Spettacolo

Nuove app dal mondo on line: "personalizzazione", quello che ti serve per avere tutto e subito

Mark Zuckerberg, Paper, Linkedin e Flipboard sono solo una parte del prossimo futuro del web.

di |

La nuova frontiera del giornalismo online si chiama personalizzazione. Cerchi quello che ti serve, selezioni, ti informi. Si passa dal giornalismo passivo a quello su misura. Ognuno può costruire la prima pagina ideale e il proprio giornale online, dando una priorità agli avvenimenti che interessano di più. A seconda del momento, o del proprio stato d’animo, o di tutti quei fattori che in qualche modo influiscono sull’ambiente che ci circonda, e quindi sulla capacità di apprendimento e di cognizione rispetto ad un evento.
L’ultimo nato in ordine di tempo è Paper, un’idea lanciata in occasione del decimo anniversario di Facebook. Si tratta di un’applicazione mobile grazie alla quale possono essere integrate le notizie dei media tradizionali con quelle diffuse dai social network. Per Mark Zuckerberg, Paper è la risposta ideale a chi cerca ogni giorno qualcosa di più dal mondo dell’informazione, sempre meno soggetta a meccanismi editoriali oramai superati e interessi di parte. L’informazione cucita addosso come il vestito di un sarto, dalle dimensioni ideali, con notizie di attualità o inerenti la propria professione, i propri hobby, i propri gusti cinematografici o culinari. A decidere la confezione del giornale digitale è l’utente, che grazie al software di Mike Matas, a capo dei Creative Labs di Zuckerberg, diventa editore del suo quotidiano. Matas aveva già dimostrato le sue capacità disegnando alcune app di Apple per l’iPhone e il rivoluzionario ebook interattivo Our Choise di Al Gore. Assunto nel 2011 da Zuckerberg, ora dirige un laboratorio di sperimentazione di Menlo Park. Paper è il primo prodotto nato in questo spazio e proposto ufficialmente sul mercato proprio in occasione dei dieci anni di Facebook.

 
Tra le novità di Paper, rispetto ad altri giornali interattivi, ci sono sicuramente il carattere dei testi, la grafica accattivante del logo e i colori. Particolare attenzione è stata dedicata alle foto, grandi, luminose, ben definite. Scorrono quasi tutte in orizzontale e si alternano con sapienza ai contenuti del giornale personalizzato, con effetti di transizione eseguibili senza una particolare preparazione. Perché Paper è semplice e intuitivo.

 
Adatto all’iPhone, il nuovo giornale targato Facebook offre una serie di canali tematici che possono essere selezionati dall’utente a seconda delle proprie esigenze. I canali contengono news di varie testate, una quarantina circa, come New York Times, Associated Press, Time, Wired, BBC. Poi, se si vuole, c’è la sezione social, con le notizie che arrivano dai propri amici. Trattandosi del giornale di Facebook, infatti, c’è tutto quello che già si trova sul social: richieste di amicizia, chat, post, condivisioni, filtri.

 
Poi c’è la questione tempo. Quello a disposizione non basta mai per poter usufruire di tutti i servizi offerti da Paper. Allora i maghi di Menlo Park hanno creato un tasto grazie al quale è possibile aggiungere gli articoli nella reading List di Safari, e leggerli quando si vuole.

 
La prima pagina del giornale cambia a seconda delle opzioni stabilite dall’utente. Ovviamente possono essere modificate in qualsiasi momento. Insomma, un ulteriore passo in avanti verso l’informazione personalizzata che già trova in Flipboard un leader del settore. Per il momento Paper è disponibile solo per l’iPhone e negli Stati Uniti. Ma arriverà ben presto anche in Italia.

