Inchieste

La “visibilità” sul web che può uccidere. Da E. Mingoni a T. Cantone, fenomeni virali e celebrità involontarie che hanno distrutto la vita

Sesso, perbenismo, insulti. Consapevolezza e controllo che sfugge pericolosamente anche agli adulti

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Il 20 luglio 1950 Edith Mingoni in Toussan, una giovane signora che aveva la sola colpa di essersi scoperta le spalle al ristorante, fu ingiuriata pubblicamente da Oscar Luigi Scalfaro, futuro presidente della Repubblica e allora giovane parlamentare, che le ordinò di coprirsi additandola come “poco di buono”.Lei lo denunciò e divenne una celebrità: fu difesa nientemeno che da Totò (che accusò Scalfaro di vigliaccheria perché si era sottratto alla sfida a duello lanciata dai parenti della donna) e finì su tutti i rotocalchi insieme alle glorie del cinema e della radio. “Quell’episodio - dirà però in seguito - mi ha rovinato la vita”. Nel 1985 Mario Magnotta, bidello aquilano colpevole di reagire in modo molto buffo alle intemperanze degli alunni della sua scuola (cosa peraltro molto comune nella... continua

Roma, la capitale della gastronomia di tendenza nei nuovi locali della città

Le serate della dolce vita culinaria, prezzi alti, qualità e moda notturna tra grandi chef stellati.

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Roma in questo momento sta vivendo una stagione di gustosi e divertenti eventi serali e notturni, slegati dall’ormai datato brand turistico della “dolce vita”. Non più le trasgressioni e le stravaganti notti delle star del cinema e dei vip negli storici night club intorno a Via Veneto. Ora, il trend enogastronomico sempre più in espansione in Italia e nel mondo ha riacceso le luci sulle notti della movida romana, grazie alla fantasia creativa di architetti che hanno ideato nuovi e aggreganti format realizzati in strutture dove far operare grandi e bravi chef che hanno veicolato “Il Mondo in Pentola”. Il risultato è stato che i nuovi format hanno fatto esplodere il piacere di una vita notturna che al percorso enogastronomico ha aggiunto quello estetico e divertente con la combinazione di sala e bar in un unico ambiente. Situati nei punti... continua

Nella Chiesa non esistono i partiti ma Papa Francesco inventa “l’opposizione”. Il Santo padre odiato dalle gerarchie ecclesiastiche e la “Guerra Santa” degli antipapa

Amato dalle masse e ogni giorno più isolato: le critiche dei cardinali conservatori, la falsa notizia del tumore al cervello, lo scandalo Vatileaks 2 sono solo la punta dell’iceberg.

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“L’uomo iniquo che ora siede sul trono di Pietro, l’innominato, il falsario, il vicario dell’anticristo”. Erano almeno 600 anni che non si sentiva un cattolico parlare in questi termini di un papa. Solo che seicento anni fa c’erano pontefici corrotti e nepotisti, avvezzi più alle donne, alla caccia e alla guerra che alla preghiera. Mentre oggi, sul trono di Pietro, siede un uomo che ha fatto dell’amore, della pace e della dolcezza le sue parole d’ordine. E che proprio per questo suo “eccessivo” amore - paradossalmente – è ferocemente odiato. Eppure tutto sommato non c’è molto da stupirsi: il cristianesimo non è stato fondato proprio da un uomo ucciso perché predicava l’amore e smascherava il perbenismo religioso? Certo è che non si era mai visto, in tutta la bimillen... continua

Le nuove app e la scoperta dei “millenials”

Dalle APP dove strizzare l’occhio per procedere con la transazione, evitare code alla posta, controllare i bus. Il giro d'affari ha superato il miliardo di dollari.

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La parola d’ordine è: pragmatismo. E’ quella dei cosiddetti Millenials, quelli della generazione 3.0, quelli che fanno della praticità il loro verbo. Sono nati dopo il 1985. Non leggono molto su carta stampata, è vero, ma sono attenti a tutto quello che succede intorno, preparati dal punto di vista tecnologico, continuamente aggiornati sulle novità offerte dal mondo digitale. E soprattutto sono concreti, pragmatici appunto. Vanno subito al sodo. Sempre connessi, pronti ad inviare messaggi, a dialogare, a condividere. E non è detto che sia un male. Se i loro genitori badavano molto alla teoria, alla concentrazione, avendo tuttavia non poche difficoltà con la realtà, i Millenials mettono subito in atto quello che apprendono. Sperimentano, provano quello che acquisiscono dalle loro esperienze sul campo. Se poi non va bene cambiano... continua
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