Le più belle rapine al cinema. La finzione, del resto, è una delle leggi non scritte del comportamento di ogni buon rapinatore
L’arte della rapina, al cinema come nella vita, non è una disciplina qualsiasi.
La più bizzarra, e vibrante, delle rapine cinematografiche più recenti, è forse quella che apre Le streghe son tornate di Alex de la Iglesia, selezionato dalla Festa del Cinema del 2013: in pieno centro di Madrid, un gruppo di criminali travestiti da performer artisti (uno da Gesù, un altro da soldato americano anni ’50: dei nani, fiancheggiatori, sono travestiti da cartoni animati), irrompono in un banco di pegni per rubare una quintalata di anelli d’oro dati in deposito da coppie che non esistono più. Il capo dell’intera operazione è un disoccupato, divorziato, tiranneggiato dalla ex moglie, che è costretto a portarsi dietro il figlioletto, anche durante la rapina, per non perdere il turno della sua possibilità di averlo con sé. Nel loro grottesco tentativo di fuga, finiranno in un paesino presidiato... continua