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Effetti positivi e negativi del coronavirus in tutto il mondo

L'emergenza sanitaria ha risvegliato l'istinto di sopravvivenza degli stati, mettendo sotto esame il loro comportamento. Il COVID-19 mette in discussione la globalizzazione e le sue vecchie abitudini di vita

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NUOVO SCENARIO INTERNAZIONALE L'emergenza sanitaria ha risvegliato l'istinto intrinseco di sopravvivenza umana per gli stati e ci ha portato a ricordare che la sicurezza globale è nelle mani delle grandi potenze che lottano per il potere economico, portandoci ad una possibile minaccia di corsa alle armi chimiche, biologiche ecc. Fonti dell'intelligence militare assicurano che sebbene l'origine del virus non sia ancora chiaro, esiste una relazione con la lotta tra gli Stati Uniti e la Cina per rivendicare il primato mondiale. D'altra parte, non è banale la coincidenza che esperti geopolitici assicurano che stiamo assistendo all'origine di un nuovo ordine politico internazionale tra Stati Uniti e Cina. Il nuovo scenario invita a riflettere su questioni politiche, economiche o sanitarie, ma in particolare sul fatto che le abitudini e gli stili di vita condotti negli ultimi tempi, specialmente nelle società sviluppate, possano essere migliorati senza fare grandi sacrifici per raggiungere un maggior benessere dell'essere umano e del pianeta. È il covid-19 un campanello d'allarme, di madre natura, per farci riflettere sull'attuale funzionamento del sistema economico, educativo e sanitario, mostrandoci che la strada maestra sia quella di avere una prospettiva più sociale e soprattutto più ambientale?

 

Crisi sanitaria, economica e politica

La pandemia del Coronavirus è una catastrofe sanitaria che ha causato una grande crisi a livello internazionale, non solo economica e sanitaria, ma anche politica. Molti capi di governo hanno fatto prevalere i propri interessi su quelli del popolo adottando una politica, inizialmente, non interventista contro un ingente “scoppio” di coronavirus nei loro paesi, ignorando gli avvertimenti dell'OMS e la caduta dell'Italia come esempio della diffusione del contagio fuori dall'Asia. Si veda il caso di Trump negli Stati Uniti, che aveva inizialmente negato la pericolosità del virus; Bolsonaro che lo aveva definito come influenza comune; in Inghilterra Boris Johnson si approcciava al Covid-19 parlando di selezione naturale della specie; il presidente spagnolo Pedro Sánchez,  non aveva ritenuto rischioso per il Paese autorizzare la manifestazione del 8M quando era già alto il numero di infetti in Spagna; in Francia Macron aveva addirittura permesso lo svolgimento di elezioni comunali e in Messico il suo presidente aveva affermato che il virus attacca solo i ricchi perché i poveri sonno immuni.

 

 

Si può dire che la crisi di Covid-19 ha evidenziato le carenze del sistema democratico in molti paesi mettendo in discussione la capacità di governo dei suoi rappresentanti. Ad esempio in Spagna, la mancanza di trasparenza, una presunta dittatura di informazioni nei media spagnoli, la drammatica situazione di molte famiglie che hanno perso il lavoro, il rifiuto del governo catalano di accettare in alcune delle loro città l'aiuto dell'esercito per orgoglio nazionalista. È ancora, ad aumentare il malcontento degli spagnoli di fronte all'annunciata crisi economica globale, l'inabilità del governo di tagliare i propri salari ed eliminare i vitalizi, seguendo il modello italiano (o almeno quello che ci vorrebbero far credere i politici italiani, perche ancora è tutto da vedere il reale abbassamento dei salari politici). 

D'altra parte, l'ipocrisia a livello internazionale rende questa situazione più paradossale poiché gli effetti dannosi dell'inquinamento ambientale sulla salute mentale e fisica delle persone sono più gravi. Non hanno avuto rilevanza e significato perché sono effetti a lungo termine. Anche se ogni anno i dati forniti dall'OMS indicano che 7 milioni di morti sono direttamente causati dall'inquinamento.

