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Conegliano-Valdobbiadene è proclamata la città europea del vino. Da Bruxelles a Treviso un 2016 molto alcolico

Un ricco programma d’attività culturali e gastronomiche animerà per tutto l’anno il territorio dei 15 Comuni: tante piccole Capitali della Cultura Enologica che riaccendono i riflettori sul patrimonio enoturistico italiano.

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E’ Conegliano-Valdobbiadene la “Capitale della Cultura Enologica Europea 2016”. La nomina è stata annunciata dalla Rete comunitaria delle 1.000 Città del Vino, riunitasi per l’occasione nella sede del Parlamento Ue, a Bruxelles. Erano presenti gli europarlamentari portoghesi, e l’italiana Isabella De Monte; il presidente delle Città del Vino, Floriano Zambon ed il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese.
Questi i 15 Comuni Città Europea del Vino 2016: Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor e Valdobbiadene .


Il concorso al quale partecipano tutte le Città del Vino Europee della rete Recevin è unico nel suo genere e si pone l'obiettivo di mettere in risalto l'influenza della cultura enologica ed enoturistica nella società, nel paesaggio, nell'economia, nella gastronomia e nel patrimonio e il suo valore per l'Unione Europea.
Dopo il Portogallo, con Reguengos de Monsaraz Città Europea del Vino 2015, l’ambito titolo torna in Italia. Per tutto l’anno è previsto un ricco programma di appuntamenti, eventi, manifestazioni culturali ed enogastronomiche che animeranno i 15 Comuni del sistema territoriale di Conegliano-Valdobbiadene, l’area in cui si produce il Prosecco Superiore Docg.


Il progetto presentato rappresenta al meglio la continuità di una manifestazione che vuole essere al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi, ed i territori del vino e questa è stata la motivazione che ha permesso l’assegnazione del titolo.
Anche il business delle bollicine continua a gonfie vele, ma purtroppo, anche qui, si comincia a speculare nell’universo del Doc del Veneto. C'è la “bolla” sul prezzo dell'uva, che sta portando a pagare il prodotto su valori che qualche operatore ritiene “troppo alto”.
E’ ormai frequente pagare anche 3 euro per un litro di prodotto Doc. Ossia troppo vicino a quello della fascia più alta della classificazione, cioè la Docg, variante la cui produzione è ammessa solo nelle strisce fra Conegliano e Valdobbiadene e fra San Zenone degli Ezzelini e Nervesa della Battaglia, passando per Asolo, vale a dire un’area molto piccola rispetto ai 650 comuni in cui è riconosciuta la Doc.

 

 

Questo risultato porta ad una distinzione che rischia di non essere percepita dal consumatore e si innescano squilibri nella remunerazione. Nel Regno Unito e negli Usa, i primi mercati di esportazione, il prosecco è molto ambito e chi lo acquista forse non sta così attento ai prezzi; ma se non si trova il modo di calmierarli, Avvisa Zonin, «sarà difficile garantire un futuro alla Doc». La stessa preoccupazione è condivisa da molti produttori vitivinicoli. Dalle stime pare che il prosecco, nel 2035, supererà il miliardo di bottiglie ma è fondamentale la saggezza sul prezzo. La sua carta vincente è di essere un prodotto “per tutti” e non è possibile esagerare, neanche se alle porte c'è sempre una fila di compratori. Non dimentichiamoci mai che l'appeal di questo vino è anche nel rapporto fra qualità e prezzo.


Il risultato della città Europea del Vino è una conseguenza del percorso di rete messo in piedi con tutti i sindaci del Conegliano Valdobbiadene Docg, una collaborazione vincente. Lo spirito della rete in un territorio così piccolo, di soli 15 Comuni, caratterizza anche il sistema complessivo delle Città del Vino che nella rete e con la rete può raggiungere obiettivi importanti: sia sul piano normativo che delle buone pratiche. Oggi ci sono progetti di pianificazione urbanistica dei Comuni e per la promozione enoturistica dei territori. Aver ottenuto il riconoscimento di Città del Vino Europea 2016 dà prestigio e risalto a tutti i 15 Comuni dell’area Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco. Il territorio avanzando questa candidatura ha dimostrato di essere compatto e omogeneo pur nelle sue diversità interne. Dopo anni di recessione finalmente un percorso che vedrà crescere le Città del Vino italiane.

 


A Conegliano-Valdobbiadene c’è un programma d’attività culturali, formative e di sensibilizzazione sul vino.
In particolare iniziative tese a rafforzare la sensibilizzazione verso la cultura e la tradizione vitivinicola coinvolgendo le comunità locali e impegnandosi a sviluppare eventi innovativi e relazioni con altre Città Europee del Vino. Non sono previsti contributi, pertanto le risorse necessarie per le attività programmate dalla città candidata sono a carico delle amministrazioni. 

Mario Lucillo

di Mario LucilloGiornalista e curioso del mondo