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Post contenenti il tag: cannes

Migliore regia a Cannes grazie al fantasma nel cellulare: “personal shopper” di Olivier Assayas

Messaggini diabolici, moquette insanguinata, porte che si aprono e si chiudono per lasciar passare l’invisibile.

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Non è facilissimo capire cosa fa una personal shopper, la professione della protagonista che dá il titolo al film: la quale passa buona parte della giornata a visitare importanti atelier tra Parigi e Londra per prendere in prestito capi di alta moda per conto di una star globalizzata troppo impegnata nella promozione di se stessa e delle cause di interesse planetario in cui è coinvolta per avere il tempo di farlo personalmente. Poco male, perché tutto questo fa da sfondo sfuggente e provvisorio ad una storia di fantasmi tra le più misteriose e inquietanti raccontate di recente dal cinema. Fantasmi. Come chiamate il ritorno indecifrabile di un fratello gemello morto improvvisamente per una malformazione congenita al cuore? (La stessa della protagonista: il medico le dice che è meglio che non subisca violente emozioni – e giustamente Anthony... continua

"Per me Dio è sia donna che uomo".

Intervista alla regista franco marocchina Houda Benyamina che con il suo “Divines” vince la Camera D’or a Cannes.

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E' già cult il film “Divines”, il lungometraggio della regista franco marocchina Houda Benyamina che ha vinto la Camera D'or, il premio che la sezione di Cannes la Quanzaine des Réalisateurs dà alle opere prime. E' un film su due ragazze adolescenti amiche per la pelle: Dounia (Oulaya Benyamina) cresciuta sotto il cavalcavia di un'autostrada in un campo rom, con una madre alcolista (Majdouline Idrissi) di cui lei si fa più o meno carico e Maïmouna (Déborah Lukumuena) di origini africane, figlia di un Imam del quartiere. Laurel e Hardy di periferia si assicurano una sopravvivenza spiccia rubacchiando merce al supermercato e rivendendola ai compagni di classe durante la ricreazione dei loro corsi di un istituto professionale. Qui, dovrebbero imparare a fare accoglienza in strutture alberghiere. “Ma io non voglio fare la tua fine ... continua