Singapore è sicuramente una città futuristica e moderna, ma anche molto ordinata e sorprendentemente pulita, nonostante sia caotica e cosmopolita. Una meta sempre più gettonata, anche se spesso solo di passaggio, per viaggi di lavoro, dall’Asia e dall’Europa. Singapore lascia il segno a chiunque faccia una sosta in città.
In Asia non ci si aspetta davvero di trovare un perfetto mix di architettura e stile di vita occidentale. Il suo fascino conquista tutti, dai piccoli ai grandi, senza distinzione. Molto sofisticata e piena di attrazioni interessanti.

Si consiglia vivamente di girare la città a piedi, usando i tecnologici mezzi pubblici, per limitare l’inquinamento prodotto dalle auto.

La zona più celebre di Singapore è Marina Bay, ricca di edifici “stratosferici” e attrazioni turistiche, come il Marina Bay Sands: un complesso imponente che ospita al suo interno un albergo di lusso e un casinò molto ampio, infatti è uno dei più grandi al mondo. All’interno è possibile passarci delle ore, anche facendo shopping al centro commerciale, pattinando nella pista di pattinaggio oppure visitando i suoi musei, dove spicca l’ArtScience Museum con la sua forma molto particolare a fior di loto. Da non perdere il Wonder Full, lo spettacolo di giochi d’ acqua, luci e musica, che ogni sera è possibile ammirare.
Sempre a Marina Bay c’è il Merlion, la statua che rappresenta la figura mitologica con testa di leone e corpo da sirena: il simbolo per eccellenza di Singapore.
Il Singapore Flyer è la ruota panoramica, la seconda più alta del mondo, da cui poter godere una vista davvero unica della città ultra moderna.
Infine, prima di spostarsi in altre zone, è possibile ammirare l’Helix Bridge, il ponte a forma di elica, che di notte è illuminato artificialmente, regalando uno spettacolo unico ai visitatori.

L’attrazione più bella di Singapore è un giardino vastissimo, di circa100 ettari, con i suoi giardini verticali che sembrano alberi: “Il Supertree Grove”. I giardini forse sono più suggestivi di notte, quando si illuminano di mille colori e luci. Se avete il pollice verde visitate anche la Cloud Forest e il Flower Dome, che hanno al loro interno fiori esotici, cascate, tanta vegetazione e piante originarie da tutto il mondo. Singapore è una città pulita e super organizzata, i parchi verdi non mancano, c’è anche il Fort Canning Park ricco di cultura, tra cui uno scavo archeologico, ma anche un giardino delle spezie e un faro; il National Orchid Garden con più di 3.000 orchidee di diversa provenienza e colore ed i Botanic Gardens, con i laghetti abitati da cigni stupendi, viali alberati , foreste pluviali e percorsi per atleti e corridori in perfetta manutenzione.

 

 

Orchard Road è la via principale e più celebre per lo shopping, qui sono presenti molti centri commerciali, circa 20, uno dietro l’altro, mentre a Bugis Street c’è un mercato coperto, con mille bancarelle per tutte le tasche.

La sera c’è Clarke Quay, una zona ricca di locali, tra cui ristoranti che servono piatti tipici e cucina internazionale. Da qui è bello vedere le luci di Singapore riflettersi nel fiume.
Molti visitatori apprezzano le aree etniche, ce ne sono tre: Little India, immersa nei colori e profumi dell’India, col tempio Sri Veeramakaliamman e la casa di Tan Teng Niah; Chiantown con il tempio di Sri Mariamman e quello del Buddha Tooth Relic e Kampong Glam: la parte malese della città bellissima con la sua street art, le casette di mille colori e le bancarelle di tessuti e di prodotti culinari. Da vedere la Sultan Mosque.

Il CBD è il distretto principale del business, il cuore finanziario e commerciale di questa città asiatica spettacolare e cosmopolita dove sono presenti moschee, chiese, come quella di St. Andrew’s e templi buddisti e induisti.

A Singapore c’è anche l’acquario più grande del mondo, il Marina Park Life che ospita 100.000 animali marini con oltre 800 specie diverse. La vasca è 36 metri di larghezza per 8 metri di altezza. Tra gli animali “celebrità” dell’acquario ci sono le mante, e l’unico esemplare al mondo di Oceanic Manta Ray gigante in cattività.

 

Valentina Della Rocca