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Vietnam: l’ottava meraviglia del mondo dove il motorino viene utilizzato come camion ed il taxi costa 5 euro l’ora

La cucina tradizionale si basa sull'uso di sughi di pesce, salsa di soia, riso ed erbe fresche ed i 2.000 isolotti calcarei sono patrimonio dell’umanità.

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Il mondo sta cambiando molto velocemente: tutto invecchia presto ed è sempre in bilico tra presente e futuro. Per questo andare in Vietnam ancora oggi rappresenta un viaggio che lascia un segno.
Per arrivare in Vietnam dall’Italia ci vogliono circa 13 ore di volo effettivo, aggiungete altre due o tre ore per uno scalo ad Hong Kong e diventano 16. Ma, ne vale la pena.
Solo ad evocarlo il Vietnam suscita emozione, e, visitandolo, non delude perché si trova il paese che si è immaginato.
Quello che colpisce subito il visitatore arrivando sia a Saigon, ora ribattezzata Ho Chi Min, che ad Hanoi, la capitale, è il caos che regna nelle strade, provocato dalle migliaia di motorini che, senza soluzione di continuità, si muovono tutto il giorno da una parte all’altra della città a suon di clacson. Il tutto provoca e produce un fastidioso inquinamento acustico. Ma rumore e smog sembrano non disturbare gli 8 milioni di abitanti di Saigon che cercano di ovviare al problema coprendosi il volto con fazzoletti e le mani con guanti bianchi… Il motorino è il mezzo più rapido ed economico per muoversi e viene usato come una macchina: si trasportano materiali, la famiglia e tante altre cose.
Per spostarsi meglio usare i taxi che, per noi occidentali, non costano niente: un’ora in giro per la città non supera mai i 5 euro.
Ma per uscire dal caos di Saigon e ritrovare i ritmi armonici di una vita concepita senza i tempi nevrotici che oggi ci avvolgono, si deve prendere la macchina e, dopo due ore, si arriva a My Tho, un piccolo villaggio situato sulle rive del fiume Mekong.

 



I vietnamiti sono sempre molto gentili e sorridono sempre, come le due graziose ragazze che servono caffè nel chiosco-bar prima di salire sulle loro barche particolari, strette e lunghe, per inoltrarsi nel delta del Mekong, il grande fiume Giallo, teatro di guerra e dove si è scritta la storia del sud Vietnam.

Lo sterminato delta costituisce un ecosistema unico, caratterizzato da una miriade di stretti canali orlati da mangrovie che hanno la funzione di purificarne le acque. All’interno del delta, vive un’umanità semplice e attiva che si dedica a lavori di artigianato, stupendi tessuti ricamati a mano e figure religiose intagliate nel legno, o creare buonissime caramelle con la polpa del cocco, avvolte nella carta di riso, carta che non si getta ma si mangia.

La cucina tradizionale vietnamita si basa sull'uso di sughi di pesce, salsa di soia, riso, erbe fresche (tra cui foglie di citronella e lime), frutta e verdura. Le carni più comuni sono maiale, manzo e pollo; il pesce più comune è rappresentato dai gamberi e dai frutti di mare. Tra i pesci, il più usato è il pesce gatto, in particolare nel Vietnam meridionale. Che accompagnano con bevande improbabili, come il liquore ricavato da un blend di scorpione e cobra…Non abbiamo resistito alla tentazione di assaggiarlo: molto particolare, ma buono, continuando il percorso all’interno dei canali è un’esperienza che non si dimenticherà più. Si scivola dentro un budello d’acqua, affidati a donne accovacciate sulla prua che, con grande abilità e in precario equilibrio, usano la pagaia per governare la barca, avvolti da un silenzio rotto solo dalle voci che arrivano dalla gente che abita nell’interno o che cammina per i sentieri che costeggiano i canali.
Senza ricorrere all’immaginazione, viene da pensare a quello che deve essere stata la vita di questo popolo quando, durante la guerra, quando si nascondeva tra i meandri del Delta.

Hanoi, la capitale, è una metropoli moderna, senza per questo perdere le sue caratteristiche culturali e sociali. Per esempio, costeggiando le sponde del piccolo lago, dove al centro si erge un piccolo ma prezioso tempio, si scopre un’umanità che non corre dietro alle nevrosi dei tempi: giovani e anziani si dedicano alle loro semplici esigenze fatte di lettura, ginnastica, meditazione, e amore. Anche se lo sciame dei motorini non si ferma mai, loro non lo avvertono o, almeno, lo sopportano. Inoltrandosi nelle stradine della città vecchia e camminando senza meta, si scoprono stretti vicoli dove si trova di tutto e ci si può lasciare convincere ad assaporare la loro semplice cucina, sui piccoli tavoli sistemati in terra, sui marciapiedi, dove un pasto costa l’equivalente di due euro. Nella città vecchia ci sono molti piccoli ma dignitosissimi hotel, dove, con prezzi che variano dai 20 ai 30 dollari, servono anche la prima colazione.

Ma, il Vietnam arcaico e più suggestivo si ritrova lungo il percorso che da Hanoi porta ad Ha Long, una delle regioni più belle del paese, situata sul golfo del Tonchino.
Le immagini che scorrono ai lati della strada sono quelle di una società agricola ancora poco evoluta. Immagini bellissime che a noi occidentali provocano un forte impatto emotivo, osservando il duro lavoro delle donne che lavorano nei campi: dalla raccolta del riso all’irrigazione delle verdure, alla cura con cui si piantano. Tutto fatto con le braccia senza l’aiuto della meccanica.

 



Una volta arrivati ad Ha Long, che dista circa 180 km da Hanoi, ci si imbarca per
inoltrarsi nella “baia del Dragone”, cosi chiamata per la sua spettacolarità, dove si ergono circa 2.000 isolotti calcarei su un’estensione di oltre 200 Km. La baia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco per il suo valore ambientale ed è considerata da molti l’ottava meraviglia del mondo: come dar loro torto. Il percorso è un labirinto di emozioni e, guardandosi intorno dalla barca che scivola sull’acqua, si resta muti e sopraffatti dalla bellezza della natura. Nelle parti più riparate dai venti, si sono creati villaggi galleggianti dove vivono decine di famiglie di pescatori, con tanto di scuola per i bambini. Durante l’esplorazione c’è anche il tempo per fare un bagno nelle calde acque color smeraldo e urlare di gioia al mondo. Questo e tante altre cose è il Vietnam.

Uno dei modi più rapidi e convenienti per arrivare in Vietnam dall’Italia è con l’aereo, il volo parte da Roma Fiumicino tutti i giorni.

Jerry Bortolan

di Jerry BortolanReporter, giornalista di viaggio ed enogastronomico.