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Montecarlo, dove Kevin Costner suona la chitarra e si mangia biologico certificato Michelin

...mentre si beve champagne del 1811, lo stesso che beveva Napoleone.

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Montecarlo, un mito che non tramonta. È lo scenario che ha ispirato, e ispira, scrittori, cineasti, artisti, poeti, amanti della vita. Un palcoscenico irresistibile non soltanto per il mix fra la nobiltà principesca e il glamour dell’alta mondanità ma anche per il richiamo delle emozioni forti: dalla Formula Uno alla motonautica, discipline in cui la velocità è una sfida costante al limite.
Lusso si, ma soprattutto l’arte del saperlo vivere con gusto e classe nelle suite dei grandi alberghi e nelle sale prestigiose dei grandi ristoranti che, in una cornice così aristocratica, riescono a riprodurre mirabilmente la regalità culinaria della tradizione francese. Montecarlo è anche il posto dove concedersi eccessi stravaganti che poi diventano cool. 
Oltre a essere il crocevia del jet-set mondiale, Montecarlo è la tappa obbligata di tutti coloro che si recano in Costa azzurra, magari soltanto per un frenetico passaggio fatto di mordi e fuggi, tanto per dire “ci sono stato”. Perché a Montecarlo, almeno una volta, bisogna andarci, anche soltanto per prendere un drink al Café de Paris e godersi lo struscio fatto di belle donne, di auto super lussuose di tutte le marche nella piazza antistante il Casinò e il celebre Hotel de Paris, un intramontabile monumento alla Belle Epoque e alla joie de vivre.

Il principato di Monaco è un brand conosciuto ovunque come la location dove tutto è di più. Per dirla con una espressione brasiliana adatta ad enfatizzare le cose piacevoli della vita, è il mais lindo, il mais bonito, il mais gostoso al mondo. I tempi della giornata non sono scanditi da quello che si deve fare o non fare alla tale ora ma dal piacere di “perdere tempo”: camminare o ripercorrere in macchina i tornanti panoramici del circuito di Formula Uno, ammirare lo skyline degli edifici e delle bellissime barche ormeggiate nel porto, fare un bagno nelle acque della spiaggetta del Montecarlo Beach.

 


Quando il sole scende sotto l’orizzonte, la musica sale e gli eventi, organizzati a tutto campo, ti catturano per farti vivere un’estate a tutto volume, ma con classe.
I comuni mortali che quest’estate vanno a Montecarlo trovano numerose offerte di intrattenimento e divertimento che praticamente durano ventiquattro ore. Per cui, non solo mare, sole e gioco ai tavoli verdi o alle slot-machine. Dopo un drink esotico al Budda Bar e una coppa di champagne al Billionaire, ci si dirige verso il fantastico Sporting Club - la storica location che in quarant’anni di vita ha ospitato importanti eventi sociali, sportivi e musicali con spettacoli memorabili di star internazionali, come Frank Sinatra - per seguire il Summer Festival di Montecarlo: quest’anno, dall’inizio di luglio fino alla fine di agosto, sul palco si esibiscono cantanti del calibro di Elton John, Boy George, i Gipsy King, Neil Young, l’attore Kevin Costner suona la chitarra ed è prestato alla musica con grande successo, la nostra Laura Pausini, Renzo Arbore con l’Orchestra Italiana.

Tutti eventi imperdibili come ci racconta il direttore artistico della Société des Bains de Mer di Montecarlo (SBM), Jean René Palacio:

"I grandi artisti amano venire a Montecarlo e amano venire a cantare sul palcoscenico dello Sporting. Il pubblico li accoglie con calore e questo crea una specie di amalgama molto forte, uno scambio tra l’artista a il pubblico. C’è anche un altro aspetto da considerare: il prestigio derivante da centocinquant’anni della storia della Società Bains de Mer, del Casinò, e i quarant’anni dello Sporting. Sono venuti e hanno continuato a venire tutti i più grandi artisti per il Summer Festival che è uno dei grandi appuntamenti della stagione di Montecarlo. Senza dimenticare altri importanti eventi come il Gala della Croce Rossa del nostro Sovrano, il Principe di Monaco."

Ma si tratta soltanto di business o c’è anche il piacere per la musica?

