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Ungheria: il lago Balaton è il luogo della festa ma le due sponde alternano giovani e discoteche a borghi e turismo termale

Il lago più grande d'Europa. Placido e profondo, in media, solo 3 metri e affollatissimo in estate.

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È una lunga lingua di acqua dolce che si spinge per 78 chilometri tagliando longitudinalmente i campi di grano della pianura Pannonica; i budapestini lo chiamano il Mare Ungherese ma altro non è che un grande lago: il Balaton.
E' un po' il Mediterraneo spiegato ai mitteleuropei. Si trova a sud-ovest di Budapest e con i suoi 600 chilometri quadrati tutti in lunghezza è lo specchio d'acqua dolce più grande d'Europa. Placido e profondo in media solo 3 metri, con i suoi 26 gradi estivi sembra davvero annunciare le calde acque dell'Adriatico che si aprono un po' più a ovest. È diventato famoso come meta turistica negli anni Venti del Novecento, sfruttando la costruzione della rete ferroviaria ed è stato soprattutto il luogo in cui, durante la Guerra Fredda, i tedeschi dell'est e dell'ovest facevano le prove tecniche di riunificazione all'ombra (o meglio, al sole) del più morbido socialismo ungherese.


Dopo la fine del regime, l'attrazione turistica del Balaton è un po' scemata, a tutto vantaggio delle rampanti località della costa croata. Negli ultimi anni, invece, si è avvertita una nuova inversione di tendenza. Le due sponde, che nel punto più largo distano solo 15 chilometri, sembrano davvero due mondi diversi.

Quella meridionale è un susseguirsi di alberghi a casermone e campeggi, ha pochi richiami storici e artistici, spiagge sabbiose e un numero spropositato di chioschi e discoteche: ovvio che sia prediletta dai giovani, che l'assaltano senza pretese culturali e con la sola intenzione di divertirsi.

Quella settentrionale è invece più elegante, puntellata di borghi esteticamente graziosi  anche dal punto di vista architettonico e, forse anche grazie alle acque termali che curano i disturbi di stomaco e i problemi cardiologici, contano una clientela più matura. Solleone e arte non devono necessariamente escludersi a vicenda e, date le brevi distanze che intercorrono tra una sponda e l'altra, è possibile godere tutte e due le cose.

 

 


Una puntatina è d'obbligo a Siofok, sulla costa meridionale del Balaton, dove l'imperativo della vacanza si riduce a poche azioni: dormire, mangiare, bere e sonnecchiare in spiaggia. Affollata, rumorosa e vivace. L'odore di aglio e di fritto proveniente dai chioschi di langos, una sorta di frittella grande come una pizza farcita di formaggio, aglio o panna acida (ma la fantasia ha moltiplicato le versioni all'infinito), rafforza l'atmosfera da festa paesana, mentre il corposo vino ungherese scorre a fiumi nei pub all'aperto. In tutti gli stabilimenti è necessario pagare un biglietto d'ingresso. Il più grande, Nagy Strand, si trova a est della linea mediana rappresentata dal Sio Canal, il canale di drenaggio del lago e la sera è sede di concerti gratuiti durante i quali si balla sulla sabbia fino a notte fonda. A ovest del canale, lungo la meno sviluppata Costa d'argento, ci sono spiagge più riservate e (si fa per dire) tranquille. Se siete stanchi di oziare potete fare movimento facendo equitazione in uno dei tanti maneggi della zona o noleggiando barche a remi o a vela.

 

 


Altre atmosfere sulla sponda nord. Balatonfüred ha tutta l'aria di una elegante località di villeggiatura termale eletta tra il Settecento e l'Ottocento come buen retiro di aristocratici, politici e scrittori. Il suo ospedale cardiologico ha attirato nel tempo personaggi famosi, accorsi qui per le cure. Negli anni Venti del Novecento ci arrivò anche il poeta bengalese e premio Nobel per la letteratura Rabindranath Tagore, che piantò un albero di limetta nel parco per ringraziare della sua guarigione. C'è un bel centro storico e un signorile lungolago. Non mancano le spiagge ma il clima è molto rilassato. Consigliata una puntata a Veszprem, una cittadina collinare sede di un castello e di palazzi e chiese di architettura barocca.


Dall'Italia del Nord si può azzardare il viaggio in auto: da Trieste al Balaton in 5 ore via Lubiana e Maribor. In aereo, Wizzair collega Budapest con Milano Malpensa, Forlì, Roma Fiumicino, Bari, Napoli e Catania a partire da 48 euro. In treno da Budapest a Balatonfüred ci vogliono 2 ore e mezzo, il bliglietto costa 10 euro.

Stefano Caliciuri

di Stefano CaliciuriGiornalista