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Puglia: i laghi di Lesina e Varano circondati dalla natura del Gargano

Pesca, natura incontaminata, cicloturismo e buon cibo

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Puglia Laghi Lesina e VaranoSpiagge dove la presenza umana è rara, due specchi d’acqua che ad ogni ora della giornata offrono colori e riflessi sempre cangianti , monti che superano i mille metri attraversati da trekking solitari all’ombra delle faggete e praterie in ambiente naturalistico.
Il Gargano nella provincia di Foggia offre diversi spunti per un turismo molto variegato, che potremmo riassumere come una sorta di insieme di molteplici esperienze da vivere in un unico viaggio.
Il vero valore aggiunto rispetto ad ogni altra località marinara della penisola è offerto dalla presenza delle Lagune costiere di Lesina e Varano. Sebbene siano separate da un promontorio che le distanzia poche migliaia di metri, passando da una all’altra si percepisce un cambiamento radicale sia dal punto di vista ambientale: per la conformazione dei bacini, la vegetazione circostante e per le caratteristiche dei paesi che vi si affacciano, sia per la vocazione turistica e l’accoglienza. In passato questi laghi costieri erano dei golfi usati anche dai Romani come approdi, in seguito all’accumularsi dei detriti trascinati in mare dai numerosi fiumi abruzzesi e trasportati dalle correnti marine, le due insenature si sono trasformate in lagune chiuse da un tombolo di sabbia ricoperto di macchia mediterranea e comunicanti con il mare per mezzo di due canali.


Il Borgo di lesina si affaccia sull’omonimo specchio d’acqua è il principale bacino per la pesca delle Anguille, che giungono qui dopo un pellegrinaggio di 7000 chilometri attraverso l’oceano Atlantico, per dare alla luce i piccoli in queste acque salmastre poco profonde e ricche di cibo. Nel piccolo centro “visite turistiche” comunale si può capire come era la vita dei Lesinesi fino alla prima metà del 1900 attraverso le foto storiche e le ricostruzioni di oggetti di uso quotidiano, non meno importante le vasche del piccolo acquario danno la possibilità di conoscere le creature che abitano queste acque, dalle Anguille alle carpe, i cefali, le orate che ancora oggi sorreggono l’economia del piccolo borgo, un tempo autosufficiente grazie anche al bosco isola, un vero bazar di erbe spontanee, bacche e tuberi. Gli anziani ancora vi si recano in autunno per prelevare i baccelli di mirto e distillare la Mortella, un liquore simile al Mirto Sardo e tipico di queste zone.
La lunga lingua di sabbia disabitata che separa la laguna dal mare turchese è costituita da 22 chilometri di pace, coperti dal verde della macchia dove gli unici suoni che si possono udire sono quelli delle onde e dei gabbiani, per chi soffre la solitudine invece, è consigliabile soggiornare a Marina di Lesina all’estremità ovest della duna, dove le spiagge sono attrezzate, con alle spalle un centro residenziale fornito di tutti i servizi. Lungo il canale Acquarotta è offerto un servizio di bar e ristorazione, un area pic nic, e il noleggio di gommoni per visitare le vicine Isole Tremiti.

 

Puglia pesca laghi Gargano

 


Se oggi la pesca non è più la fonte principale di sostentamento la cucina e le specialità culinarie richiamano bongustai in cerca di piatti ricercati, a base di leccornie miste sia di mare che di Laguna, che gli chef locali servono, prendendo spunto anche dalla cultura culinaria dei loro avi. Oltre alla zuppa di Anguilla è degno di nota il granchio in umido o il carpaccio di Cefalo una vera prelibatezza, è consuetudine accompagnare alcuni piatti con la Salicornia meglio conosciuto come asparago di mare. I numerosi B&B sorti tra i vicoli lastricati dal candido marmo locale offrono buoni servizi in strutture moderne e pulite, per gli ospiti sono disponibili biciclette per godere appieno del lungolago , con i suoi chioschetti in stile moderno dove fermarsi per un aperitivo al tramonto ascoltando la musica, oppure sconfinare sui percorsi sterrati lungo le rive, alla ricerca degli uccelli migratori in sosta, e con un po’ di fortuna ammirare i fenicotteri rosa .


Il lago di Varano ha una conformazione leggermente diversa a partire dalla forma ellittica e dalla profondità che può raggiungere i 6 metri, come quello di lesina è alimentato dalle maree ma anche da numerose sorgenti di acqua dolce dalla base dei monti del Gargano.

 

 


Le sponde sono quasi del tutto incontaminate salvo qualche struttura alberghiera sull’istmo che la separa dal mare aperto. Circondata da terreni coltivati e ulivi, la laguna di Varano è un gioiello naturalistico che ben si presta ad un turismo avventuroso e al cicloturismo, sfruttando la bella strada panoramica che compie il periplo del lago fin su a Cagnano Varano, uno dei comuni che confina con le sue acque cristalline. L’attività trainante è sempre stata la pesca come si può notare visitando i Pannoni , le grotticelle che servivano da ricovero per gli attrezzi da pesca, e la mitilicoltura. Le temperature medie elevate degli ultimi decenni hanno costretto i pescatori a trasferire gli allevamenti dalla laguna al mare aperto, con enormi benefici per la qualità. Le cozze di Varano sono considerate tra le migliori del mediterraneo e sono commercializzate in tutta Europa.

 

 

Parallelamente i pescatori più intraprendenti stanno avviando delle iniziative di pesca turismo, per accogliere i turisti a bordo delle loro imbarcazioni e condividere l’esperienza della pesca e offrire ospitalità, così facendo intendono occupare una nicchia di turismo ancora poco sviluppata e in controtendenza, che ben si sposa con la necessità di rilancio del territorio senza stressare l’ecosistema. Il vantaggio è di avere a pochi minuti d’ auto le montagne del massiccio del Gargano che superano i 1000 m.s.l.m., con un clima decisamente più fresco si possono percorrere i sentieri tra boschi di querce e larici, mandrie di mucche, cavalli e asini che pascolano liberamente. A ogni stagione il bosco lascia un dono, in autunno è punteggiato dalle tante varietà di funghi, mentre in primavera si trasforma in passerella per il fiore simbolo della bellezza. L’orchidea, che qui conta oltre 80 specie e vanta numerosi endemismi.

 

 


Una visita alla Grotta di San Mchele nei pressi di Cagnano Varano, offre la possibilità di rivivere le emozioni che provarono i primi pellegrini in viaggio verso la terra Santa, attraverso le numerose incisioni e simboli lasciati sul basolato e sulle pareti. In un atmosfera austera, e nel silenzio rotto solo dallo scandire delle gocce di stillicidio, che della volta calcarea, cadono in una conca naturale di acqua curativa per la vista, non è raro trovare fedeli in fila per bagnarsi le tempie. Vale veramente la pena fermarsi lungo le sponde di queste lagune, perché il meglio della loro essenza lo danno solo a chi ha la voglia di scoprirle, attraverso la vita dei pescatori, delle storie degli anziani e del suono della natura, unica vera voce che qui sovrasta e attenua la frenesia moderna

Stefano Salvatori

di Stefano SalvatoriIstruttore ed operatore subacqueo