La Cascata delle Marmore, in Umbria tra silenzio e maestosità
A 7 km da Terni, la Cascata è stata apprezzata da Plino, Cicerone e Dante Alighieri. Al cinema da Fellini e Dario Argento, tra tour e biodiversità
“Rimbombo di acque! Dalla scoscesa altura il Velino fende il baratro consunto dai flutti. Caduta di acque! Veloce come la luce, la lampeggiante massa spumeggia, scuotendo l’abisso. Inferno di acque! là dove queste urlano e sibilano e ribollono nell’eterna tortura; mentre il sudore della loro immane agonia, abbraccia le nere rocce che circondano l’abisso e sale in spuma verso il cielo, per ricaderne in un incessante scroscio, che, con la sua inesausta nube di mite pioggia, reca un eterno aprile al terreno attorno, rendendolo tutto uno smeraldo: - quanto profondo è l’abisso!”
Così Lord Byron, all’inizio dell’Ottocento descrive la Cascata delle Marmore, che con i suoi 165 metri di altezza vanta il primato della più alta d'Europa e da oltre duemila anni affascina visitatori con il suo spettacolo di immensa potenza.
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