Spettacolo

L’Italia presente a Venezia. Il Festival scopre la nostra terra con 4 film in concorso

Bobbio, Pantelleria, Napoli e Caltagirone sono il palconscenico dei film italiani.

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Bobbio, Pantelleria, Napoli e ancora Sicilia con Caltagirone. I quattro registi italiani in concorso al Festival di Venezia 2015hanno scelto l'Italia come palcoscenico delle proprie storie con una particolare predilezione per la terra della propria infanzia, quella, probabilmente, che ha lasciato un segno incancellabile nella loro formazione culturale. Marco Bellocchio, il regista de “I pugni in tasca” “Il sogno della farfalla”, “L'ora di religione” ha portato nella città lagunare “Sangue del mio sangue”, interamente girato a Bobbio, dove è nato.

Bellocchio si è ispirato alla storia di una suora murata viva nella prigione convento di Bobbio portando la storia ad una Italia d'oggi della provincia ricca. E' la storia di Benedetta, una monaca murata viva nel convento di Santa Chiara. “ Questa storia antica con un ritorno al presente, in un'Italia di paese che la modernità, la globalizzazione hanno ormai cancellato” ha dichiarato il regista.

 

Piccola città di origine romana, Bobbio è abitata da poco più di 3500 abitanti e si trova in provincia di Piacenza in Emilia Romagna, nella Val Trebbia. Ha un bellissimo centro storico con le caratteristiche del borgo medievale. Il simbolo è il ponte Gobbo o anche chiamato ponte del Diavolo, un ponte di pietra che attraversa il fiume Trebbia con undici arcate irregolari. Domina il santuario della Madonna del Penice che si trova sulla cima del monte omonimo. Nel medioevo è stata un centro cosmopolita di arte, cultura e scienza. “Siamo membra dello stesso corpo. Sia che siamo Galli, Britanni o Iberi o di qualsiasi altra popolazione” disse San Colombano.

 

 

La visione cosmopolita è evidente. Passeggiando per le strade del centro storico ma anche dove regna la natura il viaggiatore non può non evidenziare come questa terra sia stata un' imprimatur educativo e caratteriale del cinema del maestro. Ha girato a Bobbio non solo per raccontare una storia vissuta nella sua città natale ma anche per ricordare la sua infanzia e il trascorrere degli anni, il cambiamento delle cose e degli uomini. E' cambiata Bobbio dagli anni Cinquanta, è mutata l' armonia di vita da parte di Bellocchio, il suo approccio con il cinema, con il racconto per immagini.

 

Luca Guadagnino (Melissa P., Io sono l'amore) ha girato il suo film presentato a Venezia dal titolo “A bigger splash” a Pantelleria. In questa isola dove la pietra lavica è illuminata dal sole ha raccontato “le dinamiche del desiderio tra persone adulte e di come queste si infrangano con la realtà”.

 

 

Ha scelto Pantelleria perché è un'isola, palcoscenico ideale per raccontare sogni con i suoi paesaggi caldi e assolati ma anche scontri e litigi con i suoi pendii e rocce. Il titolo si ispira al quadro di David Hockney, che mostra una regolarità di linee sconvolta da un tuffo, anche se il film nasce come remake de La piscina (1969) di Jacques Deray.

 

La bellezza di Pantelleria è nota. Basterà ricordare la riserva naturale e un ampio lago (lo specchio di Venere) dove ci sono i resti di una caldara vulcanica. Numerosi sono inoltre i resti monumentali della sua storia antica. I più importanti ed esclusivi sono quelli che compongono l'area di Mursia e Cimilla, l'abitato capannicolo dell'età del bronzo, con un muro di fortificazione e la relativa necropoli dei sesi, edifici funerari. Numerose sono anche le testimonianze dell'antica Cossyra sulle colline di San Marco e Santa Teresa.

Ancora Sicilia con il regista Piero Messina che ha girato a Caltagirone e in provincia di Ragusa il film “L'attesa” e Napoli per Giuseppe Gaudino con il film “Per amor vostro”
 

Giovanni Scipioni

di Giovanni ScipioniGiornalista, Scrittore, Viaggiatore.