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Bristol: la sesta città più popolosa dell'Inghilterra

Dall'architettura georgiana ai graffiti di Banksy, città dei "graffitari".

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Vivace. Dinamica. Versatile. Bristol, la vecchia città di porto, affacciata sul fiume Avon, oggi incarna perfettamente l’arte del pop-up, ovvero la capacità di accogliere ciò che spunta all’improvviso, di cambiare volto e di inventarsi sempre una nuova vita. Sarebbe un peccato perdersi il suo momento magico.

 

 

L’Harbourside è la zona della città che per prima ha subito una radicale trasformazione: gli antichi docks, screpolati dal sale, sono stati concepiti e ricostruiti come un moderno centro culturale sull’acqua, con locali alla moda e musei, bar e gallerie d’arte.
Come l’Arnolfini Art Gallery, un ex deposito di té sul fronte del porto, che oggi è uno spazio gratuito dedicato all’arte contemporanea: una libreria specializzata, ampie sale per esposizioni, mostre, workshop e istallazioni, ma anche un informale bar caffetteria, affacciato sulla banchina, dove rilassarsi prima di proseguire alla scoperta della città.

Di fronte ad Arnolfini, sull’altra sponda dello storico Harbourside, c’è il museo della città: un vecchio capannone, originariamente chiamato M Shed , è stato trasformato in un moderno edificio, sede del museo che racconta la storia di Bristol.

E’ un museo interattivo e in continuo divenire, costruito grazie ai ricordi e alle testimonianze di coloro che hanno vissuto in quell’area e che hanno fatto la città: storie del passato che accendono discussioni sul futuro, garantendo la vita stessa del museo. Gratuito, naturalmente.

Tutta la città vecchia è riflessa sul fiume e sui suoi canali e solo osservandola da qui si apprezza il suo fascino.

Salire su un battello è il modo migliore per esplorare questa parte della città vecchia affacciata sull’Avon: sul lungofiume, il Welsh back, sfilano una serie di fabbricati, un tempo utilizzati per le attività portuali, oggi riconvertiti in case private.

Il Museo della Scienza, @bristol, è un centro scientifico interattivo dove spendere una giornata con tutta la famiglia.

At-Bristol coinvolge persone di ogni età in un viaggio incredibile attraverso i meccanismi del mondo che ci circonda: sotto il Planetarium, nella futuristica Millennium Square è possibile fare un viaggio nello spazio, essere catapultati nel mondo dell’animazione e rimanere folgorati da corpi ghiacciati e raggi cosmici oppure essere completamente immersi in una gigantesca bolla; si può creare il proprio show televisivo o scoprire i vasi sanguigni del proprio corpo mentre si svolge un’attività sportiva: un’esperienza davvero sbalorditiva!

Ma la vera anima di questa città che non si ferma si scopre dopo il tramonto: nei numerosi locali notturni, nei clubs e nei pub, anch’essi vecchi edifici riconvertiti, si riconosce l’atmosfera delle nuove tendenze che hanno rivoluzionato il panorama musicale dagli anni 90 in poi.

Se si guarda attentamente tra le houseboats attraccate ai moli si possono fare anche delle scoperte sorprendenti..
Sulla chiglia del Thekla, una vecchia imbarcazione oggi divenuta uno dei più popolari locali notturni di Bristol, spunta una delle opere del più importante street artist mondiale: Il misterioso Bansky è nato a Bristol e proprio qui ha iniziato la sua attività.
Infatti, come nella musica anche nell’arte Bristol è una città all’avanguardia.

La street art si diffonde a Bristol già nel 1993 per responsabilità di 3d, dei Massive Attack, Nick Walker e Inkie, che hanno incoraggiato altri a prendere una bomboletta di vernice spray per scoprire ed esplorare le possibilità di questa forma d’arte e formare una seconda generazione di street artist tra cui il giovane Banksy.

Racconta Rob, guida del sito Wherethewall, che accompagna i curiosi alla scoperta di vecchi e nuovi murales che appaiono e scompaiono nei quartieri della città.
Nell’agosto del 2011, grazie al supporto del Comune di Bristol, con il progetto See No Evil, tutti gli artisti di strada del mondo sono stati invitati a imbrattare creativamente dozzine di palazzi, ponti, strade: 72 artisti, 6 mega gru, 26 impalcature, 325 litri di emulsione, 13.400 lattine di vernice e migliaia di visitatori hanno contribuito a trasformare così un indefinita serie di edifici tetri e grigi, nella più grande mostra d’ arte a cielo aperto d’Europa. E ogni anno da allora, ad agosto si danno appuntamento proprio qui i più grandi nomi dell’arte del graffito del mondo
Le strade dove esistono i graffiti sono state liberate dalla criminalità Molti edifici e grattacieli sono stati valorizzati dai graffiti e queste strade sono diventate una delle mete più importanti di chi visita Bristol, i turisti che fanno foto ai muri o ai grattacieli con i murales hanno convinto gli investitori a ricostruire gli edifici e riqualificare le strade: si può dire che la street art ha creato una rinnovata urbanizzazione.

In una giornata piovosa e tipicamente inglese, è un must infilarsi nel Museo della Scienza, sulla futuristica Millennium Square.
E’ un viaggio incredibile attraverso i meccanismi del mondo che ci circonda: è possibile fare un viaggio nel corpo umano, entrare nei meccanismi scientifici che regolano le nostre attività quotidiane; si può essere catapultati nel mondo dell’animazione per far vivere i personaggi preferiti o creare il proprio show televisivo, in uno studio vero con telecamere luci e monitor: un’esperienza sbalorditiva per grandi e piccoli!

Le quattro tavole di ottone su cui i mercanti conducevano le loro trattative testimoniano l'importanza di Corn street per il commercio della città. Qui sorge il famoso St Nicholas Market che vale una sosta gustosa e profumata. Chi capita a qui può assolutamente trascurare tutte le cianfrusaglie in vendita e dedicarsi al cibo: per soli 2 pounds si possono gustare genuine specialità locali o piatti dal sapore esotico, risultato dell’immigrazione, tipica delle città di porto.

Per uscire dall’atmosfera frenetica di Bristol e respirare la “reale Inghilterra”, dalla trafficata stazione di Temple Meads, con solo 10 minuti di treno, si raggiunge la graziosa cittadina di Bath, un magnifico esempio intatto di raffinata architettura georgiana.

 



Una piccola città raccolta tra le colline, una città gentile, dove la gente viene a riposare e a rilassarsi.

Si viene a Bath per immergersi nell’acqua termale. Primi fra tutti i romani, ma poi nel periodo georgiano, la famiglia reale, l’aristocrazia, i nobili del paese, tutti sono venuti a Bath, in questi meravigliosi edifici costruiti per accoglierli.

Il Royal Crescent è un importante complesso residenziale, composto da 30 aristocratiche abitazioni a schiera disposte a mezzaluna, in inglese: crescent, appunto.
È il più importante esempio di architettura georgiana che si può incontrare nel Regno Unito ed è possibile visitare l’interno del N.1, che ricostruisce perfettamente gli usi, i costumi, le abitudini e le bizzarrie della vita quotidiana della ricca aristocrazia 800centesca.
Ma non si può andare via da Bath senza visitare l’imponente cattedrale e salire i 219 gradini che conducono sull’altissima terrazza. Da qui è possibile ammirare la preziosa cittàdina, i suoi dintorni e godersi uno spettacolare, romantico e aristocratico tramonto sulla old England.

Annapia Chico

di Annapia ChicoRegista, filmaker, giornalista Rai.