Spettacolo

India: infanticidi per le famiglie che non possono permettersi “dote” e suicidi per donne povere

Matrimoni indù in India. Ruolo della famiglia e della società. Sempre più frequenti gli annunci sul web.

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matrimonio indùmatrimonio indùLa vità di un indù è scandita da 4 stadi che dovrebbero portare alla consapevolezza del fine ultimo.
Il matrimonio coincide con la seconda fase, Garhashtya, ossia lo stato da sposato. Parlare di matrimonio in India non è sicuramente facile ma è molto emozionante perché permette di entrare in contatto con questa immensa e variegata coltura.
Da quando ho iniziato a scoprire questo Paese ho avuto la fortuna di assistere a 5 matrimoni incredibili nel giro di pochi mesi, tutti diversi tra loro e così impregnati di tradizione. Non è semplice avere uno spaccato di religioni: quella induista, crisitana, musulmana e sikh.
Vorrei precisare innanzitutto che tutti possono partecipare all’evento, senza distinzione di religione.
La maggior parte dei matrimoni avvengono in spazi aperti e con un buffet allestito quindi è semplice farne parte, trovare posto o semplicemente assistere o salutare gli sposi. La diversità con l’Italia per esempio sta proprio nell’accoglienza e nell’apertura nei confronti di tutti, anche delle persone estranee all’ ambito familiare. Personalmente, tranne in un paio di casi, sono sempre stata invitata da famigliari o amici ma non direttamente dalla coppia, quindi potrei definirmi un’intrusa ma onestamente non mi hanno mai fatto sentire tale. Gli indiani sono curiosi e molto contenti se gli stranieri partecipano alla festa: è un modo per farsi conoscere e per stringere nuovi rapporti e si sa da un incontro nasce sempre una ricchezza quasi sempre positiva. Ancora oggi vengono rispettate le usanze di una volta.

Ma come si svolgono i matrimoni secondo la religione hindù e che ruolo hanno famiglia e società?
Nella maggior parte dei casi sono organizzati dalle famiglie, il che non vuol dire necessariamente combinati, ma la coppia può incontrarsi ed innamorarsi ma poi il ruolo fondamentale lo giocano i genitori e gli zii che decidono la data delle nozze e si dedicano ai preparativi dell’evento solenne.
Il pensiero più ingente dei genitori è quello di accasare i figli e per farlo devono far fronte alle spese che andranno a sostenere, che di solito sono importanti e anche molto di più di quanto si possano permettere. Ma è un momento felice (o dovrebbe esserlo), e non importa quanto si spende, basta rendere questo giorno speciale, unico e indimenticabile.

 

matrimonio in india

 

Purtroppo non è sempre facile affrontare le spese e certi genitori si trovano in seri problemi, che possono anche causare delle tragedie familiari. Ci sono casi in cui le figlie, rendendosi conto che la società in cui vivono richiede e si aspetta il matrimonio, si tolgono la vita per non essere un peso che graverebbe sulle spalle del padre. O peggio ancora si estirpa il problema alla radice e si commettono infanticidi, uccidendo le proprie stesse figlie già sapendo di non poter provvedere alla loro “sistemazione”. Altra questione ancora molto discussa in India è il pagamento della dowry, ossia la dote: ad oggi non c’è matrimonio senza che la famiglia della sposa paghi quella del marito con una somma, solitamente tradotta in denaro, gioielli, animali, beni come automobili o proprietà immomiliari. Ma la dote è stata proibita da una legge indiana, the Dowry Prohibition Act del 1961 e dalle Sezioni 304B e 498A del Codice Penale indiano. Se ne parla durante il fidanzamento e si contratta il “prezzo” dello sposo. A questo proposito sono stati girati molti film che mettono in risalto questo tema, talvolta in modo divertente e scherzoso, pur essendo un tema delicato.
Ovviamente la scelta del partner è cruciale, di solito si considerano diversi fattori, come la casta di appartenenza, la religione professata, lo status sociale e fattore fondamentale, il quadro astrale. Quest’ultimo è molto sentito nel paese ed inquadra la situazione dell’uomo, anche sentimentale e la compatibilità, il tutto sulla base della posizione dei pianeti rispetto a luoghi. Sempre più frequenti sono gli annunci su quotidiani o siti web specializzati nel trovare il partner ideale. Ma per essere più sicuri si ricorre prima a conoscenze fidate, per non subire fregature. C’è chi offre la possibilità di un visto in America e in tante si presentano alla “selezione” come se si trattasse di un’audizione o un provino televisivo, invece è per “scegliere” la donna ideale da portare con sé oltre oceano.
Per quanto riguarda l’amore, quel sentimento che nella nostra religione e cultura è sempre, o quasi, alla base di un rapporto, anche in India comincia ad essere sentito dalle nuove generazioni. Di solito sono gli appartenenti alle caste più alte ad ammettere il sentimento.

 

 


Per quanto riguarda la celebrazione dell’evento, il giorno prima ci si raduna per il Mehndi, ossia la serata in cui viene apposto l’hennè sulle mani e sui piedi della sposa e delle amiche e parenti donne presenti. Il tutto in un clima di festa, dove il cibo viene servito senza sosta e musicisti deliziano gli ospiti con musiche popolari. Si potrebbe paragonare questa serata all’addio al nubilato che si intende in Italia.
Per il giorno delle nozze si accende un fuoco sotto il gazebo che ospiterà la celebrazione. Si inizia col Baraat, il momento in cui arriva lo sposo, a volte anche a cavallo, con famigliari e amici che cantano e ballano. Le due famiglie si incontrano e comincia il rito vedico, in cui il sacerdote benedice gli sposi, che nel frattempo si scambiano miele, yogurt, ghirlande di fiori, banane e dolci. Il marito promette di sostenere la moglie nel raggiungimento del Dharma, del Kama e dell’Artha, i doveri nella vita religiosa, sociale ed economica secondo la relativa casta. Il momento del nodo è importante: il sacerdote lega la parte finale del Sahari della sposa alla camicia del marito. E subito dopo c’è lo scambio degli anelli e si gettano delle offerte nel fuoco sacro.

 

 

Questa è la parte centrale della celebrazione, chiamata Saptapadi, ossia i sette passi. Ora il matrimonio è valido dal punto di vista giuridico. Dopo una prefazione del sacerdote che dice “Ascoltiamo con trionfo il mondo di uomini e donne, uniti nel vincolo del matrimonio da Saptapadi per promuovere ulteriormente la gioia della vita” gli sposi fanno sette passi intorno al fuoco sacro recitando promesse per la future vita insieme.
Si offrono doni alla sposa e si lanciano petali sulla coppia.
Ora che la donna non è più in una condizione di libertà, viene “marchiata”dal marito stesso con una polvere rossa, chiamata Sindoor, sui capelli.
Da ora la ragazza si sposta a casa della famiglia del marito con in mano il braciere del fuoco sacro. Pianti e lacrime fanno da protagonisti alla scena, perché spesso le due famiglie vivono lontane e da questo momento non sarà facile per i genitori della sposa vedere la coppia anche se, oggi, grazie alla tecnologia, è tutto più semplice.

Valentina Della Rocca

di Valentina Della RoccaEgittologa ed Arabista