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Post di: Andrea Valdambrini

L’Everest ormai è sovraffollato. Rifiuti, urina e feci non riescono ad essere smaltiti. Blocco per minori, senior e disabili

Nel 1998 l’Everest è stato scalato da un alpinista senza una gamba. Nel 2001 è stata la volta di un non vedente, mentre solo pochi giorni fa un giapponese con 9 dita amputate ha tentato, non riuscendo, l’impresa.

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E’ la montagna per eccellenza, il picco del mondo, quello che rappresenta nella definizione dell’alpinista britannico George Mallory – uno dei pionieri delle spedizioni - “il desiderio dell’uomo di conquistare l’universo”. Il solo nome evoca racconti epici, tentativi di conquista storie drammatiche di alpinisti. Negli ultimi anni, l’Everest è diventato, più ancora di altri picchi himalayani, meta di turismo di massa e di scalate per tutti e a tutti i costi. Una fonte di guadagno per la popolazione locale (gli sherpa) ma anche l’origine del degrado di un ambiente naturale un tempo incontaminato. A sei mesi di distanza dal terribile terremoto che ha colpito il Nepal, il governo di Kathmandu ha deciso per la prima volta di imporre una serie di regole con lo scopo di tutelare l’incolumità degli alpinisti. Il di... continua

Isis e traffico di reperti, distruzione di opere artistiche e musei. Quanto guadagnano e cosa si distrugge?

Un calcolo preciso è impossibile, ma secondo le stime più allarmistiche, potrebbe trattarsi addirittura della la seconda fonte di finanziamento dei Jihadisti

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“I tesori inestimabili della storia della Siria – i castelli dei crociati, le antiche moschee e chiese, i mosaici romani, la rinomata ‘città dei morti’ nel nord e i musei pieni di reperti – sono caduti nelle mani dei trafficanti di archeologia, hanno subito l’opera di distruzione da parte dei ribelli come delle milizie governative, pian piano che la guerra ha coinvolto tutto il Paese. Mentre i monumenti ed i musei delle due grandi città, Damasco e Aleppo, sono stati ampiamente risparmiati, le cronache da tutta la Siria descrivono danneggiamenti irreparabili a siti archeologici che non hanno eguali nel Medio Oriente. Persino il magnifico castello di Krak dei Cavalieri – descritto da Lawrence d’Arabia come ‘forse il castello meglio conservato e più mirabile al mondo ‘, che neppure il Saladino era riuscito ... continua

Turismo in Iran: da "sconsigliato" ora potrebbe diventare una delle principali risorse del paese

Ben 19 i siti classificati dall’Unesco come Patrimonio Mondiale.

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C’era una volta il Paese proibito. Lì dove l’Occidente veniva ufficialmente considerato il Grande Satana, l’ultima cosa che poteva venire in mente era quello di avventurarsi nella terra degli Ayatollah per un viaggio di piacere. Così è stato a partire dalla Rivoluzione islamica del 1979. Trentacinque anni dopo, però, la situazione è profondamente cambiata e il turismo, non solo quello di nicchia, si avvia a diventare una delle principali risorse per l’economia iraniana. Poche settimane fa, all’inizio di luglio, Teheran ha acconsentito al blocco dei suoi programmi di sviluppo atomico. Raggiunto l’accordo al tavolo negoziale di Vienna, dopo mesi di estenuanti trattative, il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zafir è rientrato in patria accolto come un eroe, mentre le strade delle principali citt&... continua

Bici a Parigi, Copenaghen, Malmo, Amsterdam, Londra… quali sono nel mondo le città dei ciclisti?

Ogni anno si stila una classifica, che vede tra le prime quelle che hanno più strutture dedicate ai ciclisti, più piste ciclabili, più bike sharing.

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Una città a due ruote è sostenibile? L'esempio di Malmö, che in pochi anni ha più che raddoppiato chi usa le due ruote grazie ad una efficace campagna, è un esempio su cui riflettere. Un altro modello di città è possibile, anzi esiste già. E’ a misura di bici, è nato nelle aree urbane europee – soprattutto quelle del Nord Europa, se lo consideriamo in termini di concentrazione geografica-, mentre stenta a prendere piede negli Usa come altrove fuori dal Vecchio Continente. E’ ad Amsterdam e in altre città dei Paesi Bassi - tra cui vanno segnalate l’olandese Utrecht e la belga Anversa - che le biciclette la fanno da padrone. Nella capitale olandese si stima ce ne siano in circolazione 880.000 su una popolazione di 800.000, quattro volte il numero delle auto private. Secondo la classifica annua... continua