 

 

GLOBALIZZAZIONE E ICT IN TEMPI DEL VIRUS “CORONA”: VANTAGGI E SVANTAGGI

Le ICT sono state originariamente concepite per aiutare le aziende a ottimizzare il loro sistema di produzione e quindi a ridurre i costi finanziari. Nonostante il fenomeno della globalizzazione e delle ICT sia penetrato nella nostra società per diversi decenni, rendendolo un “villaggio globale”, sembra che abbia fatto, timidamente e solo sulla base di un'ideologia capitalista, il cui obiettivo finale è la soddisfazione dei benefici economici ignorando lo sfruttamento dei benefici sociali e ambientali della globalizzazione che potrebbe essere ancora maggiore.

 

 

Commercio internazionale e trasporti: pandemie

È noto che la globalizzazione e le ICT hanno causato un cambiamento sostanziale nel modo in cui le interazioni sociali sono realizzate, grazie ai progressi tecnologici, un aumento del flusso transfrontaliero di persone e merci e l'unificazione di criteri economici, culturali e legali. Il campo della sanità pubblica non è estraneo all'impatto della globalizzazione o alle emergenze sanitarie e alle pandemie. L'aumento del transito delle persone e degli scambi attraverso le frontiere comporta anche una trasmissione accelerata della diffusione delle malattie, come abbiamo visto con la Peste Nera o Bubbonica del 1320. Iniziò in Cina e si espanse in Europa attraverso il commercio tessile.Oggi abbiamo assistito allo stesso imminente effetto espansionistico mondiale di Covid-19, non tanto per il commercio ma per l'interconnessione transnazionale tra individui grazie al trasporto marittimo, aereo e terrestre. In questo senso, la crisi del coronavirus scopre gli svantaggi della globalizzazione, facendo sì che le crisi si diffondano a un ritmo frenetico e in modo incontrollato nel resto del mondo.

 

Progressi tecnologici: distopia orwelliana e divario digitale

Il prezzo da pagare per un mondo globalizzato è molto alto, la perdita di intimità e il diritto alla privacy. Nonostante i progressi tecnologici ci consentano di essere più precisi nelle diverse scienze, molti di loro ci portano a chiederci se esiste in realtà un diritto alla privacy.

 

 

In Spagna, la geolocalizzazione e i droni vengono utilizzati per monitorare la conformità al confinamento, e in Cina i droni dotati di telecamere termiche sono stati utilizzati per prendere la temperatura delle persone dalle loro case. Un ammirevole progresso tecnologico del gigante asiatico allo stesso tempo un controllo orwelliano giustificabile per la situazione in cui viviamo. Questa è la prova che la globalizzazione e le ICT presentano vantaggi ma anche svantaggi.

Per quanto riguarda il sistema accademico, attraverso l'insegnamento online, si è salvato l'anno accademico in corso, ma ha anche messo in luce, il divario digitale esistente tra gli studenti e regioni. Questa disparità di risorse è la scusa perfetta per promuovere le ICT nei progetti di cooperazione allo sviluppo nel prossimo futuro.

 

Progressi nello stato sociale e ambientale

Il confinamento ci ha costretti a reinventare noi stessi e a cambiare le nostre routine, gettando così luce su un nuovo stile di vita possibile e molto più sano grazie al contributo delle ICT a quasi tutti i settori e le sfere della vita, personali e professionali. Le aziende, la cui struttura lo consente, sono state costrette a lavorare per via telematica da casa, le scuole a insegnare attraverso piattaforme di e-learning, la burocrazia è stata elaborata anche dal settore pubblico attraverso internet, e il sistema sanitario, per quanto possibile, ha gestito le sue consultazioni mediche con gli stessi mezzi. Questo ci porta a confermare che la mobilità e l'uso dei trasporti possono essere ridotti contribuendo a un ambiente privo di fumo e contribuendo a conciliare lavoro e vita familiare, migliorando così la qualità della vita dei cittadini.

Sostenere la premessa sollevata dallo scrittore spagnolo Miguel Delibes nel suo libro "Un mondo che agonizza" è desiderare il bene per il pianeta e l'essere umano. "Tutto ciò che serve per preservare l'ambiente è progresso; ciò che significa essenzialmente modificarlo, è tornare indietro” afferma l’autore. Sembra che COVID-19 voglia ricordarci che è possibile un mondo migliore semplicemente cambiando le nostre abitudini senza fare grandi sforzi.

