Viaggi

Brasile ed il flop olimpiadi. Una nazione allo sbando. Villaggio olimpico inabitabile ed incognita sicurezza

Lula rinviato a giudizio, il Presidente Dilfa Rousseff sospesa, malcontento ovunque e 25 omicidi ogni 100.000 abitanti.

di |

villaggio olimpico brasileIl Brasile ha fatto una pessima figura. L’Olimpiade rende visibili le fragilità ed il Brasile è rimasto in “mutande”. Gli occhi del mondo sono puntati tutti lì. Oltre 30.000 giornalisti si stanno rendendo conto del flop brasiliano ed i 10.000 atleti previsti non devono essere proprio entusiasti per l’accoglienza. Gli spettatori delle olimpiadi 2016 si attestano attorno ai 3,5 miliardi di persone e quello che sta succedendo in Brasile non credo aiuterà il flusso turistico ed imprenditoriale degli investimenti futuri.
Quando nel 2010, un esultante presidente Luiz Lula da Silva, aveva celebrato l’assegnazione delle Olimpiadi, c’era una grande maggioranza di articoli e reportage televisivi che erano perlopiù “positivi” dall’osservatorio “Boletim Brasil”, che da sette anni analizza il posizionamento sul Brasile dei 15 principali veicoli d’informazione globali tra cui il The Washington Post , il Financial Times, The Economist, China Daily, El País ,The New York Times.
Sicuramente erano aiutati dal forte Pil in crescita (quasi + 8%) e tutti sembravano volere investire nel gigante sudamericano dove si stavano liberando dalla povertà oltre 40 milioni di persone, ma oggi sembra essere passata una eternità al punto che nel 2016 i numeri sulla percezione, e non solo, del mondo nei confronti del Brasile si sono drasticamente capovolti. Nei primi mesi di quest’anno, infatti, appena il 20% degli articoli/reportage dei principali mass-media planetari ha trasmesso un’immagine “positiva” del Brasile, mentre nell’80% dei casi è stata “negativa” o addirittura “molto negativa”, e secondo alcuni brasiliani questa, oggi, è la realtà. Complice senz’altro la crisi economica e una maxi-inchiesta giudiziaria, che ha scoperchiato una corruzione profonda, reale, milionaria ed endemica, con l’impeachment del presidente Dilma Rousseff, su cui si deciderà in modo definitivo non appena finite le olimpiadi.

 

 


Oggi il Brasile ha a che fare con tanta cronaca nera e criminalità, notizia fresca il sequestro a San Paolo della suocera del gran capo della Formula 1 Bernie Ecclestone reso noto in ritardo dalle autorità e le agenzie internazionali di “intelligence” presenti sul territorio per aiutare i brasiliani pare che non siano affatto “tranquille”. La sicurezza preoccupa tutti, soprattutto sul fronte attentati e terrorismo islamico che incalzano un Brasile con oltre il 10% della popolazione disoccupata, e con i tassi d’interesse reali che sono oggi i più alti al mondo, con gli investimenti in forte diminuzione c’ è un Brasile che sta facendo “brutte figure” ovunque. La Polizia federale brasiliana ha arrestato, per la prima volta nella storia del paese, una decina di persone sospettate di preparare un attentato nei prossimi giorni per conto dello Stato Islamico.
Il villaggio olimpico inaugura il 5 agosto ma non è pronto. A Rio de Janeiro cominciano a manifestarsi le insofferenze degli atleti. Gli australiani hanno ufficialmente criticato lo stato di “inabitabilità” del villaggio olimpico e gli italiani, e le altre nazioni, pare abbiano appaltato in proprio alcuni lavori per fare in tempo, e se a questo si aggiunge il rischio della criminalità interna, con una media di 25 omicidi ogni 100.000 abitanti e un aumento del 135% del tasso di omicidi commessi dalla polizia nel 2016 rispetto all’anno precedente, non c’è dubbio che Rio de Janeiro sia sicuramente la città più pericolosa tra tutte quelle che sinora hanno ospitato le Olimpiadi moderne, dal 1894 a oggi. Per ora il Brasile è un Flop e chi vuole fare turismo e viaggiare in Brasile, deve stare attento.

Carola Vincenzi

SalvaSalva

SalvaSalva

SalvaSalva

di Carola VincenziGiornalista