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Malta ed il suo arcipelago. Sei isole di cui solo tre abitate

L'Unesco la definisce la zona più ricca di storia al mondo. Qui Ulisse si fermò

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malta arcipelago malteseL’arcipelago maltese, sei isole nel cuore del Mediterraneo, è il più piccolo Stato dell’Unione europea, ma, come afferma lo storico Roger Crowley, ”al centro di ogni rotta di invasione, migrazione e di commercio nella storia del Mar Mediterraneo».
Fenici, Cartaginesi, Romani e Bizantini, Vandali, Visigoti, Arabi e Normanni, ma anche Francesi e Inglesi vi hanno lasciato una traccia indelebile.
Un mare tra i più intatti del Mediterraneo con acque limpidissime e fondali ricchi di grotte e di pesci, profonde insenature e spiagge, fanno dell’arcipelago maltese una delle mete più frequentate dai viaggiatori di tutto il mondo.
Nel 1530 Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, cedette le isole al Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, formato da religiosi e Cavalieri addestrati alla guerra. I Cavalieri di Malta fecero dell’isola, arida e rocciosa, la più grande roccaforte del Mediterraneo e la difesero dall’assedio di Solimano Il Magnifico nel 1565.
La Valletta, la capitale di Malta, deve il suo nome al Gran Maestro francese Jean Parisot de la Valette. E’ una città fortezza costruita sulle rocce a picco sul mare della penisola del Monte Sceberras: abbraccia con imponenti bastioni, i due profondi porti naturali di Marsamxett e Grand Harbour.
Vi si accede attraverso il Valletta City Gate, controversa opera di Renzo Piano, che ha ridisegnato la porta della città.
Il complesso è costituito dagli edifici del nuovo Parlamento, dal recupero delle rovine dell'adiacente Opera House e della nuova porta della città di Valletta.
A caratterizzare l'intervento, l'utilizzo innovativo della locale pietra calcarea di colore giallo, che contribuisce a stabilire un dialogo tra gli edifici antichi e le nuove costruzioni.

 

Valletta City Gate malta

 


Il centro storico è percorso da un intreccio di strade che si distendono verso il mare, impreziosite da palazzi in stile moresco e barocco.
Un tocco di colore alle facciate lo donano i tipici balconi chiusi intarsiati in legno, i più antichi dei quali risalgono alla fine del 600.
L'UNESCO ha definito Malta "una delle zone più ricche di storia al mondo".
Tra le sue 300 chiese, La Concattedrale di San Giovanni a La Valletta è senza dubbio la più imponente. Costruita tra il 1573 e il 1578, divenne il luogo di culto dei Cavalieri. La facciata sobria nasconde un sontuoso interno,  un tripudio di arte barocca maltese. La navata è lunga e bassa e ogni parete o pilastro è ricoperto da ricche decorazioni in oro. Il pavimento è un vasto mosaico di lapidi di marmo, mentre la volta è interamente affrescata da Mattia Preti. L’oratorio racchiude il vero tesoro della Concattedrale: la pala d'altare che rappresenta la cruenta Decollazione di san Giovanni Battista il dipinto più grande realizzato dal Caravaggio e l’unico firmato dal grande pittore.
Di fronte, sempre di Caravaggio, un San Girolamo di grande forza evocativa. Ad Ovest di Valletta, c'è Medina, l'antica capitale, la città silenziosa.
Arroccata in un aristocratico isolamento, la perla di Malta è uno scrigno di palazzi normanni e mura saracene: una delle ultime città fortificate rinascimentali rimaste intatte in Europa. Dai suoi 190 metri di altezza sul livello del mare si può osservare dall’alto l’intera isola.
Marsaxlokk, "il porto di scirocco", è il piccolo villaggio di pescatori, situato all’estremo sud di Malta. Un piccolo borgo di case color ambra che si sviluppa attorno ad una baia dal mare azzurro cristallino. Il piccolo porticciolo è punteggiato dai Luzzi, le tradizionali e variopinte imbarcazioni da pesca di legno, che dondolano sulle acque trasparenti. Sulla prua di ogni imbarcazione sono dipinti gli occhi di Osiride, decorazioni di buon auspicio dipinte a mano, che si trovavano già sulle barche dei greci e dei fenici. Utili ad allontanare le tempeste e a scongiurare una pesca infruttuosa, oggi sono diventate il simbolo di Malta.

 

Marsaxlokk malta

 


Sul lungomare, la domenica mattina, c’è il mercato del pesce più famoso dell’isola: la contrattazione del prezzo con i pescatori e’ un tecnica tradizionale a cui occorre ancora attenersi.
Il mare è il tesoro più prezioso dell’arcipelago maltese. Sei isole di cui solo tre abitate: Malta, Comino e Gozo.Nonostante sia separata dall’isola maggiore di Malta da un braccio di mare di soli 5km, Gozo è nettamente differente. 
Piccoli villaggi, case coloniche e vigneti delineano un paesaggio decisamente rurale. Secondo la leggenda, Gozo è l'omerica isola di Ogigia, ed è qui che Ulisse si fermò per sette lunghi anni, stregato dall'amore per la ninfa Calipso.
L’isola è stata abitata fin dal V millennio a.C., come dimostrano le strutture megalitiche di Gġantija. Costruiti prima delle famose pietre erette di Stonehenge, i due templi che compongono questo sito, magnifico Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, hanno una storia straordinaria. Eretto tra il 3600 e 3200 a.C, cadde in disuso intorno al 2500 a.C. e non è stato pienamente rivelato fino al XIX sec. Il nome Ġgantija deriva dalla parola ‘ġgant’, gigante in maltese: i due grandi complessi, circondati da un massiccio muro di confine, racchiudono megaliti di calcare corallino di oltre cinque metri di lunghezza e cinquanta tonnellate di peso, ragione per cui gli abitanti di Gozo credevano fossero stati costruiti da una razza di giganti che vivevano sull’isola.
Le austere architetture di roccia della costa e le sue acque cristalline sono l’oggetto di un ambizioso progetto di promozione di Gozo come eco-isola.


Basato su valori di sostenibilità, il progetto Eco-Gozo, che durerà fino al 2020, ha lo scopo di incoraggiare lo sviluppo in modo tale da proteggere l’ambiente naturale e la propria identità culturale.
Programmi specifici includono progetti di mantenimento della pulizia del mare e della terra. Molte delle sue spiagge, per la qualità dell’acqua, la conservazione della flora e della fauna, la cura dell’ambiente naturale e i servizi di sicurezza sono state insignite del prestigioso riconoscimento internazionale della “Bandiera Blu”.
 

Annapio Chico

Tags: malta, europa
di Annapia ChicoRegista, filmaker, giornalista Rai.