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San Pietroburgo, la città che affascina per arte e lusso sfrenato. Una metropoli in movimento, musei ed hotel da mille e una notte

Cibo raffinato, caviale ed alcol serviti nel più grande vodka bar del mondo.

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Che ci si vada in estate o in inverno, San Pietroburgo è una destinazione che affascina sempre tutti. Il perché è facile da spiegare. Ricchissima di storia, d'arte e di contrasti architettonici come quelli tra gli sfarzi dei palazzi dell'aristocrazia russa e le costruzioni sovietiche che ricordano la San Pietroburgo-Leningrado: uno sviluppo estetico che gioca tra passato e presente, creando per quanto possibile una metropoli in movimento.
E’ una bellissima città - adagiata sul ghiaccio e sulla neve d’inverno e sull’acqua in estate - costruita su 42 isole e attraversata da 86 tra fiumi e canali che sfociano sulla Neva, il grande fiume che la congiunge con il mar Baltico.
Contrariamente all'immaginario comune che la vorrebbe sempre imbiancata da una coltre di neve con atmosfere da dottor Zivago, San Pietroburgo è ancor più bella se vista d'estate quando le temperature sono perfette, oscillando tra 25 e 28 gradi. E per scoprire la sua bellezza bisogna camminare tanto a piedi o girare tra i canali su comodi battelli con il naso all’insù per guardare i palazzi, le chiese e l’ambiente circostante.
E poi infilarsi all’Hermitage, il museo più grande del mondo con 3 milioni di opere custodite, dove si può ammirare la stupefacente collezione delle preziosissime uova Fabergé. Oppure entrare in altri musei che raccontano la vita e le passioni di personaggi che fecero di San Pietroburgo il grande palcoscenico delle loro vite. E, alla fine della giornata, quando in Europa è già notte fonda, godersi un tramonto con il sole che affonda nel Mar Baltico.

E se i musei, la musica e la danza sono il fil rouge di San Pietroburgo, a rendere il soggiorno ancora più indimenticabile sono gli hotel di lusso dal background storico che propongono una interessante ristorazione che mescola tradizioni della cucina russa alle nuove tendenze culinarie internazionali.

Soggiornare in un Hotel come il Belmond Grand Hotel Europe è un’esperienza che non si dimentica, da raccontare agli amici che ne capiscono il valore. Fa parte della catena dei Belmond, hotel storici sparsi in tutto il mondo e ricavati da antiche dimore, come “Villa san Michele”, a Fiesole, antico convento di frati del XV secolo, aperta come albergo nel 1952, e il “Caruso” di Ravello, ricavato da un palazzo dell'XI secolo che si affaccia su panorami mozzafiato sulla Costiera Amalfitana.
Il Grand Hotel’Europe svolge un ruolo centrale nella vita di San Pietroburgo da più di 130 anni. E’ stato ed è ancora il punto di riferimento culturale e gastronomico dei “Royalty and Politicians and Stars” della musica, teatro e dello sport, cioè, tradotto, significa che centinaia di importantissimi e famosi personaggi del passato e di oggi vi hanno soggiornato e vi soggiornano ancora. Quelli del passato, come George Bernard Shaw, Rasputin, Johann Strauss, Isadora Duncan, In tempi più recenti, l’astronauta Neil Armstrong, i Principi del Giappone, i presidenti americani Jimmy Carter e Clinton e quelli francesi e tedeschi con Jaques Chirac e Helmut Kohl. E, naturalmente, anche i nuovi “Zar” da Mikhail Gorbachev a Putin. Insomma, è un punto fisso per le celebrità.

 

 


Fantastica la sua maestosa facciata e i suoi interni decorati e per questo è considerato uno dei principali tesori architettonici della città. Situato vicino alla Piazza delle Arti e alla stupefacente chiesa del “Salvatore sul Sangue Versato”, è in una zona strategica per “fare tutto”: andare a teatro, camminare per le vie principali dello shopping dove si può ammirare il passaggio di bellissime donne vestite con colorati abiti lunghi, con un portamento da mannequin, e immergersi tra lo struscio della gente lungo i canali. Un viavai che non si ferma mai e vanno tutti con un passo a doppia velocità…

Come dicevamo, un soggiorno a Belmond Grand Hotel Europe vi immerge nel cuore della Russia. E noi entriamo: è un lungo palazzo originale della grande Russia zarista, fondato nel 1824 successivamente trasformato in hotel. All’interno si respira l’atmosfera e il sapore dell'epoca creato dalle opere d'arte restaurate e sparse in ogni angolo dell' albergo e nelle camere. Frequentato da intellettuali, scrittori e musicisti, durante la guerra e nel periodo comunista è stato deposito, ospedale, orfanotrofio.

