Viaggi

Yoga e pace interiore: un’utopia, una possibilità o una moda?

India Business e Pace: lo Yoga come disciplina che aiuta il corpo e la mente a raggiungere l’ambito equilibrio.

di |

Il desiderio di trovare un mondo libero da catene, da orari, dal ritmo incalzante scandito dal lavoro, lo stress della vita sociale che a volte, sempre più spesso, invade la privacy, gli impegni che, solo per essere definiti tali, risultano soffocanti, tanti, troppi. Molti scappano, trovando nella fuga la soluzione a tutto, inconsapevoli che il soggiorno al mare di una settimana, la sciata in montagna di cinque giorni o la passeggiata in pineta sono fughe brevi che purtroppo non risolvono l’ansia ma la allontanano per un periodo più o meno breve. Certamente staccare con la mente dalla quotidianità è utile, il cambiamento rigenera, la ventata “d’aria fresca” migliora il respiro e fa affrontare gli impegni futuri con un atteggiamento diverso, più sicuro, più ambizioso.
Dall’altro lato, ci sono persone che si sono avvicinate ad una dottrina filosofica antichissima, influenzando seguaci in tutto il mondo e alimentando curiosità. Si tratta dello YOGA (una parola di origina sanscrita che vuol dire “unione”), una disciplina volta all’unione fra Dio e l’uomo, attraverso la meditazione e la pratica. Purtroppo non si ha una data certa della sua origine: la si fa risalire a 6000 anni fa (secondo quanto afferma Max Müller, un famoso storico tedesco della fine del 1800). Non si conosce nemmeno il nome del suo ideatore, anche se molti induisti pensano che sia il dio Shiva, considerato uno dei culti predominanti dell’Induismo. Le uniche testimonianze certe provengono dalla Valle dell’Indo e risalgono al III-II millennio a.C. : l’archeologia ha tradotto queste tracce in uomini che vivevano come asceti, isolati nei boschi, nutrendosi di radici e che praticavano la dottrina dello yoga. In aggiunta Patanjali, un indiano del V secolo d.C., la traduce in regole che raggruppa nel libro “YOGA SUTRA” (Aforismi sullo Yoga): 195 “detti” che riassumono l’essenza della filosofia yoga, l’origine della concentrazione, le modalità per ottenerla, le forze soprannaturali che ne derivano e l’ isolamento dell’anima.

 



Lo yoga è diventato una moda in Europa dagli anni settanta anche se fu Alessandro Magno che, nel 326 a.C., penetrò nella Valle dell’Indo, facendo così conoscere le filosofie orientali di questi luoghi anche in occidente.
E’ praticato in Occidente in modi diversi l’uno dall’altro. Maestri di yoga si sono adattati ai ritmi occidentali allontanandosi dallo spirito originale della disciplina, optando per un insegnamento più atletico, dando più spessore al fitness che alla meditazione.
Ma altri, si soffermano più sull’aspetto mentale e meno su quello fisico. Un esempio è costituito dallo Hatha Yoga: stretching, posizioni posturali, respirazione e rilassamento in una sola lezione.
Quindi cosa spinge le persone ad avvicinarsi a questa filosofia orientale? E perché molti scelgono l’India di questi giorni come meta delle proprie vacanze o percorso spirituale? Le scritture induiste insegnano che la felicità materiale è momentanea e non duratura quindi l’amore individuale per Dio e per gli altri esseri umani è l’unica strada per l’eterna gioia. Così molti occidentali cercano nello yoga la via per la felicità e la serenità dello spirito affidandosi alle tecniche di esperti che praticano la disciplina da anni e che hanno un atteggiamento che infonde tranquillità, pace e soddisfazione per le cose semplici affascinando quindi molti adepti.
Cercare questa pace interiore permette di raggiungere quel famoso equilibrio mente-corpo che è difficile da trovare senza la meditazione e le pratiche necessarie.
Lo yogi, colui che segue questa filosofia, dovrebbe mettere in pratica questa dottrina nella vita quotidiana stando calmo in momenti di tensione e agitazione e liberando la mente mostrando chiarezza in situazioni confuse.

Gli insoddisfatti, coloro che decidono di prendersi qualche mese per pensare al proprio futuro, chi ha contratto delle malattie che non hanno una cura e semplicemente curiosi di un’esperienza nuova per sentito dire, decidono di prendere un volo per l’India in direzione di un centro dove trascorrere qualche settimana o qualche mese di meditazione, seguiti il più delle volte da un guru che giorno dopo giorno mostra il cammino attraverso la giusta pratica e meditazione, accompagnata quasi sempre da una corretta alimentazione, che per lo yoga è costituita da verdura, frutta, cereali, derivati dalla soia ricchi di proteine prediligendo quindi cibi freschi per mantenere la mente attiva e vigile e non appesantire il corpo con sfizi ricercati fuori pasto.
Espatriati che decidono di lavorare in India approdano a Mumbai: una caotica città che riesce però a regalarsi angoli di pace creando oasi di serenità. Un esempio è lo Yoga House: un centro di meditazione e pratica della disciplina. E’ situato a Bandra Ovest, una location amata dalle celebrità del posto e dagli stranieri che vivono in loco perché una zona piena di distrazioni, tra cui ristoranti internazionali e locali, negozi, passeggiate vicino al mare, festival che si svolgono durante tutto l’arco dell’anno, imponenti chiese (essendo l’area abitata in maggioranza da cristiani) e altro ancora. Un posto che, seppure in pieno centro cittadino, è riuscito a crearsi il proprio idillio. Si possono seguire corsi che vanno dalle 6,30 del mattino alle 9 di sera. Ogni lezione ha una durata di un’ora e quindici minuti. Gli insegnanti, diversi l’uno dall’altro a seconda della propria specializzazione e inclinazione verso un tipo di yoga, sono svariati e consigliano una partecipazione continua per non perdere la pratica. Il numero massimo di partecipanti è di 10 persone. Il centro è molto apprezzato anche per l’atmosfera rilassante, la possibilità di passare del tempo al bar che serve ottimi succhi freschissimi o pietanze amate dallo yogi e non solo. Tante persone scelgono di venire qui col proprio computer a lavorare, trovando tutti i confort, compresa la rete wifi, essenziale oggi. Di questi tempi ricercare un po’ di serenità è sempre più un’ambizione e c’è chi crea spazi che aiutano ad affrontare la giornata con serenità e tranquillità. Lo Yoga House è solo un esempio, ma ce ne sono molti in tutto il mondo e, a volte, c’è chi usa solo una terrazza per la disciplina, senza ricorrere alla creazione di centri specializzati. Non è però necessario venire in India per praticare questa disciplina (a volte non si hanno le disponibilità finanziarie o fisiche per affrontare il viaggio), l’equilibrio è da ricercare dentro se stessi e non nell’ambiente circostante.

Valentina Della Rocca

Tags: yoga, salute
di Valentina Della RoccaEgittologa ed Arabista