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Post di: Arnaldo Casali

Alla scoperta del 65° Giubileo, delocalizzato. Il perdono di tutti i peccati per chi andrà a trovare un carcerato o un ammalato

Dal primo Giubileo all’Anno Santo, scopriamo il “traffico delle indulgenze”.

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E’ il primo giubileo delocalizzato della storia, quello che si è appena aperto in tutte le chiese del mondo e incentrato sulla Misericordia. Non a caso la prima “Porta santa” che papa Francesco ha aperto è stata quella della Cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centroafricana. Un gesto rivoluzionario, quello di inaugurare l’Anno Santo non nella capitale della cristianità ma in uno dei paesi più poveri al mondo, dilaniato da una feroce guerra tra cristiani e musulmani; conflitto nel quale il Papa è intervenuto accogliendo e abbracciando l’imam e poi pregando con lui in moschea in uno dei quartieri più pericolosi della città, sfidando gli allarmi di sicurezza lanciati dai servizi segreti e lanciando un appello a “deporre gli strumenti di morte” e ad “armarsi piuttosto della giustizia, dell&r... continua
Tags: giubileo

E.T., il celebre film sugli extraterrestri, è il vangelo secondo Steven Spielberg

Genesi, resurrezione e miracoli: la storia di Gesù nel colosso cinematografico campione di incassi.

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Come Antoine De Saint-Exupery, anche Steven Spielberg ha incontrato nel deserto il suo Piccolo Principe, sceso sulla terra da un mondo lontano per restituire l'infanzia perduta. «Ero in mezzo al Sahara, durante le riprese dei Predatori dell'arca perduta, tra nazisti assassini e proiettili che volavano da tutte le parti. Che ci faccio qui? Mi domandai. Devo tornare indietro, alla spiritualità di Incontri Ravvicinati, al calore delle emozioni più genuine. E così cominciai a pensare a una storia di amicizia tra un extraterrestre e un bambino di undici anni…». Il film, che ebbe una genesi tormentata (fu rifiutato dalla Columbia mentre la Universal, che lo realizzò, pretese che fosse lo stesso Spielberg a trovare i soldi) divenne in seguito il film campione di incassi assoluto nella storia del cinema. Quello con il Piccolo Principe di Saint-Ex... continua

Le ragazze ai Mondiali di calcio, i ragazzi a casa a fare la calzetta

Calcio:veline e successi femminili contro i flop maschili.

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“Basta, non si può parlare sempre di dare soldi a queste quattro lesbiche!”. Così parlò nel 2015 Felice Belloli, successore di Carlo Tavecchio come presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Lo stesso Tavecchio, da parte sua, poco prima di arrivare ai vertici della Federazione Italiana Calcio, aveva definito le donne “handicappate” in quello sport. A distanza di quattro anni il meme più diffuso sui social è “le ragazze a fare il mondiale, i ragazzi a fare la calzetta”. All’indomani del risultato peggiore ottenuto dalla Nazionale maschile ai mondiali da 60 anni a questa parte (la mancata qualificazione in Russia), quella femminile sta facendo sognare gli italiani alla Coppa del Mondo in corso in Francia. E all’improvviso quelle “quattro lesbiche” evocate da Belloli si sono trasformate in ... continua
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