Spettacolo

La scimmia in redazione. Arrivano i robot “al posto” dei giornalisti, in Giappone i robot industriali sono già 310.000

Articoli “robot” migliori di altri scritti da giornalisti uomini. Le informazioni di cui la macchina viene dotata, tra algoritmi e dati, consentono al software di realizzare articoli godibili.

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Ci risiamo. Ancora una volta si parla di robot, di macchine che sostituiscono l’uomo. Oggi l’intelligenza artificiale sembra prevalere anche in quei settori dove l’impresa risulta più difficile. Il giornalismo, ad esempio. L’ultimo software in ordine di tempo si chiama Wordsmith. E’ stato messo a punto da una compagnia, quella sì formata da uomini, che si chiama Automated Insights.  Le sue applicazioni sono molteplici. Si passa dagli articoli economici, veri e propri report con tanto di dati, statistiche, previsioni e grafica, ai servizi sportivi. Anche quelli molto dettagliati. Il commento di una partita di calcio, ad esempio, comprende gli autori dei goal, i relativi minuti, le azioni salienti, i migliori in campo e via dicendo. Si tratta di una tecnologia sofisticata, già utilizzata in tempi non recentissimi per la realizzazion... continua

E.T., il celebre film sugli extraterrestri, è il vangelo secondo Steven Spielberg

Genesi, resurrezione e miracoli: la storia di Gesù nel colosso cinematografico campione di incassi.

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Come Antoine De Saint-Exupery, anche Steven Spielberg ha incontrato nel deserto il suo Piccolo Principe, sceso sulla terra da un mondo lontano per restituire l'infanzia perduta. «Ero in mezzo al Sahara, durante le riprese dei Predatori dell'arca perduta, tra nazisti assassini e proiettili che volavano da tutte le parti. Che ci faccio qui? Mi domandai. Devo tornare indietro, alla spiritualità di Incontri Ravvicinati, al calore delle emozioni più genuine. E così cominciai a pensare a una storia di amicizia tra un extraterrestre e un bambino di undici anni…». Il film, che ebbe una genesi tormentata (fu rifiutato dalla Columbia mentre la Universal, che lo realizzò, pretese che fosse lo stesso Spielberg a trovare i soldi) divenne in seguito il film campione di incassi assoluto nella storia del cinema. Quello con il Piccolo Principe di Saint-Ex... continua

L’Iran e la rivoluzione della moda. Rigido codice governativo aggirato da “tendenze e modernità”.

A Teheran anche un'agenzia di modelle. Stiliste ed influenze occidentali

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Quanto peso può avere la moda per l'identità e il progresso di un paese? Moltissimo. Soprattutto se il paese in questione è l'Iran. Esiste per le donne, come è noto, un codice vestimentario obbligatorio, introdotto l'indomani della Rivoluzione del 1979 da Khomeyni. Nel corso del tempo, con la  modernizzazione inevitabile del paese, le consuetudini femminili hanno forzato gli schemi imposti. Per contrastare la tendenza a imitare stili di vita e abbigliamento occidentali, considerati vergognosi e immorali, nel 2006, il governo di Ahmadinejad volle riformulare di nuovo il punto sugli obblighi che dovevano essere osservati. Si giocò allora con le possibili ambiguità che la moda consente: venne organizzata una sfilata evento dal titolo “le donne della mia terra”. Un nutrito gruppo di mannequins, in una messinscena completamente occide... continua

Il film di Rubini, dal teatro al set cinematografico. Dobbiamo parlare: dissidio, sincerità e violenza. Forse il racconto delle coppie in crisi tutti i giorni

Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone raccontano qualcosa di disperato in modo molto divertente.

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“ ‘Dobbiamo parlare’: quando il partner ci si rivolge a noi con questa espressione proviamo una immediata sensazione di allarme e timore”, ha detto alla conferenza stampa del film di Sergio Rubini Diego De Silva, sceneggiatore insieme a Rubini e a Carla Cavallini del film oltre ad essere tra i pochissimi scrittori capaci di libri tanto comici quanto intelligenti: così ricchi di riflessi rivelatori della nostra vita sentimentale, del nostro rapporto con il mondo e la famiglia, insomma, come si diceva negli anni ’70, così documentati su quanto sia difficile essere normali. Il film di Rubini, passato con grande successo alla Festa del Cinema, si muove tutto su questo terreno lucidissimo e minato. A cominciare dal set. Un attico in pieno centro a Roma, a metà strada tra l’ Ara Pacis e Piazza del popolo. Lì vivono uno scrittore,... continua
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