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Curacao, l'isola alternativa tra spazio-porto e mare cristallino

Quartieri alimentati esclusivamente con energia sostenibile ed immersioni fantastiche.

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Quasi esclusa dalle rotte dei grandi tour operator, Curacao, isola caraibica delle Antille olandesi, solo nell’ultimo decennio ha scoperto la propria vocazione turistica.

D’altronde ha tutti i numeri per presentarsi come meta d’obbligo per chi vuole organizzare un viaggio ai Caraibi: l’isola offre un mare trasparente, spiagge bianchissime e più di sessanta punti di immersione per gli appassionati di subacquea; non a caso Curacao è stata selezionata come una delle 5 migliori mete dei Caraibi e uno dei 10 migliori siti per lo snorkeling. L’isola vanta inoltre una cultura ricchissima, figlia di numerose dominazioni (spagnola, olandese, inglese), una lingua ufficiale che è un misto di portoghese, olandese, spagnolo e arawak e l’habitat aspro e selvaggio.

La capitale di Curacao, Willemstad, è da un lato una città perfettamente costruita, moderna, dotata di infrastrutture, uffici e negozi, dall’altra è caratterizzata da edifici fatiscenti, povertà e strade sterrate. La doppia faccia di questa città, che si denota nettamente camminando per il centro storico è sicuramente una caratteristica di Willemstad e chiaramente delinea il gap strutturale e culturale che si respira nell’isola tra ciò che è stato costruito e “importato” dalle numerose dominazioni coloniali, per ultima l’Olandese, e quello che invece è stato lasciato ad impronta autoctona.

Il quartiere di Punda, con i suoi tipici edifici multicolori, patrimonio mondiale dell’Unesco, è molto particolare perché ricorda lo scorcio di una città nord europea, non di certo di una città caraibica; questo aspetto contraddistingue Curacao dalle altre isole delle Antille Olandesi.

 



L’isola è quasi sconosciuta agli italiani perché poco proposta dai tour operator vista la difficoltà di trovare voli di linea dal nostro Paese. Le rotte turistiche principali sono dall’Olanda, dagli Stati Uniti e dal Canada e dal Venezuela (con una media complessiva mensile di circa 40mila turisti).

L’isola di Curacao si contraddistingue dalle altre isole delle Antille Olandesi per i suoi paesaggi, ancora, quasi incontaminati e dall’assenza dei classici hotel-grattacielo che costeggiano le coste principali.

 



Una delle zone di Curaçao che ha avuto negli ultimi anni il maggior impulso è sicuramente il quartiere residenziale di Jan Thiel, abbarbicato su un spettacolare promontorio stretto tra l’incantevole Caracasbaai e l’omonima baia. È qui che si respira la vocazione internazionale e “modaiola” dell’isola. A Jan Thiel non è difficile imbattersi in lussuose ville in stile hollywoodiano a picco sull’oceano, nascoste all’occhio dei curiosi all’interno di riservatissimi e protettissimi resort. Gli stabilimenti e i club non sono da meno, con le spiagge di sabbia bianchissima ed hotel a 5 stelle che la sera diventano un viavai di giovani a caccia di movida.

Molto bella anche la riserva naturale unica di Jan Thiel, con le sue antiche saline , dove si possono trovare regolarmente fenicotteri . La riserva è anche una zona eccellente per fare jogging e mountain bike . Inoltre è possibile noleggiare passeggini e quad per un tour avventuroso in tutta la regione.

E’ interessante sottolineare come dal punto di vista ambientale, Curacao stia portando avanti dei progetti particolari, come la realizzazione di un intero quartiere a basso impatto ambientale, alimentato esclusivamente con energia sostenibile.

GreenTown” è un'iniziativa che si pone l’obiettivo di sostituire la raffineria di petrolio fortemente inquinante a Curaçao con un vivace, verde e vibrante quartiere che abbracci il porto. Le ricadute per l’isola potrebbe essere immense: è stato calcolato che il progetto genererà più di 16.000 nuovi posti di lavoro e un significativo aumento delle entrate pubbliche. Negli intenti il nuovo quartiere sarà a basso impatto ambientale, alimentato esclusivamente con energia sostenibile.

 



Un altro progetto interessante è quello di costruire uno spazioporto per i voli suborbitali nei pressi dell’attuale aeroporto di Hato. La società Space Experience Curacao (SXC) è l' entità scelta dal governo del Curacao e dal Curaçao Airport Holding per creare il business spaziale nell'isola, business che sarà dedicato a missioni scientifiche, turismo spaziale e formazione scientifica e tecnologica. A sua volta SXC ha siglato l'accordo con XCOR per l'utilizzo della navetta Lynx. Le aspettative sono quelle di iniziare le attività al più tardi nel 2015.
Il costo per ogni biglietto sarà di 98.000 dollari americani, circa 70.830 euro.

 



Curacao non è solo mare cristallino e sabbie bianche ma vanta di un patrimonio culturale e artistico invidiabile alle altre Antille Olandesi: Importante dal punto di vista etnografico il Khura Hulanda Museum, vera propria memoria storica del mercato degli schiavi che nei secoli passati ha fatto la fortuna dell’isola.

Altro evento importantissimo è il North Sea Jazz Festival che si tiene ai primi di agosto e durante il quale si esibiscono sui quattro palchi allestiti per l’occasione presso il World Trade Center artisti tra i più celebrati (Bruna Mars, Arteha Franklin, Sting, Rod Stewar)

Janike Catton

di Janike CattonGiornalista