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Muscat, la perla del Golfo: mare, cultura e tradizione in Oman

Paese arabo, oggi, sicuro e turisticamente promettente.

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muscat-omanLa capitale dell’Oman è un gioiello del Golfo che affascina con le sue casette basse bianche o color sabbia, il canto del muezzin che chiama alla preghiera centinaia di musulmani cinque volte al giorno, i tramonti in riva al mare spettacolari, l’odore dei mashaquiq, gli spiedini di carne o pesce cucinati vicino alla spiaggia, il canto degli uccelli e il sorriso degli autoctoni, che accolgono il visitatore sempre con rispetto e immensa gentilezza.
Per chi ha la fortuna di fermarsi in città per qualche giorno sono molte le attrattive che offre Muscat.
Per dormire ci sono hotel 3, 4 o 5 stelle localizzati in tutta la città, a seconda dell’esigenza di ciascuno, la vicinanza o meno dal mare e la presenza di una piscina che può fare la differenza sul prezzo. Non tutti gli alberghi sul mare hanno l’accesso privato alla spiaggia quindi non dimenticatevi che ci si trova in un paese arabo. Per fare il bagno o prendere il sole in una spiaggia pubblica è bene indossare un abbigliamento idoneo che non turbi la “sensibilità” dei locali.
Per i ristoranti c’è l’imbarazzo della scelta: nella zona di Shatti Qurum ci sono ristoranti turchi, egiziani, omaniti e altri che offrono pietanze internazionali. Alcuni hanno vista mare e, sempre a Shatti, si può fumare il narghilè in alcuni locali e passare il dopo cena nel ventaglio di pub con licenza per gli alcolici che hanno musica dal vivo e sala da ballo. Ad Al Khuwair ci sono altrettanti ristoranti arabi, indiani e cinesi. Gli hotel offrono cucina internazinale e locale allo stesso tempo. A 30 minuti da queste zone ‘centrali’ c’è il ‘the Wave’, amato dagli espatriati che vivono a Muscat e che spesso decidono di affittare o comprare casa in questa zona. Un nuovo centro commerciale con negozi, un supermercato, bar e ristoranti danno alla località le sembianze di un piccolo paese.

 

Per gli appassionati di Golf ci sono campi disseminati per la città, così come maneggi per chi non riesce a smettere di fare equitazione nemmeno in vacanza. Uno sport che sta prendendo piede in Oman è il kitesurfing, molto gettonato nell’isola di Masirah ma anche su alcune spiagge della capitale, come al Hail ed al Azeibah.

 

Oman palazzo Sultano

 

Il momento più bello della giornata, quello del tramonto, è particolare perchè decine di omaniti e turisti si riversano sulle spiagge per giocare a calcio. Smettono solo col calare del buio. Se si vuole partecipare basta farsi avanti e chiedere ai giocatori, sono quasi sempre molto amichevoli e gentili e accettano molto volentieri nuovi calciatori nella squadra.
Come ogni città, anche Muscat offre musei localizzati nella città vecchia, Mutrah: Bait al Zubeir e Bait al Baranda, che illustrano la storia del paese, le tradizioni e gli usi locali. Sempre nella stessa zona, si può visitare il mercato del pesce, aperto tutte le mattine molto presto e il souq, dove poter acquistare qualche ricordo da portare a casa, come il khanjar, il pugnale omanita che fa parte della divisa ufficiale e viene fissato alla cinta, oppure il simbolo dell’incensiera e l’incenso pregiato di Salalah, dove si trova la Botzwalia Sacra, la pianta da cui viene estratto per l’appunto l’incenso.

Molto carina anche la divisa dell’omanita, chiamata Disdasha col cappello tradizionale, la qumma o il turbante. Le donne indossano invece un’abbaya, una tunica di solito nera, arricchita con intarsi colorati, che, nella maggior parte dei casi, copre tutto il corpo lasciando scoperti solo il viso e le mani.
Di fronte al souq di Mutrah c’è una lunga passeggiata lungo mare, che si può anche percorrere affittando gratuitamente delle biciclette messe a disposizione del pubblico.
Una visita d’obbligo è riservata alla Grande Moschea, la Sultan Qaboos, che è stata voluta e regalata dal sultano del paese, sua maestà Qaboos bin Said, che ha creato un capolavoro di eleganza, raffinatezza ed architettura assolutamente unico nel suo genere. All’ingresso un immenso giardino lascia senza parole il visitatore, così come le sale della preghiera, diverse per uomini e donne. Lampadari incredibili illuminano le stanze e porte di legno pregiato danno un tocco in più all’imponente costruzione.

 

 


Prima di lasciare la moschea ricordarsi di visitare anche la biblioteca, dove è possibile consultare libri sul paese, la sua storia, il deserto del Wahiba, del Rub al Khali, le tradizioni, gli abiti locali e libri per bambini al piano sottostante. Dal punto di vista culturale ci sono eventi che vanno da ottobre ad aprile, quando non c’è ancora un caldo soffocante, che rende impossibile stare all’aperto.

Per esempio lo scorso 25 marzo si è conclusa la nona edizione del Festival Internazionale del Cinema di Muscat.

Una mostra cinematografica che ha visto come ospiti star internazionali del mondo arabo. Sono stati molti i film proiettati in diverse sale con particolare attenzione a quelli omaniti, del Medio Oriente e del Nord Africa. Non sono mancati i cortometraggi ed i documentari.

Ad arricchire le giornate del Festival anche seminari e workshop interattivi, dove registi, scrittori, critici ed ospiti hanno patecipato dando il proprio contributo.
Per gli amanti del teatro c’è la Royal Opera House, voluta e inaugurata sempre dal sultano Qaboos bin Said qualche anno fa, con l’intento di portare la cultura in Oman sotto forma di Opera, balletti, musical, concerti musicali e altro.

Se si vuole vedere uno spettacolo ricordarsi di mettere un abito elegante in valigia.

Valentina Della Rocca

Tags: muscat, oman
di Valentina Della RoccaEgittologa ed Arabista