Inchieste

Birra e Germania: testicoli di toro e balena, aragosta, pizza e arachidi

Negli Usa è strana, in Germania è la migliore mentre l’ Oktober Fest è business alcolico

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birra con palle di toroLa birra è una delle più antiche e diffuse bevande alcoliche. E’ ottenuta dalla fermentazione di mosto, a base di malto d'orzo, e poi aromatizzata. La produzione di birra è possibile, quasi, con qualunque tipo di cereale.

Si può produrre birra anche con radice di manioca, patata, miglio, agave, ecc. La parola italiana birra deriva dal tedesco Bier e nonostante non sia stata “inventata” in Germania, tuttavia non c'è dubbio che in questo paese sia stata migliorata ed oggi, la Germania, produce circa 5.000 birre diverse, per un totale di 1.300 birrifici, oltre la metà si trovano in Baviera.

Questa ricchezza è unica al mondo e questo sebbene per la produzione sia obbligatorio attenersi alla legge sulla purezza della birra, che prevede l'impiego esclusivo degli ingredienti classici acqua, malto, luppolo e lievito. In estate è possibile gustare la celebre bevanda rinfrescante in uno dei numerosi Biergarten in tutta la Germania. La birra è sempre stata presente con l’uomo. Dall'Antico Egitto, dove si beveva fin dall'infanzia e veniva somministrata ai neonati quando le madri non avevano latte sino alla bibbia. Racconti su questa bevanda ci sono nei testi sacri e negli altri libri sacri anche del popolo ebraico. Insomma la birra è sempre stata presente ed oggi la sua patria è la Germania.

 

Monaco è la città della birra per antonomasia e l'Oktoberfest è una festa famosa in tutto il mondo. I primi festeggiamenti ebbero luogo in occasione di un matrimonio reale ma allora nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbero trasformati in una delle feste popolari più importanti del mondo. Da allora sulla spianata della Theresienwiese si rinnova ogni anno, a fine estate, l'appuntamento con la festa popolare più grande del mondo.

 

Gli ultimi due fine settimana di settembre e il primo di ottobre la città è invasa da turisti e birra. È l'evento più famoso ospitato a Monaco di Baviera, nonché la più grande fiera del mondo, circa 6 milioni di visitatori ogni anno si ritrovano a brindare e consumare 7,5 milioni di boccali di birra.

 

Ovviamente il business turistico ha portato altre città, anche in altri paesi, a copiare l’evento, ma la Germania rimane imbattibile. Divertimento e tradizione vanno a braccetto con musica, birra fresca, uomini e donne brilli e tanta voglia di stare in compagnia.

 

Sempre in Germania si può vivere l'esperienza alla scoperta delle tradizioni bavaresi nella famosa Hofbräuhaus nel cuore del centro storico. Costruita originariamente come birreria, oggi è un vero e proprio tempio dedicato alla bevanda nazionale. Qui gli avventori indossano i costumi tipici bavaresi (Lederhosen e Dirndl), bevono la birra dai tipici boccali da un litro e gustano le ottime pietanze tradizionali: il tutto nella tipica atmosfera ospitale della Baviera. In quella che è probabilmente la birreria più grande del mondo, circa 30.000 ospiti affollano ogni giorno le lunghe tavolate e festeggiano a suon di musica.

 

LE BIRRE PIU STRANE DEL MONDO:

Hvalur 2 di Brugghús Steðja (Islanda) con testicoli di balena.


La birra islandese Brugghús Steðja di Borgarnes prevede tra gli ingredienti, testicoli di balena affumicati su fiamma alimentata di sterco di pecora. All’assaggio, peraltro, l’ingrediente protagonista non risulta “predominante” e gli assaggiatori che l’hanno provata raccontano di una ben strutturata e volgare “birra di palle e merda” Smoked Amber Ale di 5,2° alc.
Il segreto forse sta nel superare il blocco psicologico dello sterco per poi passare al testicolo di balena.

 

birra con testicoli balena

 

Big Ass Money Stout di Evil Twin e Lervig Brewery con pizza surgelata e soldi.


Una birra folle nata in Norvegia dove hanno inserito pizza surgelata durante la bollitura e corone norvegesi al momento del dry-hopping, dando vita ad una imperial stout molto “gustosa” e poco “aromatizzata”.

 

Mangalitsa Pig Porter di Right Brain Brewery (USA) con ossa e testa di Maiale ungherese.


Negli Stati Uniti a Traverse City (Michigan), viene realizzata una porter con ossa e parti della testa affumicata di suini della razza Mangalica, tipica dell’Europa Balcanica e in specie dell’Ungheria. Al gusto di una Porter al bacon.

 

 

Peanut Butter Raincloud di Foolproof Brewing Company (USA) con burro di arachidi.


Sempre in America, a Pawtucket (Rhode Island), Foolproof mette il proprio marchio su una Porter, il cui additivo è il burro di noccioline. Una birra “adorata” dagli scimpanze!

 

Rocky Mountain di Wynkoop (Denver). La birra con le “palle”(testicoli di toro).


La birra presa per le palle, affettati e arrostiti, che vengono aggiunti, alla base di una già robusta Foreign Stout, dando vita alla Rocky Mountain, il cui carattere risulta consistente nella corporatura, teso alle torrefazioni, con una tostatura energica. Nato da uno scherzo durante il “pesce d’aprile” e divenuto realtà dopo le centinaia di richieste arrivate in birrificio.

 

 

Saison dell’aragosta di Oxbow Brewing (USA) e Birrificio del Ducato (ITA) con aragosta.


Le aragoste del Maine nel corso del processo produttivo nuotano letteralmente nella birra. Questa produzione decisamente estrema nasce da una oramai consolidata collaborazione tra il birrificio americano Oxbow Brewing ed il Birrificio del Ducato. A produrre questa Saison in 3mila bottiglie è il marchio craft del Maine, ma l’idea è del mastro birraio italiano.
Le aragoste vengono inserite nel mosto e lasciate a “cuocere”, quindi il carapace viene svuotato della carne e reinserito in infusione con l’aggiunta di una piccola quantità di sale marino locale. Il risultato è una birra ispirata alle Gose con un leggero sentore di aragosta.

 

Birra al cervello di capra (Usa)


Il filone “da capra” ci porta la Dock Street Walker, american strong ale in edizione limitata realizzata da un birrificio di Philadelphia che ha intuito le potenzialità che poteva esprimere un’aromatizzazione data dal cervello di capra affumicato. Una birra bizzarra congeniata per omaggiare la serie tv “The Walking Dead”.
 

Mario Lucillo

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di Mario LucilloGiornalista e curioso del mondo