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Wild Atlantic Way, in Irlanda la strada costiera più selvaggia e coinvolgente del mondo

La regione gaelica dove il clima cambia all’improvviso. Paesaggi ricchi di fascino, birra, delfini e balene.

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Un viaggio alla scoperta di mondi segreti, luoghi nascosti avvolti in un’atmosfera magica. Un angolo d’Irlanda fatto di una dolcissima e poetica unione di mare e di terra. E’ la Wild Atlantic Way, la strada costiera più selvaggia e coinvolgente al mondo. Inaugurata proprio ad aprile 2014 è un percorso panoramico che scorre lungo la costa irlandese affacciata sull’oceano atlantico per 2500 km, dal Dònegal a Cork.

Il Connemàra, la meta di questo viaggio, è una delle regioni più suggestive attraversate dalla Wild Atlantic Way. Si trova sulla costa ovest dell’isola ed è raggiungibile con circa 3 ore di auto da Dublino.

Ecco: l’automobile o comunque un mezzo su ruote, è fondamentale per godersi liberamente il viaggio sulle confortevoli tratte intorno alla “lunga Way”. I segnali stradali sono dappertutto, con il simbolo della strada e sono chiarissimi: è impossibile perdersi, ma se dovesse succedere, aggiungerà solo fascino a questo percorso incantevole.

Partendo dal nord del Connemara, la strada attraversa la contea di Galway. A Delphi un minuscolo villaggio intorno ad una famosa tenuta di pescatori, oggi divenuta confortevole albergo, il Delphi lodge appunto, la WAW costeggia il placido lago Doo, circondato da ruvide montagne dalle cime ancora spruzzate di neve, in un paesaggio popolato quasi esclusivamente dalle tipiche pecore Black face o da pigri bovini, sdraiati a godersi qualche intermittente raggio di sole. Intermittente si.. perché la pioggia qui può sorprendervi da un momento all’altro.

La gente che vive in questi luoghi, orgogliosa e accogliente, usa dire con un pizzico di rassegnazione e il sorriso sulle labbra “Four season in one hour!“ 4 stagioni diverse in un’ora. Oppure “se il tempo non ti piace, aspetta qualche minuto: sicuramente cambierà”. Ed è proprio così, il continuo cambiamento del cielo rende questi paesaggi meravigliosi e continuamente diversi.

Lungo le sponde del Boundorragha River, una delle attività principali è la pesca al salmone. Il periodo migliore va da marzo a giugno e con qualsiasi condizione atmosferica, sulle sponde del fiume, nascosti tra i cespugli di ginestra o in piccole barchette a motore sulle tranquille acque del lago, i pescatori caratterizzano il paesaggio di questo tratto della Wild Atlantic Way.

Il Connemara, è l’area dove si parla il gaelico più vasta di tutta l’Irlanda. In particolare proprio la contea di Galway. Qui la lingua oltre ad essere usata comunemente, è riportata anche sui segnali stradali.

 



Procedendo verso sud, la strada costeggia l’unico fiordo d’Irlanda, il Killary fjord, una lunga e ripida insenatura che crea un particolare porto naturale, che è possibile percorrere in barca da aprile a ottobre. Nella stagione estiva non è raro incontrare delfini e balene.

Lungo la strada si susseguono colorati villaggi di agricoltori o di pescatori, a testimoniare una cultura ancora fortemente legata ai cicli della natura.

Dappertutto è facile trovare comode sistemazioni, confortevoli bed & breakfast o case di campagna più spartane. Nei centri abitati più grandi come Galway o Clifden si possono trovare anche alberghi di lusso o antichi castelli adibiti a dimore a 5 stelle.

Renvyle è un piccolo agglomerato che ha dato il nome alla penisola in cui sorge: un percorso circolare di estrema bellezza, ricca di meravigliose spiagge di sabbia bianchissima, accarezzate dalle onde dell’oceano come Lettergesh o Glassilaun. Nelle giornate limpide sa regalare un caleidoscopico gioco di colori: il mare color cobalto, l’azzurro profondo del cielo, lo smeraldo dell’erba che ondeggia al vento, l’ardesia delle rocce modellate dal mare e dal vento.

Lasciata la penisola di Renvyle, procedendo verso sud, sulla WAW, la Kylemore Abbey offre un meraviglioso colpo d’occhio per la sua posizione sublime sulle acque del lago omonimo.
E’ un’antica abbazia in stile neogotico costruita da un politico inglese nel XIX secolo, oggi è la sede di un convento di benedettine e ospita dei meravigliosi giardini.

