Il Zentrum Paul Klee è il più prestigioso museo della città. Vanta una raccolta di oltre 4000 opere dell’artista ed è considerata la più importante al mondo. Costruito da Renzo Piano, è anche un’importante opera architettonica: le forme organiche della struttura di vetro e acciaio si fondono in modo armonico con lo spazio circostante ribadendo il legame tra arte e natura, concetto fondamentale dell’opera di Klee.
A proposito di arte, poco distante da Berna, la ex capitale industriale della Svizzera, Winterthur, è oggi un altro polo culturale importantissimo. Tra i 17 musei della città, la collezione di Oskar Reinhart, «Am Römerholz», è una sosta doverosa.
In una villa immersa in un magnifico parco con alberi secolari e notevoli sculture, c’è una fra le raccolte private più importanti del XX secolo. Eccellenti dipinti dell'impressionismo francese e dei suoi precursori si confrontano qui in un dialogo con capolavori di maestri più antichi. E poi Goya, Cézanne, Van Gogh e il primo Picasso. Opere eminenti di Manet, Renoir e i meravigliosi disegni di Daumier: una spettacolare raccolta che è possibile ammirare solo qui.
Per i più piccoli è d’obbligo un pomeriggio al Technorama: un centro didattico di scienze naturali assolutamente particolare, con oltre 500 stazioni sperimentali disseminate su 6.500 metri quadrati di superficie espositiva. E’ un museo da toccare: magnetismo, elettricità, tornado, tutto si può sperimentare fisicamente.
In questo luogo provare, toccare, agire, risolvere e fare da sé sono azioni non solo permesse, ma addirittura doverose.

 



Nella cittadina medievale di San Gallo, perfettamente conservata, la magnifica abbazia che sovrasta la piazza principale del centro storico, è la sede della Stiftsbibliothek, una delle più importanti d’Europa. E’ considerata una delle più ricche di tutto il Medioevo.
Con la sala barocca non ecclesiastica più bella della Svizzera, oggi ospita 170'000 libri e soprattutto, pezzo forte della collezione della biblioteca abbaziale, ben 2100 manoscritti.
La biblioteca e l'intera abbazia di San Gallo sono state tra le fonti di Umberto Eco per l’ambientazione del romanzo “Il nome della Rosa”.
Di grande fascino sono le numerose case a graticcio, tipica decorazione medievale delle facciate del centro storico.
Nelle raccolte e silenziose piazzette acciottolate si ha la sensazione di vivere in un’altra epoca.
San Gallo è conosciuta anche come la città dei bovindi. Ce ne sono rimasti in totale 111, testimonianze del benessere dei suoi facoltosi proprietari, quasi tutti grandi industriali del settore tessile.
Come non pensare infatti al pizzo sangallo? Per chi fosse interessato il museo del tessile, un bell’edificio in stile classicheggiante, ospita ricami e merletti d’epoca e anche creazioni di artisti contemporanei.

Al tramonto deliziosi aromi di cannella e vin brûlé avvolgono la città
in una suggestiva e festante atmosfera natalizia. Provengono dai mercatini nel centro storico, dove le numerose e accoglienti casette in legno, decorate a festa, fanno a gara a chi brilla di più.
In questo speciale periodo dell’anno, la Svizzera è una meta indiscussa per gli amanti dei mercatini di Natale.
Dai villaggi di montagna alle città di piccole e medie dimensioni,
sono oltre 130 i mercatini e gli eventi legati alle festività natalizie.
Le strade e le piazze si addobbano a festa per avvolgere i visitatori
in questa gioiosa e spensierata atmosfera, fatta di canzoni, di piccoli oggetti da regalare alle persone care, di colori, di piatti tipici e fumanti o di dolci e soprattutto di luci.

Annapia Chico

di Annapia ChicoRegista, filmaker, giornalista Rai.