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Balaton-Ungheria: turismo nel lago più grande d’Europa

Vino, zone termali, discoteche, cultura e sede del primo istituto superiore per l’agricoltura.

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Il lago Balaton, il mare ungherese è la più grande distesa d’acqua dolce d’Europa e sulle sue sponde si affacciano crateri spenti, monti basaltici e dolci pendii.
Il territorio del lago, formato dalle forze dei vulcani, è costellato da meravigliosi vigneti che danno luogo a una produzione vinicola eccellente, una delle più importanti di tutta l’Ungheria.
Intorno al lago, piccoli villaggi rurali si alternano a città ricche di sontuosi palazzi che ricordano i fasti dell’impero austroungarico.
Zona termale dai tempi dell’impero romano, è una meta privilegiata sia per viaggiatori alla ricerca di un ambiente ricco di bellezze naturali,
sia per gli appassionati di sport all’aria aperta e per i curiosi, amanti della storia e delle tradizioni.
Il lago Balaton occupa una superficie di 596 km quadrati ed è senza dubbio il maggior lago d’acqua dolce d’Europa. Non è un caso che venga definito il mare magiaro. È lungo 77 km e largo mediamente 8 km,
mentre la profondità massima raggiunge i 13 metri.
Intorno 195 km di costa, colline e antichi vulcani ne fanno un luogo di grande fascino per viaggiatori di ogni tipo e ogni tempo.

La stazione balneare di Balatonfüred, è il centro più importante della sponda settentrionale del lago.
Famoso luogo di cura e relax già dai tempi dell’impero, la città ha conservato un fascino e un’eleganza molto ottocenteschi, visibili soprattutto nelle eleganti ville residenziali del centro storico.
È conosciuta soprattutto per la sua acqua, definita miracolosa, che si può bere nella fontana di piazza Gyogy, affacciata sul lago.
La statua del poeta indiano Tagore, posta davanti al tiglio, che egli stesso piantò per festeggiare la sua guarigione, domina i curatissimi giardini che costeggiano il lungolago.
Nei profumati viali si susseguono altre numerose statue dedicate ai personaggi illustri, ungheresi e stranieri, che hanno soggiornato qui, tra i quali, anche il nostro Salvatore Quasimodo.

Dal porto di Balatonfüred, nel 1846, partì il primo battello a vapore del Balaton. Oggi, ogni 30 minuti, partono i traghetti per la bella penisola di Tihany, che si protende tagliando quasi a metà il lago.
La traversata è breve e permette di apprezzare appieno il panorama circostante. Il promontorio di origine vulcanica, abitato da più di mille anni, è stato la prima zona posta a tutela paesaggistica in Ungheria. 


A Tihany, al termine di una piacevole passeggiata che sale verso il centro, si viene accolti da uno dei simboli del Balaton: la settecentesca chiesa barocca a due campanili, maggiore attrattiva storico-artistica del luogo.
Di grande pregio storico, sotto la chiesa, è la cripta di un’Abbazia benedettina, fondata nel 1055 e ancora perfettamente conservata.
L’edificio sorge nell’antico e delizioso villaggio di pescatori, sagomato dal profilo delle tipiche abitazioni del XVIII secolo, alcune delle quali trasformate in negozi di artigianato magiaro.

La riva settentrionale del Lago Balaton è costellata di colline e sovrastata dal Monte Badacsony.
Questa zona è rinomata per i suoi numerosi vigneti e per gli ottimi vini, soprattutto bianchi, che vi si producono.
L’uva sulle rive del Balaton è ospite di vecchia data e il vino del Badacsony è una vera e propria leggenda: la terra che contiene resti di pietra vulcanica, il clima protetto e i raggi rispecchiati dell’acqua del lago che raddoppiano il potere riscaldante del sole, sono le ragioni dell’eccellente qualità di questo prodotto.

 

 

Il monte Badacsony, che si trova all’interno dei 56.000 ettari del Parco nazionale del Balaton, costituito nel 1997, è circondato da 14 alture di basalto allineate una dietro l’altra.
Nelle pareti laterali dei monti le colate di lava, raffreddandosi, solidificarono e si spaccarono formando delle colonne di pietra alte fino a 50-70 metri.
In particolare il vulcano basaltico Hegyestû, Ago acuto, è famoso per le sue colonne pentagonali ed esagonali alte 20 mt. che assomigliano alle canne di un organo ed è una delle più importanti attrazioni della zona.

Il territorio vulcanico intorno al lago ha favorito da sempre lo sviluppo dell’agricoltura. Per questo è facile imbattersi da queste parti in mercati di contadini che vendono i loro prodotti.
Il più famoso è quello di Kaptalantòti, la domenica mattina, una vera e propria “istituzione”.

