Spettacolo

INTERVISTA A FABRIZIO FRIZZI: farei una riforma fiscale consentendo di far scaricare, a tutti, una buona percentuale delle spese che quotidianamente si sostengono in modo da far emergere tutto

In Tv mi rimane la conduzione del tg1.

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Ho rivisto volentieri Fabrizio Frizzi durante la semifinale di un talent show di RaiUno di cui sono stato Autore.

Fabrizio si è messo a disposizione dei ragazzi, si è fatto intervistare, ha scherzato con loro e poi si è seduto al tavolo dei giudici e ha votato con serietà e competenza.

Ho rivisto il solito Fabrizio, allegro e divertente, ma questa volta con una marcia in più che credo sia data dalla sua bella famiglia, dalla moglie Carlotta e dalla paternità della splendida Stella.

Fabrizio come dice nell'intervista è una bandiera della Rai anzi è probabilmente il conduttore che è entrato di più nelle case degli italiani, quindi quella che i lettori di World Pass leggeranno non è una semplice intervista ad un grande conduttore, artista e professionista, ma è quasi un incontro con uno di famiglia che da molti anni entra con eleganza, garbo, e signorilità nelle case di tutti gli italiani.

Sei forse il volto più famigliare dei conduttori Rai. Hai fatto programmi di tutti i tipi, ma c'è un progetto
che vorresti realizzare?


In televisione mi rimane da fare la conduzione del Tg1, ma la vedo improbabile, e il Festival di Sanremo.
Scherzi a parte continuo a studiare programmi nuovi da tenere pronti se ce ne fosse bisogno e cerco di trovare il tempo per scrivermi uno show da proporre in teatro.
E’ una vita che ci lavoro su, forse è tempo di tirare le reti o lasciarle andare.


Riusciresti a vederti su un altra rete che non sia la Rai?

Mi sento una bandiera della Rai e vivo il rapporto con il pubblico con questo senso di appartenenza… per il
futuro spero di rimanere una risorsa di Raiuno e di poter continuare l’ attuale ottimo gioco di squadra con i
miei colleghi… se dovesse cambiare lo scenario valuterò idee mie e proposte altrui.


Sei sempre allegro e sorridente, ma cos’ è che ti fa davvero ridere?

Caratterialmente cerco sempre di trovare il buono nelle situazioni anche quando si fa fatica… ho i miei
momenti di cupezza ma sono rari e li tengo per me. Mi fa ridere ciò che mi sorprende e mi spiazza.

 



E cosa è che ti commuove?

Sono sempre stato sensibile ma negli ultimi tempi, complici gli anni che passano, la chiusura del sipario
sulla famiglia di origine e l’arrivo di mia figlia, sono diventato iper-sensibile. In particolare su tutto ciò che
riguarda le storie dei bambini. Vedere un bimbo felice, anche se non è mio figlio, mi
commuove profondamente. Vedere un bimbo che ha dei problemi mi fa stare male.


Hai anche cantato in un disco di BAGLIONI, ma ti sarebbe piaciuto diventare cantante?

Ho anche cantato con COCCIANTE per la colonna sonora di Toy Story… fare il cantante era uno dei sogni
da ragazzo… da ragazzo ho studiato pianoforte e composizione, fatto mille esperienze e, anche se prima
di fare PELÙ a Tale e Quale qualcuno diceva che ero stonato, in realtà ho cantato anche all’ Arena di Verona , da baritono, nell’ unica operetta inserita nell’ ultracentenario cartellone estivo, la Vedova Allegra del 1999. Il merito fu soprattutto di una cantante lirica, Paoletta MARROCU, che a 4 giorni dalla prima mi
confidò che non cantando in modo lirico sarei andato incontro al ridicolo.
Mi fece 4 ore di lezione e riuscì a farmi capire come far uscire la voce per farla arrivare lontano. Il giorno dopo la “prima” il Corriere mi ha dedicato una critica positiva che conservo gelosamente.


Parliamo di viaggi. Dove ti piacerebbe andare con tua moglie e la tua bellissima Stella?

Si va in posti semplici dove stare insieme, giocare, condividere le bellezze del posto e godersi ogni minuto
la sua crescita.


Ricordi un posto in Italia dove torneresti volentieri?

Ce ne sono tanti, sono innamorato dell’ Italia, dal nord a sud è un paese favoloso. Potendo la girerei tutta sia in auto che in barca (ma anche in moto, in bici…). Il posto del cuore da qualche anno è nella zona fra
Maratea, Scario e Camarota, fra Basilicata e Campania… lì ho un vecchio gommone e sono capace
di andare anche per un solo giorno pur di vedere e vivere quei posti e quel mare.

 



Se tu fossi primo ministro qual è la prima cosa di cui ti occuperesti?

Mah! Proverei a fare una riforma fiscale consentendo di far scaricare a tutti una buona percentuale delle spese che quotidianamente si sostengono in modo da far emergere tutto. Mi piace immaginare che si abbasserebbero le tasse per tutti e che tutti sarebbero più “lieti” di pagarle. La politica è una passione ma non è il mio mestiere. Magari ho detto una boiata pazzesca.

Ti sei alternato con “zio” Carlo al timone dell'eredità, con grandissimo successo, ti alterneresti anche a
Sanremo?


Tutto è possibile, ma Carlo merita il bis.

Come ti vedi fra 10 anni?

Prima di tutto spero di esserci, che mia figlia possa crescere con il suo papà che si occupa di lei.
Spero di essere ancora in forma, di avere ancora entusiasmi, di aver sistemato le mille cose da sistemare
(il tempo non basta mai) e di aver tanti ricordi fantastici e tanti nuovi progetti da far nascere.

Walter Santillo

di Walter SantilloConduttore radio-televisivo/autore di tv, teatro e cinema.