Inchieste

Intervista esclusiva al più celebre esorcista al mondo che parla con i demoni, Padre Amorth

Ha esorcizzato anche musulmani e induisti. Non chiede a nessuno di cambiare religione. Il diavolo non è solo e anche il posseduto può andare in paradiso, ma colpevole se fa pratiche di occultismo.

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Padre AmorthNe sa una più del diavolo, padre Gabriele Amorth. E’ proprio il caso di dirlo, visto che si tratta del più celebre esorcista del mondo. Anche se a vederlo, così energico e grintoso alla veneranda età di 91 anni, verrebbe quasi da sospettare che ci abbia fatto un patto, con Mefistofele, questo paolino modenese, laureato in Giurisprudenza, medaglia d’oro al valore militare per le azioni partigiane compiute – appena ventenne – nella Brigata Italia, amico di Giorgio La Pira e Giulio Andreotti e discepolo di san Pio da Pietralcina e del beato Giacomo Alberione.
Autore di una decina di libri tradotti in 28 lingue, ha eseguito circa 70mila esorcismi anche se solo in un centinaio di casi, spiega, si trattava di effettive possessioni diaboliche. E questo in appena 30 anni: da quando, cioè, nel 1986 gli è stato affidato l’incarico di esorcista della Diocesi di Roma.


Padre Amorth, chi è il Diavolo?
“Il diavolo è un puro spirito creato da Dio come angelo, insieme agli altri angeli. E Satana, che era il più splendente, si è ribellato a Dio e ha convinto una grande schiera di angeli - un terzo del totale - a seguirlo”.


Quindi non esiste un solo demone.

“Una volta a un diavolo ho chiesto ‘Siete tanti?’ e lui mi ha risposto: ‘Se fossimo visibili oscureremmo il sole’. La quantità di demoni, quindi, è enorme, anche se la schiera di angeli è molto superiore ed è capeggiata da Michele. Quello degli angeli, però, è un regno d’amore, mentre i diavoli si odiano anche tra di loro e la loro gerarchia si basa sul terrore”.


I demoni hanno paura?
“Certo, una volta stavo per liberare una persona da un demonio che non era nemmeno tra i più forti. Perché non vai via? Gli ho chiesto. Perché – mi ha risposto terrorizzato – se vado via Satana mi punisce”.


Quale è il loro obiettivo?
“Odiano Dio e odiano il bene: per questo lo scopo della loro esistenza è trascinare l’uomo nel peccato e portarlo all’inferno”


Come facciamo a sapere che non si tratta solo di mitologia? Mentre Cristo parla molto chiaramente di Dio, sull’esistenza del diavolo la Scrittura non è così chiara.

“Nessuno di noi ha mai visto Dio, gli angeli o i demoni, ma esiste la Rivelazione. Dio lo vediamo negli uomini: la vita di Gesù è un modello non solo per i suoi insegnamenti, ma per come è vissuto: è vissuto d’amore, tanto che anche filosofi atei ne sono affascinati”.


Non c’è il rischio di attribuire al potere del diavolo quelle che sono debolezze dell’uomo?

“Di certo il mondo ci offre tante tentazioni. Padre Pio considerava la televisione uno strumento diabolico: e aveva visto giusto”.


Eppure prendersela con il diavolo spesso è un modo per non assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

“Il demonio è sempre nascosto e la cosa che desidera di più è che non si creda a alla sua esistenza. Studia ognuno di noi e le sue tendenze al bene o al male, e poi suscita le tentazioni”.


Che cos’è la tentazione?

“L’idea che si possano disconoscere le leggi di Dio perché il peccato, in realtà, non esiste. Approfittare delle occasioni cattive mostrandole come un’esperienza, un vantaggio, un guadagno. L’idea, ad esempio, che l’aborto e il divorzio siano una conquista della civiltà e non un peccato mortale. Si vuole costruire una società basata sulla scienza, senza Dio: questo è il primo peccato. Mettiamo, ad esempio, che un grande scienziato riesca a trovare una cura per quella malattia tremenda e incurabile… come è che si chiama?”


L’Alzheimer?
“L’Alzheimer. Mettiamo che questo scienziato trovi una medicina. Ha creato qualcosa? Nulla. Dovrebbe solo ringraziare Dio di averlo aiutato a trovare qualcosa che già c’era”.


Come facciamo a capire quand’è che stiamo ascoltando il diavolo e quando stiamo agendo per ignoranza o superficialità?

“Il diavolo approfitta proprio della nostra debolezza, della sonnolenza per spingerci al male. Dietro ogni azione negativa c’è sempre il diavolo”.


Anche dietro la magia?
“Oh, certamente. Il diavolo fa molto uso di tutti i canali di occultismo”.


I cartomanti sono legati a Satana?
“Non tutti. Ce ne sono tanti di ciarlatani. Poi ci sono le vie di occultismo, che ti illudono di imparare qualcosa, come Harry Potter”.

 

 


Harry Potter è satanico?
“Porta alla magia. Uno pensa che sia un libro per ragazzi, innocuo, lo vendevano anche nelle librerie cattoliche. La stessa cosa vale per lo yoga. Pensi di farlo per scopi distensivi, ma porta all’induismo. Tutte le religioni orientali sono basate sulla falsa credenza delle reincarnazione. E porta al male. Così come tutte le pratiche che servono per avere un potere soprannaturale: fatture, legature, maledizioni…”.


