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Alcol record a 848mila sterline, la bottiglia di whisky più cara di sempre all’asta di Edimburgo

Whisky Festival e “tasting”, con cucina regionale tipica, a Roma.

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Non c’è bar al mondo dove alle spalle dei barman (o mixologi come sono stati ribattezzati per il loro talento creativo nel riproporre e inventare nuovi cocktail) non troneggi una bottiglia di whisky scozzese. E secondo loro che sono sul campo con la gestione della gambusa alcolica… hanno constatato che Il whisky in questi ultimi tempi, è il distillato tra i più richiesti e amati per la loro potente diversità di gusto e gradazione alcolica, secondo dove sono “nati e cresciuti”. Ma come si fa ha capire qual’è il più prezioso e migliore whisky scozzese?
La soluzione potrebbe essere quella pensata dai patron delle distillerie di una delle più belle regioni delle Highlands, nello Speyside, dove si concentrano decine di distillerie.
E, allora, visto che ormai sono stati creati eventi culinari di enogastronomia con beveraggi che vanno dal vino alla birra, ai long drink, ai sake, in aggiunta ai tè con le cucine asiatiche, anche lo “Spirit of Speyside Whiskey Festival Awards” organizzaogni anno delle sessioni itineranti in 20 luoghi top nel mondo perla degustazione e votazione fatta da esperti e gente comune che ama il whisky. Una sorta di “Verticale” per un tasting con proposte che vanno dagli 8 ai 24 tipidi whisky, abbinati a piatti di cucine regionali scelte per sostenere le forti gradazioni alcoliche dei distillati, per poi valutare e premiare i migliori whisky dell'anno .


Quest’anno, le sessioni di Tasting & Voting sono partite in via eccezionale da Roma, per proseguire poi a New York, Parigi, Oslo, Amsterdam, Colonia, Malmo, Dublino e New Brunswick, in Canada. La sceltadi Roma per una delle tappe di degustazione e valutazione è stata decisa perché è una cucina tradizionale, tosta, e per gli alimenti usati che esprimono un gusto di forte impatto, adatto asostenere l’alto grado alcolico e il gusto raffinato dei whisky. I menù sono proposti e pensati da chef per raggiungere un incontro equilibrato.


Lo special Dinner ha riunito 30 commensali di varia estrazione sociale e culturale, ma tutti grandi appassionati e conoscitori del buon bere e curiosissimi di conoscere questa nuova provocazione e giudicarne la fattibilità. La scelta del posto dove celebrare questi eventi è stata fatta da Giovanni Joan Dinu, il responsabile per il food, ed è caduta su “Il Calice D’oro”, una trattoria nel quartiere nord di Roma, fuori dal centro, semplice ma tipica per il suo format e per la sua cucina romana: giusta per il carattere allegro e quasi cabarettistico della serata con le folcloristiche presentazioni deipromotori del festival: Penny e Gavin. Per l’occasione, Gavin indossava la classica gonna a quadri e calzettoni per guidare e raccontare le tipologie dei Whiskey da abbinareai piatti. Il tutto accompagnato dal suono di tre cornamuse.
Si parte leggero con i - “Bronoise di coppa agli agrumi con carpaccio di finocchio su gondola di iceberg”- per sostenere il BENROMACH 10 YO. E’ un Whisky creato nel 1824 da una donna. Invecchiato di 10 anni. E’ un buon compromesso con le verdure, morbido, pulito e molto aromatico, pieno con una piacevole profondità per il palato.


Segue - “Pepita di pecorino romano selezione Calice d'Oro con miele di castagno e granella di frutta secca. Carpaccio di pere con ricotta di pecora al profumo di limoni”- in abbinamento ad un CARDHU 12 YO. Un single malt ben bilanciato e delicato dello Speyside. Buon corpo con striature di fumo, bucce di mela, pere contuse. Al palato è morbido, rotondo. Un po’ di fumo sussurra dolcezza: perfetto per l’equilibrio con cui fa fronte al pecorino romano, anche se addolcito dal miele, e bilancia il gusto in bocca con le pere e ricotta.
Con i robusti primi – “ i Maltagliati all'uovo con cozze e vongole veraci, prezzemolo riccio su vellutata di patate e finocchio”- sela vede un grande GLEN GRANT 15 YO, uno dei prodotti più conosciuti, venduti e bevuti nel mondo, delicato e avvolgente. Il figlio perfetto nato da un matrimonio d’amore tra orzo e legno di Bourbon. Al palato è ricco e burroso e con una lunga persistenza di vaniglia, ma non ce la fa ad integrarsi con i frutti di mare molto iodosi.


L’abbinamento del BENROMACH 15 YO, con un piatto “peso massimo” come il - “Flan ai carciofi con mentuccia romana, crema di pecorino romano e petali croccanti”- non funziona: il piatto è ben strutturato per il distillatotroppo ruffiano con le sue rotondità e bassa aggressione alcolica.
Mentre con il gustosissimo- Strozzapreti acqua e farina al tartufo nero con parmigiano reggiano 36 mesi- entra in campo un prezioso GLENLIVET 21 YO, un Whisky meticolosamente curato per gli anni di maturazione in un mix di ex-bourbon ed ex-sherry. I malti dopo 21 anni creano un whisky elegante, intricato e sofisticato. Con i dessert è matrimonio perfetto.


In sequenza seguono il NAS, e il whisky più venduto al mondo: AULTMORE 21 YO, per gustarlo con - panforte con gelato alla frutta realizzato in casa e sbriciolata di noci. - Fantastico, che poi è risultato il più votato, in assoluto il migliore degli 8 Whiskey testati, anche se il dessert viaggiava per conto suo.
Il test si chiude con il GLEN MORAY CLASSIC CABERNET che profuma di vaniglia, pepe, cioccolato fondente, con sentori di braci morenti di quercia bruciata e spezie. Perfetto per terminare con un- Tiramisù classico al cucchiaio.-
Conclusioni: Il test romano ha confermato la validità e piacere di questa nuova provocazione e possibile affermazione futura, da abbinare a un lunch o dinner a base di whisky, ma sicuramente solo per chi ne sa apprezzare e capire la provocazione e il gusto, ma anche per chi sa contenerne le dosi, per non cadere in spiacevoli dopocena.

E per rimanere in tema di piaceri super-alcolici, la notizia che farà sognare i grandi intenditori di questo distillato è unquella battuta all’asta di Edimburgo: un Macallan del 1926 etichettato dall'artista Valerio Adami, acquistato da un collezionista di bottiglie di Whisky rare, per la cifra record di848mila sterline, al cambio, quasi un milione di euro. La bottiglia di whisky più cara di sempre.
 

Jerry Bortolan

di Jerry BortolanReporter, giornalista di viaggio ed enogastronomico.