Percorrendo le sponde del lago, è frequente imbattersi in imponenti fortezze medievali storicamente decisive nelle lotte sostenute dagli Ungheresi contro gli invasori.
Szìgliget è un centro di straordinaria atmosfera: su una collina di 242 metri, immerse nel verde, si ergono le rovine del Castello, costruito nel XIII secolo. Da ogni punto si gode un magnifico panorama del lago e dei campi circostanti. Il castello è famoso perché, nonostante i numerosi attacchi, mai nessuno riuscì a conquistarlo.

A poca distanza la graziosa cittadina di Tapolca è circondata da 14 monti conici di basalto, coperti di vigneti, e offre un’attrattiva particolare agli amanti della natura: un sistema tortuoso di 4 km di grotte e un lago sotterraneo che si nasconde sotto le strade della città.
Il labirinto ipogeo di 10 sale e corridoi è stato scolpito nella pietra calcarea dalle acque bollenti del vulcano e, successivamente, ricoperto da acqua carsica e da cristalli.
E’ possibile navigarci con delle piccole imbarcazioni e, attraversandolo, si ha la sensazione di viaggiare sulla barca di Kharon, nel regno delle tenebre della mitologia, mentre si rema attorno al canale misteriosamente illuminato. Per fortuna La sostanziale differenza consiste nel fatto che qui siamo in un "regno" dal quale si torna indietro: basta salire settantaquattro scalini per raggiungere nuovamente la luce del sole. Al centro della cittadina si trova il lago del Mulino (Malom-tó), alimentato dall’acqua della caverna.


Sull’estremo versante nord-occidentale del Balaton, nell’aristocratica città di Keszthèly, si trova il Castello Fèstetics, un complesso architettonico in stile neorococò, al terzo posto in ordine di grandezza e bellezza in Ungheria.
La famiglia Festetics, che fino alla liberazione del 1945 ha avuto in mano le sorti della città e dei dintorni, visse qui sin dall’inizio del ‘700.
Furono i suoi membri a fondare farmacie, ospedali, licei e, nel 1797, il primo istituto superiore per l’agricoltura in Europa.
Nel museo del castello si può ammirare l’esposizione degli interni, costituita dagli arredamenti originali dell'epoca, in cui sono rappresentati modi e stili di vita signorile dei secoli XVIII-XIX.
Oggi, ristrutturato nella sua originale bellezza, ospita il Museo Helikon, con l’omonima biblioteca fondata nel XVIII secolo.
E’ una delle sale più belle, ed anche di maggior prestigio del castello: Ricca di circa centomila volumi, è l'unica biblioteca privata ungherese rimasta intatta nella sua forma originale.
La ricca collezione di reperti datati dal ‘700 fino alla seconda guerra mondiale, coprende le prime copie dell'editoria ungherese, incisioni, capolavori artistici e scientifici nazionali ed esteri.

A pochi chilometri da Keszthely, in una grande vallata su un territorio ricco di sorgenti di zolfo, si trova uno tra i più importanti centri termali e turistici d’Europa: il lago di Heviz.

 

 

Unico al mondo nel suo genere, riceve la propria acqua termale da un geyser alla profondità 36 metri alla temperatura di 38 gradi e si estende su una superficie di 4,7 ettari.
Straordinaria la sua acqua, la cui temperatura, d’estate, si aggira sui 33-34°C, mentre d’inverno non scende mai sotto i 26°C.
Il lago gode di un continuo, rapido e integrale ricambio idrico e, dal momento che l’acqua calda affiora in superficie e vi si distribuisce radialmente, ogni punto del lago gode della stessa temperatura.
La portata d’acqua del lago è tale che l’intera quantità si ricambia nel giro di 28-40 ore.
Pregevole per le sostanze curative contenute è anche il fango leggermente radioattivo presente sul fondo.

Sulla riva occidentale del lago Balaton si estende l’area protetta del Piccolo Balaton, o Kis Balaton, un’area acquitrinosa dove vivono quasi 400 specie diverse di uccelli e tipici pesci di lago.
Un luogo privilegiato per l’osservazione di questo straordinario mondo faunistico e paradiso dei pescatori, è l'isola di Kànyavàr: è raggiungibile tramite una passerella di legno ed è consentito pescare qui solo se si è autorizzati. Reperti archeologici riscontrati sul posto riconducono l’esercizio della pesca già a 7.000 anni fa.

Nel punto più a sud del Kis Balaton, merita una visita l’importante riserva di bufali di Kàpòlna pùszta.
I bufali abitano da molti secoli nel bacino dei Carpazi e sono tra le specie animali ungheresi più antiche. A causa della loro quasi completa estinzione, negli anni novanta si diede inizio al primo programma di protezione dei bufali dell'Ungheria: in meno di 20 anni il numero di esemplari è passato da 16 a più di 200.
Grazie alla riserva, per il viaggiatore oggi è possibile non solo avvicinarsi alla storia dell'Ungheria più tradizionale e autentica, ma anche immergersi, come meglio non si potrebbe, nella semplice ed ospitale quotidianità della gente magiara.

 

Annapio Chico

di Annapia ChicoRegista, filmaker, giornalista Rai.