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Il quartiere “nero” e jazz di New York

Harlem, il cuore afro-americano di New York, con la sua anima jazz, i cori gospel e il soul food che esalta la tradizione locale.

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manhattan harlem“E' la visione di una grande metropoli, palpitante di vita incessante,
che batte al ritmo di un cuore immenso,
capace di farsi intendere ai quattro angoli del mondo.
Una delle visioni più impressionanti ed evocatrici che sia dato di vivere.” (Theodore Dreiser)

New York, la città per eccellenza che ha visto e vede il passaggio di tantissime persone ogni giorno, celebrità e non solo, affascina tutti senza distinzione e, magnetica, attira o respinge senza lasciare, mai, indifferenti.
L’isola di Manhattan, è il quartiere più conosciuto e visitato di New York.
Se è la prima volta in città è comprensibile voler visitare le attrazioni più conosciute e passare più tempo possibile intorno alla zona di Times Square, Central Park, 5th avenue e Union Square.


Ma c’è una zona sempre a Manhattan, nell’upper side, uscendo alla W125th street per intenderci, che regala esperienze meravigliose. Harlem è una tappa assolutamente consigliata. È rinomata in tutto il mondo solo dagli anni ’20 con l’esplosione letteraria ed artistica della popolazione nera della zona: un periodo chiamato Rinascimento di Harlem. Harlem: il centro per eccellenza degli Afro-Americani.

 

harlem

 

Ma quali sono le attrazioni maggiori?
Per i golosi il posto più rinomato e caratteristico della zona, Sylvia’s, un ristorante fondato nel 1962 da una donna approdata a New York dal South Carolina. Qui il must è ordinare un’ omelette al formaggio, bacon e accompagnare il tutto con un purè di patate della casa. Da tenere in considerazione il ristorante anche per il pranzo, con il tipico soul food, “ il cibo dell’anima”, ossia la cucina afro-americana con le rinomate costolette alla brace, il pollo fritto e le collard greens, ossia le verdure miste e i macaroni and cheese. Il tutto molto apprezzato specialmente nei mesi invernali. La limonata è la bevanda del posto e tra gli ospiti anche Bill Clinton, Nelson Mandela e Magic Johnson.
Un’esperienza unica è assistere ad una messa gospel. Considerare un paio d’ore in totale. Si tratta di Cori gospel, che sono parte integrante della funzione liturgica, di solito la domenica mattina verso le 11 oppure il mercoledì sera. Per i più curiosi e appassionati si può anche assistere alle prove del Coro. Queste le Chiese: Bethel Gospel Assambly, Antioch Church, Abyssinian Baptist Church e Canaan Baptist Church.

 

Apollo Theater

 

L’Apollo Theater è famoso in tutto il mondo per la musica afro-americana che regalano i suoi spettacoli. Tra i nomi famosi che hanno fatto di questo palcoscenico esibizioni storiche si ricordano James Brown, Lauryn Hill, Michael Jackson, Aretha Franklin ed Ella Fitzgerald.
In questo teatro ci sono anche gare di musica, che hanno costituito l’inizio di carriere illustri per molte star. Harlem è famosa per la musica jazz, che risuona nelle strade e nei tanti locali. Passeggiare sulla 125th strada è molto caratteristico, essendo ricca di locali e negozi. Così come un’altra strada, la Lenox Avenue, che dà uno spaccato della zona da nord a sud.
Imponente la cattedrale neogotica più grande al mondo, St. John the Divine.
Tra i musei, oltre al The Cloisters, c’è la presenza di mostre temporanee che lanciano anche artisti afro-americani non molto noti. Per gli appassionati di musica jazz da segnalare il National Jazz Museum, che ospita performance e dibattiti con artisti e critici del genere. Presso il centro visitatori si possono inoltre ascoltare delle registrazioni di jazz molto “raro”.

 

 


Singolare la tappa alla moschea Masjid Malcolm Shabazz, che si chiama così in onore di Malcolm X. Si vede in lontananza la sua cupola verde e il suo mercato, stile del souq (mercato arabo), dove si possono trovare tessuti, gioielli, abiti e altri prodotti.
Per coloro che intendono rilassarsi per qualche ora e amano il verde, allora ci si può fermare al Fort Tryon Park o al Riverside Park, entrambi affacciano sul fiume Hudson.
Una volta Harlem era a rischio per le sue zone poco sicure, ma oggi la situazione è decisamente cambiata.
 

Valentina Della Rocca

Tags: new york, jazz
di Valentina Della RoccaEgittologa ed Arabista