Il malocchio e le fatture hanno un effetto reale?
“Certo che ce l’hanno. Se sono legate a Satana e opera di un mago vero, però; se invece sono fatte da un ciarlatano sono innocue”.


Come si fa a distinguere?
“Dai frutti si riconosce la pianta. Bisogna informarsi degli effetti, prima di sperimentare. Finché si gioca è innocuo, ma quando ci si crede davvero e si compiono riti, lì c’è il pericolo”.


I posseduti sono quasi sempre cattolici.
“Ho esorcizzato anche musulmani e induisti. Non chiedo a nessuno di cambiare religione”.


Ma un ateo, un razionalista?
“Un ateo è difficile che venga da un prete”.


E’ più a rischio una persona religiosa che crede in Dio e nel diavolo o un razionalista che si disinteressa di queste cose?
“E’ più in pericolo chi è irrazionale, è ovvio”

 

 

Paradossalmente, l’ateo è più al sicuro dal diavolo.
“E’ davvero al sicuro chi si affida a Dio. Ad ogni modo il male malefico non si manifesta solo nella possessione: esiste anche la vessazione, quando il diavolo si limita a darti disturbi – come avveniva a padre Pio – poi c’è l’ossessione: avere pensieri irresistibili che portano al suicidio o alla depressione. E poi c’è l’infestazione, che riguarda case, oggetti e animali”.


Il posseduto è colpevole?
“Solo se si dà a pratiche di occultismo. Ad ogni modo anche la semplice maledizione è un maleficio. Così come la benedizione fa sempre bene”.


Come ci si difende dai malefici?

“Di solito basta la preghiera”.

 

 

Anche le maledizioni hanno effetto?
“Soprattutto se vengono da un familiare. Il mio maestro padre Candido si trovò con il caso di una famiglia di contadini che era riuscita a far studiare la figlia. Avere una figlia laureata aveva dato loro alla testa e quando si sono accorti che questa figlia si era innamorata di un operaio, l’hanno combattuta con tutte le forze. Il giorno delle nozze, durante il pranzo il padre chiama la figlia in disparte e dice: ‘Sia maledetta tu, tuo marito e i tuoi figli!’. Questa povera famiglia poi ha avuto guai di ogni genere e nonostante i tanti esorcismi, padre Candido non era riuscito a toglierla, perché le maledizioni dei consanguinei sono particolarmente pericolose. E viceversa, fanno molto bene le benedizioni dei genitori”.


I giovani sono in pericolo?
“Ci sono alcune discoteche in cui l’itinerario è d’obbligo: l’alcool, la droga, il sesso, la setta satanica”.


I diavoli girano nelle nostre stanze liberamente? Anche qui, ora ci sono diavoli?

“Lo dice San Paolo: siamo continuamente avvolti dai demoni. Gli spiriti del male ci circondano nell’aria. Anche se in realtà sono al di fuori dello spazio e del tempo”.


Lei può vederli?
“Assolutamente no. Sono puri spiriti, con gli occhi non vedo niente”


E come riconosce un demonio?
“Lo riconosco dalle reazioni di un posseduto. Una volta un uomo mi raccontò che anche solo sussurrando un’Ave Maria a tavola la figlia era scattata in piedi gridando di smetterla”.
Quando pratica un esorcismo c’è un segnale inequivocabile che le fa capire di trovarsi di fronte a un posseduto?
“Se va in trance. E inizio a parlare con il demonio”.


Cosa chiede al diavolo?

“Per prima cosa come si chiama. Per lui è già una sconfitta perché è costretto a venire allo scoperto”.


E allora perché lo dice?
“Perché lo costringo. Sono più forte io, perché parlo a nome di Gesù Cristo”


E come si chiamano i demoni?
“Il più forte è Satana, che è il capo. Poi c’è Lucifero, che è il vice, e Asmondeo. Hanno tanti nomi, anche sciocchi. Ne conosco uno che si chiama Isbò: un nome stupido ma un demone fortissimo, che ha ucciso un esorcista e anche un vescovo”.


Si è mai spaventato durante un esorcismo?
“No, mai. Perché so che sono più forte io”.

 

Quindi è il diavolo che ha paura di lei.
“Certo che ha paura, perché io sto con Gesù Cristo. Ma mi è capitato di aver paura di fare del male involontariamente. Per esempio, è pericoloso fare un esorcismo a una persona malata di cuore”.


C’è stato anche il caso celebre di Anneliese Michel, che ha ispirato due film.
“E’morta in Germania negli anni ’70 non durante un esorcismo ma durante il regime di esorcismo. Per questo i genitori e gli esorcisti sono stati indagati e condannati dalla magistratura. In realtà la ragazza è morta per malattia accertata. Non si muore per possessione”.


Il posseduto è dannato?
“Assolutamente no. E’ solo malato, e va in paradiso. Satana può prendere il corpo, ma non l’anima”.


Però si può vendere l’anima al diavolo.
“Sì, certo. Sapesse quanti contratti di consacrazione a Satana ho bruciato, scritti con il sangue”.


E si possono annullare?
“Ci si riesce, ma è davvero dura”.

Arnaldo Casali

di Arnaldo CasaliGiornalista esperto di Spettacolo, Cultura, Religione.