Oggi, conta oltre 300 camere e 35 bellissime suite storiche ciascuna delle quali è ispirata a un tema o a un personaggio (ed è servita da un maggiordomo): le più stupefacenti per grandezza e arredamento sono la Dostoevsky, stanza angolare come quelle descritte dal romanziere russo che fu un assiduo frequentatore del Grand Hotel, la Mariinsky ispirata al balletto, la Stravinsky dal nome del celebre musicista, quella di Kandinsky ispirata alla sua arte astratta, la Carl Fabergé il grande artista gioielliere inventore delle strabilianti uova Fabergé. C’è anche la suite Pavarotti, arredata con i colori e gli stili delle opere liriche e con un prezioso piano a coda di C. Bechstein, amato dai musicisti. Quelle di Romanov, Rossi, Lidval, Amber, tutte arredate con lusso e classe non esportabile, con dettagli e armonie di arredamenti Art Déco e Liberty.

Gli “amenity kit” sono ricercati e di alta gamma come le sleepers, eleganti e ricamate, non anonime come spesso accade anche in altri grandi hotel di lusso. La colazione a buffet è un trionfo dell’opulenza di prodotti ricercati, con chef che preparano al momento crepes con caviale e uova di gallina… o con panna acida e pietanze tipiche russe e asiatiche: sempre con tanto caviale.


 

 

Cinque sono i ristoranti tutti particolari dove si può far il pieno di emozioni gastronomiche a base di vodka e caviale. Quella offerta dal Caviar Bar & Restaurant è un delicato trionfo di Beluga e caviale Oscietra accompagnati da una scelta di 70 tipi di vodka. Una degustazione imperdibile che propone piatti della tradizione russa con un percorso gourmet dove si degustano alcuni ingredienti cult, come i pelmeni – una pasta ripiena molto simile ai tortellini –, conditi con burro salato e aneto; la tradizionale Beef Stroganoff con il puré di patate e i funghi, ma anche il branzino grigliato con pomodori confit e le foglie di cavolo. Insieme a sei varietà di caviale abbinate ad altrettante tipologie di vodka, dalla Russian Standard Platinum (in Russia una vera e propria istituzione) alla Beluga, per finire con la vodka aromatizzata alla cannella, ideale per il dessert.


Nello storico “Europa”, al primo piano, ci si immerge in un raffinato ambiente liberty, aperto nel 1905 e rimasto intatto con una bellissima e ampia sala avvolta in una grande vetrata colorata con disegni del dio greco Apollo dove, il venerdì sera, si gusta l’alta cucina ammaliati dall’esibizione di ballerini classici con la musica di Ciaikovskij, suonata da un’orchestra in sala.
Al piano terra, il “fichissimo” Lobby bar è un punto di incontro mondano per l’alta società di San Pietroburgo dove tirare a far tardi intorno al piano bar. Mentre al mezzanino, in una corte coperta da un'alta volta a vetri, c’è il Caffè con cioccolateria, un'oasi silenziosa di pace con intorno una decina di negozi di lusso. Tra questi, uno di libri con carta e rilegature fatte a mano.


Non manca il fitness club dove infilarsi per recuperare energie e benessere per la sera ed essere in forma per intraprendere un viaggio sensoriale nel ristorante “Azia”: tre chef propongono le cucine di Cina, Giappone e India con piatti e provocazioni per noi sconosciuti usando ingredienti e spezie orientali di 150 varietà. Lussurioso per l’intensità del gusto è il “ Wok Cantonese Duck” con sunny side egg, crispy shallots – anatra laccata ad alta temperatura nel wok per pochi secondi, con contorni di uova e verdure. E poi Dim Sun e Spring Rolls con menta, funghi e carote da intingere in una chili sauce. Fantastici gamberi in tempura. Tutto da gustare bevendo the particolari o sakè caldo.

 

 

In alternativa alle cucine del Grand Hotel Europa, si fa un tuffo nella città moderna, ricca di nuovi ristoranti. Come il Tao Restaurant Bar Lounge, ambiente d'effetto con uno chef di Singapore che propone cucina panasiatica. Per una sosta golosa si va da Ke, che propone specialità di altissima gastronomia con strepitose ostriche al caviale. Poi, si prosegue andando a vedere un imperdibile balletto al Mariinsky Theatre .
E, per chiudere la notte, si passa in un altro museo, questa volta più ameno: il Russian Vodka Museum, con il più grande vodka bar del mondo che dispone di 220 diversi tipi di vodka e l'annesso ristorante dove degustare le aringhe del Baltico, i funghi alla Russia, i blinis, il Borsch

Jerry Bortolan

di Jerry BortolanReporter, giornalista di viaggio ed enogastronomico.