Inoltre, è importante acennare il contributo che l'arte e la cultura stanno facendo alla vita quotidiana delle persone come legame tra la società i per i suoi effetti positivi e palliativi della noia e dello stress che può causare l’isolamento. Tutto questo attraverso la visita virtuale ai musei e le biblioteche che ci rivela il potenziale indiscutibile delle ICT. La musica, la scrittura e l'arte, come afferma il filosofo Yuval Noah Harari nei suoi ragionamenti sarebbero un atto di umanità: "la storia condivisa che la cultura crea e diffonde è proprio ciò che ci rende umani".

 

 

COVID-19 E INQUINAMENTO ATMOSFERICO: REALI NEMICI DI SALUTE

Il virus COVID-19 non è il principale e unico nemico contro la nostra salute. Dietro la crisi c'è una dura realtà, un aumento dell'inquinamento atmosferico che attacca silenziosamente il nostro sistema respiratorio. Gli scienziati da deceni hanno sottolineato il rischio che l'ambiente corre con gli eccessi degli esseri umani in termini di inquinamento atmosferico a causa dell'inquinamento causato da CO2, metano e fumo dalla combustione di trasporto, sistemi di riscaldamento e aria condizionata. 

Secondo un rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel 2018, nove persone su dieci al mondo respirano aria inquinata, causando ogni anno 7 milioni di morti per cause direttamente correlate all'inquinamento, riducendo  l'aspettativa di vita globale in una media di 2,9 anni.

In questo senso, va detto che esiste un legame diretto tra i cambiamenti ambientali che derivano dal riscaldamento globale a causa dell'inquinamento,un 1,5ºC più alto rispetto agli anni fa secondo l'OMS, e delle grandi minacce alla salute fisica e mentale, che causano malattie come insonnia o depressione e altre potenzialmente letali come infarti, ictus, ostruzioni polmonari e infezioni respiratorie, inclusa la polmonite, una delle principali cause di morte per i bambini di età inferiore ai 5 anni.

 

Natura e biodiversità ci proteggono da malattie emergenti

La perdita di biodiversità è anche una conseguenza diretta dell’inquinamento e dell’uso così abusivo e insostenibile delle risorse naturali e della loro ricchezza biológica.La conseguenza indiretta sarebbe la minaccia alla salute dell’umanità.Uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. mostra che i meccanismi che portano al declino delle popolazioni di specie selvatiche consentono anche una maggiore trasmissione di virus animali all'uomo, un processo noto come zoonosi. " Il disastro in cui siamo immersi in questo momento è stato causato da una sfortunata convergenza di molti fattori, incluso questo”,spiega l'autore principale Christine Kreuder Johnson dell'Università di Davis in California (USA).

Per questo motivo, misure come la politica di isolamento pratticata a livello globale sono molto necessarie. Infatti, ciò ha avuto un effetto positivo sull'ambiente a causa dell'enorme riduzione del traffico stradale e dell'attività industriale di circa il 70-80%, che a sua volta ha causato riduzioni significative delle emissioni di CO2 e nell'inquinamento atmosferico. Negli ultimi mesi, secondo il Center for Research on Energy and Clean Air (CREA) si è verificato un calo significativo della produzione di petrolio e acciaio. Nel periodo della crisi, le emissioni di gas serra in Cina sono diminuite di circa il 25% rispetto allo stesso periodo del 2019. Statistiche simili sono state presentate da paesi come Stati Uniti, Italia o Spagna. Ricordiamo che il gigante asiatico è uno dei paesi con i più alti tassi di inquinamento, quasi due terzi delle sue città non soddisfano i livelli di qualità dell'aria richiesti e la maggior parte dei grandi fiumi e laghi cinesi sono contaminati, che a loro volta sono le cause dell'inquinamento del Pacifico.

In questa linea, grazie all'assenza di inquinamento atmosferico, acustico e marittimo, la stessa reazione da parte degli animali è stata osservata in molti angoli del pianeta, che si sono avventurati per recuperare il loro habitat naturale. La presenza di cinghiali a Madrid e Barcellona nel mezzo della Diagonale; delfini, oche e pesci nuotando nelle acque cristalline mai viste prima dei canali di Venezia; un puma nel centro urbano di Santiago del Cile, ecc. Scene che dovrebbero servire a mettere in discussione le vecchie abitudini.