Letterfrack è il punto di partenza per visitare il Connemara National Park. E’ un’area di circa 3000 ettari e comprende alcune tra le cime dei Twelwe Bens, la catena montuosa più alta d’Irlanda.

Il parco è una vasta area di torbiere, prati e boschi. Ci sono numerosi sentieri che lo attraversano, più o meno facili. Uno di questi arriva alla famosa Diamond Hill, il punto più panoramico del parco, da cui si gode una vista spettacolare.

Riscendendo verso la costa vale assolutamente la pena visitare Omey Island.
L’isola è visitabile sia a piedi che in macchina, ma tenendo d’occhio l’orario delle maree: infatti solo un lembo di spiaggia separa l’isola dalla terraferma e il pericolo è rimanervi forzatamente bloccati fino alla prossima bassa mare. Nel caso una pinta di Guinness vista oceano può aiutare a far passare il tempo più piacevolmente.

Verso sud si susseguono chilometri di oceano ininterrotto, piccole insenature e splendidi villaggi di pescatori, con le barche che ondeggiano sonnolenti attraccate ai moli.

Roundstone è uno dei più popolati, con le sue casette colorate, i suoi tradizionali pub e una piccola chiesa circondata da un silenzioso giardino. Appena fuori dal villaggio, la Connemara Smokehouse consente di seguire da vicino le fasi di lavorazione del salmone affumicato, ha un piccolo shop dove acquistare i prodotti locali ma soprattutto è una splendida location in riva all’atlantico con una bellissima spiaggia bianca dove rilassarsi prima di riprendere il viaggio.

Galway è la capitale dell’ovest gaelico, è una vivace cittadina universitaria, risalente al 1651. Il centro storico è interamente pedonale: sulle pittoresche William Street e Shop Street, fra locali caratteristici, negozietti deliziosi e artisti di strada, si incontrano importanti testimonianze di quell’epoca, come il Lynch’s Castle, la più bella casa medievale d’Irlanda, dalla facciata decorata con sculture e stemmi della famiglia Lynch e del re Enrico VII.

Appena fuori dal centro, Eyre Square è la piazza più importante della città. A ricordo dell’antico passato, all’ingresso della piazza gli stemmi delle 14 tribù celtiche che l’hanno fondata. Infatti Galway significa proprio “città delle tribù”.

Galway è anche la patria del claddagh ring, l’anello di fidanzamento tipico del Connemara, formato da due mani che tengono un cuore sormontato da una corona. Claddagh in gaelico indica la roccia tipica di questa zona dove si dice sia stato creato per la prima volta.

 



L’usanza vuole che le ragazze in cerca di marito lo indossino con la punta del cuore rivolta verso le dita, mentre quelle già impegnate, con la punta del cuore rivolta verso il polso. Al centro della città, proprio sulla strada principale, chi volesse saperne di più, può visitare il museo che racchiude un gran numero di esemplari di claddagh ring, dai più ai meno preziosi, che si trova all’interno della gioelleria Dillon, la famiglia dei più antichi gioiellieri d’Irlanda.

A pochi minuti da Galway, seguendo la Wild Atlantic Way verso sud, si incontra Kilcogan il più famoso centro di pesca e diffusione delle ostriche del Connemara. E qui una sosta da Morans è obbligatoria. Il locale è un’istituzione nazionale ormai da generazioni. Frequentatissimo dagli irlandesi è anche una meta ambita da importanti star di Hollywood da Roger Moore a Pierce Brosnan o Woody Allen.

La Wild Atlantic Way prosegue lungo una serie di piccoli splendidi villaggi, regalando scorci di ineguagliabile bellezza fino a Doolin. E’ un villaggio di pescatori proprio ai piedi di una delle più famose attrazioni d’Irlanda, le maestose Cliffs of Mòher: 8 km di scogliera a precipizio sull’Oceano, rocce alte fino a 214 metri battute dal vento e dall’Atlantico.

Alla fine di questo itinerario uno dei panorami più belli ed emozionanti del mondo. E’ possibile costeggiare lo strapiombo passeggiando a piedi su un sentiero che da Doolin conduce fino alla punta estrema della scogliera, fermandosi di tanto in tanto ad osservare angoli spettacolari di questo capolavoro della natura. Un ampio e selvaggio spazio aperto che consente all'oceano Atlantico di crescere all'infinito senza arrestarsi mai.

Annapia Chico

Tags: irlanda
di Annapia ChicoRegista, filmaker, giornalista Rai.