Viaggi

A Zante la spiaggia più fotografata di tutta la Grecia

Isola di tartarughe, patria di Ugo Foscolo e punto più profondo del mediterraneo.

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Le sacre sponde di Ugo Foscolo sono oggi occupate, in serie, da bagnanti locali, turisti chiassosi e dalle tartarughe caretta caretta, che arrivano fin sulle spiagge di Zante per deporre le uova e rinnovare una specie protetta. Delle «onde del greco mar», delle «limpide nubi» e delle «fronde», raccontate in un sonetto rabbioso e nostalgico dal poeta italiano che qui nacque, ma dopo il Trattato di Campoformio mai più vi fece ritorno, non sembra rimasto molto.

Almeno in piena estate, quando l'isola che in greco riprende l'antico nome di Zacinto si riempie di vacanzieri da mezza Europa.

Eppure, ancora oggi Zante è una delle mete più indicate per chi della Grecia ama le isole dello Jonio, dove la vegetazione è lussureggiante tutto l'anno e le case dai tetti a tegola spioventi ricordano la lunga influenza che Venezia esercitò in queste zone.
I veneziani la chiamavano Fior di Levante e deve avere qualche cosa di speciale se, oltre a Foscolo, ha dato i natali anche a Dionysios Solomos, il più grande poeta greco dell'epoca moderna al quale si deve anche il testo dell'inno nazionale.

Zante offre tutto: spiagge incantate, divertimento più o meno sfrenato e anche silenzi e solitudini se solo ci si muove al di fuori dei circuiti tradizionali.

Il capoluogo venne distrutto da un devastante terremoto nel 1953, che ne cancellò le vestigia veneziane. La ricostruzione non ha riprodotto il fascino del passato, ma Platìa Solomoù con i suoi grandi spazi, il Centro culturale, la biblioteca (che contiene una bella mostra di foto di Zante prima del sisma), la chiesa di Agios Nikolaos, il Museo Bizantino e la vista sui moli del porto restituisce un'impressione di funzionalità.

 

Zante

 

Poco distante, Platìa Agiou Markou è il centro della vita notturna della città. Il capitolo artistico si chiude con l'imponente chiesa di Agios Dionysios, che ospita le reliquie del santo patrono in un sarcofago d'argento.

Ma la vera ricchezza dell'isola è costituita dalle sue spiagge. Per muoversi agevolmente lungo le strade conviene affittare un'auto (oppure uno scooter) giacché i sistemi di trasporto pubblico lasciano a desiderare. La zona più apprezzata dai turisti è a sud-est, dove si distende la penisola di Vasilikòs. Superate l'area iper-turistica di Argàsi e dirigetevi verso le spiagge di Kamìnia, Porto Zoro, Agios Nikolaos e Porto Roma. Se volete restare a bocca aperta, dovete arrivare fino alla punta, dove si apre la baia di Gerakas.

Qui, e paradossalmente nella vicina e affollatissima striscia di Laganàs, le tartarughe della specie caretta caretta arrivano a depositare le loro uova.
Finalmente, da un po' di anni la spiaggia è stata contingentata, ristabilendo il giusto equilibrio fra esigenze turistiche e ambientali. Ma vale la pena scoprire anche la zona settentrionale di Zante: da Akrotiri a Tsilivì, da Planos ad Alikanàs. Imperdibile la gita in battello o, meglio, con una barca di pescatori (qui dovete trattare il prezzo) da Porto Vròmi alla baia del relitto, forse l'angolo più fotografato di tutta la Grecia dopo il Partenone: su una spiaggia di ghiaia bianchissima che rende turchese il colore dell'acqua, giace semi-sepolto il relitto di una nave da carico che negli anni Sessanta naufragò sulla costa.

Se invece amate il turismo chiassoso, il vostro posto è Laganàs.

 

caretta caretta

 


Ristoranti e taverne sono sparse un po' dappertutto. Grigliate di pesce, accompagnate da polpettine di formaggio e pasticcio di zucchine sono i piatti tradizionali di Akrotìri, villaggio a nord del capoluogo A Zante Città, da assaggiare le ottime tyropittàkia, così come le carni e il pesce appena pescato.
 

Il menu dell’isola risente della stagionalità: è sempre bene non insistere con i locali nel caso in cui volessimo un piatto presente nel menu ma non disponibile. Si passerebbe per estremi maleducati. I piatti, infatti, dipendono dai prodotti disponibili giorno per giorno.

 

 


Per raggiungere Zante si può volare da Milano Malpensa ma i prezzi sono assai alti sino alla metà di agosto.
Per chi potesse, il consiglio è di attendere la terza decade di agosto o i primi di settembre, non solo i prezzi sono decisamente più bassi ma anche il clima è più piacevole e l’atmosfera più affascinante. Dagli altri aeroporti italiani è necessario fare scalo ad Atene.

L'alternativa all’aereo è costituita dai traghetti, che permettono di compensare l'affitto dell'auto portandosene una propria. Il tragitto più semplice è quello diretto da Brindisi a Zante, ripercorrendo quindi una delle rotte marittime più antiche e affascinanti che consente di immedesimarsi per qualche ora negli antichi mercanti greci o romani. Tra le curiosità a largo di Zante inizia l'estremità settentrionale della fossa ellenica che tocca nella fossa Calypso il punto più profondo del Mediterraneo.

Stefano Caliciuri

di Stefano CaliciuriGiornalista