Spettacolo

CINA: nascita e cambiamenti della televisione dagli anni 60 ad oggi

Un Passo Avanti o Indietro?

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Nel 1958 sono nati i miei genitori ed è stato fabbricato il primo televisore in bianco e nero a Tianjin, una città vicina a Pechino. In quel periodo i programmi televisivi erano pochissimi e solo alla fine degli anni 90 la maggior parte delle famiglie cinesi poteva aver accesso alla televisione.

 

Negli anni 80, la programmazione è diventata più ricca ed i quattro grandi romanzi classici cinesi sono diventati telefilm molto seguiti. I temi legati a questo periodo riguardavano toni severi, rigidi, come la politica e la cultura classica. 

 

Con gli anni 90, è avvenuto un cambiamento storico con la politica di riforma e apertura iniziata da Deng Xiaoping nel 1979. I telefilm hanno iniziato a raccontare storie quotidiane. La serie televisiva protagonista degli anni 90 si chiamava "Il Desiderio Ardente". La protagonista del telefilm, Liu Huifang, ha catturato il cuore del pubblico cinese attraverso il fascino della donna dalle tipiche qualità morali tradizionali, ma allo stesso tempo con un modo di agire moderno per quel periodo, una trama di amore e affetto, di abbandono e emancipazione.
La fortunata serie TV ha registrato il record assoluto di ascolto in tutta la storia della televisione. Ha avuto una media di share del 96.3%, l'ultima puntata ha toccato il picco del 98%, lo guardavano tutti. I miei genitori ricordano che durante la messa in onda di "Il Desiderio Ardente", non si vedeva quasi nessuno per strada.

 

Negli ultimi anni i programmi televisivi cinesi sono cambiati totalmente, i più visti sono quelli ironici, più divertenti, legati alla vita dei contadini. In realtà sono pochi i programmi storici che sopravvivono, uno di questi è sorprendentemente la trasmissione sulla Serie A di calcio italiano.
Il calcio italiano è stato il primo campionato straniero ad essere trasmesso sulla CCTV (la Televisione Centrale della Cina, la più importante) ormai più di vent’anni fa ed i telespettatori hanno conservato quel patrimonio di simpatia nei cuori, soprattutto in quello dei tifosi di calcio cinese. Nel 1989 i tifosi cinesi, che non conoscevano nessun campionato Europeo, per la prima volta in televisione hanno assistito alle partite della Serie A italiana, la migliore in Europa allora. La cosiddetta “Piccola Coppa Mondiale” era una finestra dalla quale i cinesi iniziavano a conoscere il calcio internazionale, uno di questi era mio padre che aveva l’abitudine di guardare le trasmissioni in diretta, ogni domenica alla sera.
Tra tutti i tifosi, è impossibile dimenticare un personaggio famoso e bizzarro allo stesso tempo, Huan Jianxiang, un commentatore sportivo di calcio che faceva la telecronaca delle partite del campionato italiano sempre per la CCTV, ed ha perso il lavoro, prestigioso e di grosso rilievo, proprio a causa della sua passione per il calcio italiano.

Nel giugno 2006 ha destato enorme scalpore la sua incontenibile emozione durante il commento della partita Italia-Australia valevole per la qualificazione ai quarti di finale della coppa mondiale 2006. Nell’ultimo minuto di gioco, quando Francesco Totti ha segnato il rigore decisivo che ha dato la qualificazione alla squadra azzurra, Jianxiang è esploso in esclamazioni di gioia incontenibili. Questo comportamento non è affatto piaciuto ai vertici della CCTV, soprattutto quell’urlo “Viva l’Italia”, che è di solito adoperato, nella cultura cinese solo per riferirsi a Mao Zedong.
Jianxiang è stato messo sotto accusa, inoltre, per aver tifato l’Italia e per aver fatto uno sgarbo all’Australia. 
Il premier australiano, che è arrivato in Cina proprio il giorno dopo la partita, ha protestato fortemente per il comportamento del telecronista. Dopo poco Jianxiang si è dimesso dalla televisione statale.

 

Negli ultimi vent’anni, sempre sotto l’autorità governativa, la televisione cinese si è sviluppata velocemente verso l’intrattenimento. L'Amministrazione Statale di Radio Film e Televisione è stata ufficialmente creata nel 1998 per controllare i media che potrebbero esercitare una grande influenza sul popolo. La sua funzione è soprattutto di controllo e di guida per orientare le opinioni pubbliche verso i valori morali stabiliti dal governo cinese. 

 

Nel Febbraio 2002 è uscita la famosa politica di censura. Nello stesso mese, una serie TV taiwanese per giovani dal nome “Il Giardino di Meteora”, tratta da un romanzo giapponese a fumetti, viene trasmessa in Cina continentale ed ha subito un grande successo.

Molte ragazze erano appassionate ed entusiaste dei quattro protagonisti, che nella fiction erano degli studenti universitari. La serie tv è stata bloccata appena dopo un mese, l’amministrazione credeva che fosse un male per gli studenti, perché a loro dire, mostrava la vita universitaria immersa nel lusso e nella necessità di fidanzarsi. 

 

È stata la prima volta che la gente ha conosciuto palesemente il potere della censura.
L’ amministrazione ha continuato a mostrare la sua autorità non solo in televisione ma anche al cinema. 
Nel 1998 è uscito in Cina il film “Titanic”. È rimasta impressa a tutto il pubblico la scena in cui Rose si spoglia per mettersi in posa sul divano davanti a Jack. La platea cinese è rimasta senza parole davanti alla ragazza nuda.

 


Nel 2008, 10 anni dopo, “Titanic 3D” è rientrato nelle sale, ma questa volta sotto le forbici della censura. Gli spettatori nelle sale sono rimasti sorpresi di non vedere più la bellissima scena di nudo, e si lamentavano che non valeva la pena andare al cinema. Sembrava che la censura prendesse in giro tutti 10 anni dopo. Questo significa andare avanti o indietro?

Xiao Huaduo

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di Xiao HuaduoGiornalista dalla Cina