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Frisia, il fenomeno delle maree, del paesaggio lunare e delle camminate sul fango

Solo 5 isole raggiungibili, per le altre il percorso è considerato troppo pericoloso ed è alto il rischio di rimanere intrappolati.

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Quando la marea ritira le acque del Mare del Nord dalle coste settentrionali della Germania, di colpo la distanza che separa dalle isole all'orizzonte si accorcia. La massa di sabbia e fango che emerge velocemente mentre le correnti spingono il mare indietro, può essere con attenzione percorsa a piedi, attraversando un paesaggio lunare e scoprendo ecosistemi sconosciuti. Il luogo in cui meglio ammirare questo spettacolo naturale e affrontare una faticosa ma esaltante scarpinata è la Frisia, in Bassa Sassonia, nella Germania nord-occidentale.

Il fenomeno delle maree è comune a tutta la costa nord-europea e interessa anche l'Olanda, il Belgio e la Francia, ma è proprio in questo angolo tedesco di 90 chilometri, schiacciato verso il confine olandese e compreso fra gli estuari dei fiumi Jade ed Ems, che la presenza delle Isole Frisone rende il Wattwanderung (letteralmente, la camminata sul fango) un'esperienza praticabile.
 

È necessario avere una discreta forma fisica per affrontare i disagi del tragitto e dotarsi di un paio di scarpe o stivali di gomma, per evitare di ferirsi ai piedi con i gusci di conchiglie che emergono dalla sabbia, pantaloncini corti per poter guadare i canali ancora invasi dall'acqua e una guida esperta che conosca tutti i segreti delle correnti, che cambiano all'incirca ogni sei ore. Il bollettino meteo locale offre alle guide le informazioni per accompagnare i turisti: oltre all'andamento della marea è necessario sapere quali saranno le condizioni del tempo, perché le piogge frequenti anche nei mesi estivi possono modificare di giorno in giorno i percorsi.

 

 


Solo cinque sono le isole raggiungibili a piedi: Baltrum, Norderney, Langeoog, Spiekeroog e Minsener-Oldoog. Per le altre il percorso è considerato troppo pericoloso ed è alto il rischio di rimanere intrappolati dal ritorno della marea. L'orario di partenza dipende dalla situazione delle maree nel periodo da voi prescelto. L'andamento è prevedibile a lungo termine, quindi per ogni stagione è già stabilito un calendario preciso.

In alcuni periodi si compie il tragitto d'andata a piedi e il rientro in battello, in altri avviene il contrario. Ci possono volere fino a 5 ore per raggiungere le isole se capitate in un giorno in cui vento e pioggia rallentano il ritmo e impongono deviazioni per aggirare i canali più gonfi. Per questo motivo, la partecipazione è vietata ai bambini sotto i 10 anni. Per tutti gli altri, invece, è richiesto solo un po' di spirito d'avventura.

 

 


Le guide sono giovani esperti locali, a volte laureati in materie biologiche, altre volte ecologisti o appassionati di storia della regione. Conoscono ogni angolo del tratto di mare e di sabbia che separa la costa frisone dalle isole e durante il percorso racconteranno la straordinaria vita di questo microcosmo marino, trasformato da qualche anno in parco naturale e posto sotto la tutela dell'Unesco. È un ambiente umido che non ha uguali al mondo, si estende per 10 mila chilometri quadrati ed è abitato da piante acquatiche, microrganismi, piccoli vermi che sono diventati il simbolo di questa regione (il pupazzo del verme Willi è la mascotte) ma anche animali più grandi e attraenti come le foche, tornate a popolare coste e isole dopo aver rischiato l'estinzione negli anni ‘70.

In più c'è la sensazione irripetibile di attraversare un paesaggio straordinario, affondando le gambe nella fanghiglia, superando piccole dune di sabbia bagnata e guadando i canali lungo i quali la corrente si sposta. Può esserci la nebbia a rendere l'atmosfera più misteriosa, e in questo caso è essenziale non perdere mai di vista il gruppo.

Da queste parti regna sovrano il pesce. A Neßmersiel i piatti tipici sono i filetti di sogliole con patate: è però quasi un obbligo provare i panini imbottiti di aringhe o gamberi del Mare del Nord, creati con pesce appena pescato, che nulla hanno da invidiare ai più famosi panini amburghesi.

 

 

Chi preferisce la carne, può assaggiare il Labkaus, la versione frisone della tartare con carne macinata, patate, uova e in alcuni casi aringhe. Da bagnare con la birra locale, la Jever. Chi invece decidesse di trascorrere qualche giornata sulle isole, può scegliere una soluzione pratica e comoda: è sufficiente la statale che bordeggia la costa e infilarsi in uno dei tanti Bed & Breakfast puliti ed economici che si trovano lungo la strada. Si trovano ottime sistemazioni a prezzi abbordabili anche per le famiglie.

Per raggiungere la Frisia è possibile partire in aereo da Bergamo e Pisa con destinazione Lubecca. A quel punto meglio affittare un’auto, perché il treno prevede un viaggio di oltre 4 ore e 4 cambi. Opportunità più comoda dal sud Italia: partenza da Bari, scalo a Stoccarda e arrivo a Brema. Da lì, in treno è solo un'ora e 40 minuti con due cambi. E anche in auto il tragitto è più breve.

Stefano Caliciuri

di Stefano CaliciuriGiornalista