 

 

ALLA CONQUISTA DI UN IMPEGNO PIÙ GRANDE E STRUMENTI GIURIDICI INTERNAZIONALI PIÙ EFFICACI 

La società internazionale sta attualmente affrontando sfide ambientali, economiche e sanitarie senza precedenti. Queste questioni politiche pongono un vero problema di tensione e sfiducia tra i paesi perché molti di loro non ratificano gli accordi o essi non sono vincolanti e, pertanto, non garantiscono la sicurezza internazionale.

Un caso chiarificatore è la Cina, un paese con la più alta crescita militare al mondo al momento e che non fa parte del Trattato sulle forze nucleari intermedie (INF) firmato tra la Russia e gli Stati Uniti nel periodo della guerra fredda. Questo fatto ha causato la partenza nel 2019 degli Stati Uniti, un paese che ha richiesto la creazione di un nuovo trattato con la firma della Cina. E cosa dire dell'emergenza sanitaria mondiale che è sorta sospettosamente in Cina.

Nel corso della storia le Nazioni Unite (ONU) hanno ideato una serie di strumenti giuridici con un deficit nella loro attuazione che rifletta la confusione internazionale nell'applicazione delle misure concordate per mitigare i cambiamenti climatici, che non hanno prodotto alcuna riduzione significativa dell'inquinamento. Gli stati sono così sommersi nel raggiungimento dei loro obiettivi economici che per poter prendere misure concrete nella lotta ai cambiamenti climatici, è dovuto accadere un fenomeno di forza maggiore come il covid-19.

Quasi tutti i paesi del pianeta sono responsabili dell'alto livello di inquinamento globale, ma ce ne sono cinque che si distinguono dagli altri. Nonostante il fatto che molti di loro abbiano ratificato il Protocollo di Kyoto (il secondo periodo di impegno termina quest'anno 2020), i loro contributi sono stati insufficienti perché sono i maggiori consumatori di combustibili fossili ed emettitori di gas a effetto serra. Questo è il caso del Giappone e delle grandi potenze commerciali e industriali del mondo, della Cina e degli Stati Uniti. Ma anche, secondo le organizzazioni internazionali, l'India e in particolare la sua capitale, Delhi, è la città più inquinata del mondo. Russia e Cina hanno anche alti livelli di deforestazione e caccia illegale di animali. La situazione non è molto diversa in Europa, città come Madrid, Parigi, Roma o Berlino hanno dovuto dichiarare l'allarme rosso ambientale più volte nell'ultimo anno.

 

 

 

IN CONCLUSIONE

Sebbene nel XXI secolo, siano stati conquistati nuovi progressi tecnologici e scientifici e siano state raggiunte società più industrializzate e sviluppate, continuiamo a godere di una vita meno sana e sicura, una conseguenza diretta di una società sostenuta da una selvaggia globalizzazione senza limiti.

Da quanto precede, si conclude che, nella lotta contro i cambiamenti climatici, il Covid-19 deve provocare un cambiamento radicale nel modo in cui produciamo, commerciamo e consumiamo. La società nata dalla crisi del covid-19 richiede un maggiore impegno internazionale, un sistema sanitario e economico-sociale più flessibile che consenta di conciliare lavoro e vita familiare per essere più efficienti e a sostegno dell'ambiente, attraverso l'utilizzo delle TIC e alla riduzione dell'uso esagerato del trasporto. Questa società deve essere unita contro l'attuale sistema di globalizzazione e supportata da una strategia comune basata sulla decarbonizzazione, digitalizzazione e maggiore attenzione e investimenti nel sistema sanitario.

In sistesi, è necessario un cambio. Lo sviluppo economico e la conservazione ambientale devono essere strettamente collegati, maggiore impegno e collaborazione di attori internazionali, oltre alla creazione di testi giuridici vincolanti per garantire la custodia dei principi del diritto internazionale, sia in termini di sicurezza che di ambiente. Perché di fronte alle sfide globali, sono richieste risposte e misure globali.

 

 Carolina Lopez

di Carolina LopezGiornalista spagnola