C’è il piacere della musica ma gli spettacoli sono anche un business. La nostra programmazione è fatta per il Casinò di Montecarlo. L’idea di organizzare la stagione estiva è nata per permettere ai giocatori di avere distrazioni, come a Las Vegas. La nostra prima vocazione è quella del business, di vendere i biglietti e anche di accogliere i grandi giocatori del Casinò. Chi viene a passare qualche giorno a Montecarlo può vedere Julio Iglesias e poi andare al Casinò.
Poi, la stagione d’estate dello Sporting e del Festival fa parte della politica culturale del Principato. Non c’è soltanto la musica leggera, ma anche il balletto, l’orchestra filarmonica, il festival del jazz : tutte iniziative che hanno il sostegno del Principato e anche noi abbiamo un importante ruolo sociale e culturale. La nostra vocazione, il nostro business principale è far divertire e far sognare la gente che viene a Monaco.


Qual è stata la star più difficile da trattare?

"Ligabue. L’ ho incontrato, ho parlato con lui per farlo venire ma lui, che è una rockstar, vorrebbe fare un concerto in piedi, mentre io vorrei un concerto con posti seduti e con la cena. E’ come far incontrare due montagne. Ma è un artista che ci piacerebbe avere: per favore, signor Ligabue, vediamoci. Certo, ci sono artisti che magari non sono ancora pronti per venire da noi, perché hanno un pubblico molto più grande, molto più popolare. Quello che noi cerchiamo di far capire alle star come Ligabue è che il Principato e lo Sporting sono aperti a tutti: è questo l’importante ed è per questo che deve venire.
Comunque, oggi abbiamo delle grandi star mondiali. L’anno scorso abbiamo avuto Rihanna, quest’anno Elton John e la Pausini che viene regolarmente. Dobbiamo far capire a coloro che non sono ancora venuti, che esitano un po’, che allo Sporting c’è un vero pubblico, non soltanto quello in smoking: lo spettacolo è aperto a tutti e i prezzi non sono cari.
"

 



Quest’anno, la SBM ha pensato anche a sane follie notturne: dopo le 22.00, i ritmi di un’orchestra dal vivo trasformano la piazza del Casinò in una gigantesca discoteca e in un grande circo, dando fondo a tutte le stravaganze, dove tutti possono partecipare, ballare e cantare fino all’alba.
Ma non c’è divertimento totale senza il coinvolgimento del food, che sia di strada o gourmet, perché il cibo è sempre gratificante. Specie poi se i piatti sono tutti realizzati con prodotti altamente biologici, come ci testimonia Paolo Sari - executive chef del Montecarlo Beach, un trevigiano doc di 44 anni con esperienze mondiali: “ho messo in atto una programmazione solo di prodotti biologici, naturalmente ogni ingrediente deve essere certificato con attestati di enti governativi a valore europeo e questo fa del ristorante Elsa, del Montecarlo Beach, l’unico ristorante biologico al mondo certificato con una stella Michelin”.
L’eleganza, lo charme e la raffinatezza è il fil rouge che lega ogni ambiente e attività del Montecarlo Beach, come per La Vigie, l’altro ristorante dell’Hotel, situato a bordo mare, in un angolo di dirompente bellezza, sotto l’ombra di pini secolari e con magnifiche tende bianche da dove si può vedere la bella costa e il suo mare azzurro. Paolo Sari ha voluto anche una cucina autonoma da quella dell’Elsa per realizzare quello che lui considera un viaggio nei sapori del mare, con le proposte gastronomiche di impronta mediterranea: “il mio ristorante - dice - è come una boutique d’alta moda: chiunque deve avere la possibilità di guardare, scegliere e provare e uscirne con il completo che più lo soddisfa. E questo vale anche per la cucina”. E noi che abbiamo testato il suo Vice-versa de la mer en croustillant de pommes de terre et ispirations de bouillabaisse ci siamo super gratificati appagando il nostro palato.

Una bella sfida visto che a poche centinaia di metri c’è il Luigi XV, il ristorante blasonato di Alain Ducasse, uno dei padri della grande cucina mondiale, che fa parte della stessa catena del SBM.
In questo piccolo pianeta del “super” non poteva mancare un percorso nelle cantine dove sono custodite bottiglie di vino che appartengono alla storia come degli storici Chatou e uno Champagne del 1811, la stessa maison con cui brindò Napoleone quando si incoronò Re di Roma.
E, prima di affrontare le “fatiche” della sera, il massimo è infilarsi nella SPA degli Hotel 5 stelle, per un massaggio energizzante con sali rossi e olio alla vaniglia, anti stress, per recuperare l’equilibrio energetico del corpo.

Jerry Bortolan

di Jerry BortolanReporter, giornalista di viaggio ed enogastronomico.