 

 


Flipboard, invece, ha presentato da poco la versione 2.0 della sua app. La start-up di Mike McCue, nata grazie al finanziamento di uno dei fondatori di Twitter, Jack Dorsey, grazie a ulteriori finanziamenti, è oggi in grado di soddisfare quelle richieste avanzate dagli utenti negli ultimi mesi per migliorare la fruizione del servizio. Una di queste è legata alla possibilità di memorizzare in una apposita news list le notizie che interessano ma che non si possono leggere subito. Flipboard può essere sfogliato, consultato e letto su tutti i dispositivi, sia Apple che Android. Si trova di tutto: dagli articoli del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport alle foto condivise su Facebook o Instagram. Ma anche i filmati di YouTube e le idee per arredare la propria abitazione o per organizzare il prossimo viaggio. Leggere su un dispositivo mobile Flipboard è una vera e propria esperienza. Si ha a disposizione tutto quello che interessa in un unico posto, e nel modo preferito. Dalla prima pagina alle varie sezioni (Novità in vetrina, Notizie, Affari, Scienze e Tech, Sport, Foto e Design, Arte e Cultura, Lifestyle, Viaggi, Stile, Musica, Libri) oltre a uno spazio gestito dagli stessi lettori, ci si immerge in un mondo di informazioni tra testi, foto e video bene amalgamati e facili da gestire. E nel mare magnum di proposte offerte dal web la questione non è di poco conto.

 
Si adeguano, e non poteva essere altrimenti, anche Google, Linkedin e Aol. Google ha presentato da poco Google Play Edicola, una applicazione che mette insieme il flusso di notizie presenti su GNews e Currents. Le nuove edizioni sono realizzate in formato rivista, con approfondimenti audio e video. E tutti hanno la possibilità di essere condivisi. Anche in questo caso si possono organizzare liste personalizzate da poter essere consultate quando si avrà il tempo necessario per leggere gli articoli, analizzarli ed eventualmente condividerli.

 
Non potevano restare con le mani in mano quelli di Linkedin, che recentemente hanno rinnovato una delle migliori applicazioni per tenersi sempre aggiornati su quello che succede nel mondo. Si tratta di Pulse, disponibile gratuitamente, realizzata con una grafica elegante e intuitiva. Attraverso una serie di comandi, non molti, per evitare di confondere l’utente, si entra nel pianeta delle news dei servizi come Instapaper, Evernote e Read It Later. Collegandosi con il proprio account Linkedin si possono salvare e condividere le informazioni con il network professionale. Nelle ultime settimane, grazie alle innovazioni della start-up fondata da due ex studenti di Stanford, e acquistata nel 2013 per 90 milioni di dollari, il numero di utenti di Linkedin è aumentato in maniera significativa.

Aol, che già controlla siti come Huffington Post, TechCrunch e Usa Today, ha acquistato per 83 milioni di dollari Gravity, una azienda specializzata in contenuti selezionati su misura sugli interessi degli utenti. Una evoluzione fisiologica dei servizi già offerti sul Web che porterà, secondo le previsioni del CEO Tim Amstrong, un aumento della pubblicità sui propri canali. Gravity sfrutta l’Interest Graph, un algoritmo che determina topic e argomenti degli specifici lettori in base alle loro preferenze e abitudini. In questo modo è più facile proporre le inserzioni pubblicitarie, che cambiano a seconda dell’utente. Gli aggregatori di news puntano sulla pubblicità mirata per generare finalmente quel valore economico che fino ad oggi ha rappresentato il vero problema dei nuovi editori online.

Tra gli aspetti del consumo di media e notizie, dunque, emerge quello della personalizzazione, con il passaggio dall’unidirezionalità alla bidirezionalità del messaggio, prodotto dal medium verso lo spettatore e viceversa. La convergenza segna il superamento di una fase dove veniva attribuito a un solo medium l’uso esclusivo della distribuzione di contenuti, oggi disponibili su più mezzi anche attraverso forme ibride che ridefiniscono lo scenario informativo e comunicazionale. Si affacciano sulla scena nuovi protagonisti, favoriti dagli strumenti e dalla facilità con cui possono essere maneggiati. Il Web diventa un archivio dove è possibile attingere informazioni in qualsiasi momento e in ogni posto, svincolate dalla dimensione dello spazio e del tempo. Ora sta all’utente organizzare questo flusso.

Antonio Pascotto

di Antonio PascottoGiornalista Caporedattore All news Mediaset, Tgcom 24.