Il futuro della serie tv arriva dal web? Matteo Renzi l’ha proposto come case study al PD mentre Barack Obama vorrebbe i protagonisti nel suo governo
Dopo “House of Cards” e “Transparent”, Netflix e Amazon rilanciano la sfida producendo Woody Allen, Mozart, Adam Sandler e Ridley Scott. Al Pacino ci pensa, il gigante cinese Alibabà scende in campo con Wong Kar-wai.

Da un paio d’anni Amazon e Netflix si contendono alcuni dei segmenti più innovativi dell’intrattenimento contemporaneo e, diventati anche produttori di film e serie tv, stanno radicalmente cambiando le regole del gioco. In una sfida che dall’Italia, dove i rispettivi servizi di streaming non sono ancora operativi, possiamo solo seguire da lontano.
Due loro produzioni hanno trionfato nelle ultime tornate di premiazioni dei Golden Globe: House of Cards (Netflix) e Transparent (Amazon).
Le vicende della nascita di House of Cards sono ormai note: nel 2011 Netflix, colosso americano del noleggio e dello streaming di film, decide di fare da sé e di realizzare una serie tv per fidelizzare gli utenti del servizio. Alla ricerca di una grande idea e di nomi importanti, strappa a HBO e AMC i diritti di House of Cards, progetto-remake di un telefilm inglese del ... continua