Spettacolo

La scienza dietro i calci di rigore. Il segreto è lo studio minuziosamente dettagliato. Solo 1 portiere su 100 rimane fermo al centro della porta

I mancini sono più affidabili. Chi è il miglior rigorista dei giorni nostri? Ce lo spiega un campione spagnolo.

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Il sito web di “statistica dei rigori” di Manuel López Botella (penaltyfutbol.com), raccoglie più di 25 mila tiri dal dischetto di giocatori internazionali. L' esperto in rigori ha collaborato con la Nazionale di Calcio spagnola nel Mondiale del 2006 oltre agli Europei del 2008. I rigori possono decidere non soltanto le partite ma anche interi campionati. Per questo diventa importante conoscere bene la scienza che si trova dietro i rigori. L' ex calciatore di Real Madrid, Elche e Oviedo Manuel López Botella (Aspe, 1953), ha fatto questa scelta. Lui svela dati statistici elaborati attraverso lo studio minuzioso dei rigori di calciatori internazionali (più di 25 mila penalties analizzati). L’analisi si fa sempre, in continuazione, soprattutto ai migliori “tiratori” delle competizioni di tutto il mondo ma, in Spagna, anche ai po... continua
Tags: sport, calcio

Come "funziona" il Festival internazionale del cinema di Venezia? Una rete di scambi e conoscenze fruttuose

Feste e networking, Il futuro potrebbe essere nei cortometraggi.

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Tra fine agosto e inizio settembre un evento di fama internazionale diventa attrazione di moltissimi turisti, addetti ai lavori e appassionati di cinema, si perché è proprio il cinema a fare da protagonista in questo spettacolare evento mondiale. Per dieci giorni, ormai da 71 anni si sviluppa una rete di amicizie ed incontri che danno vita a contatti duraturi, capolavori, a progetti che nessuno mai si aspetterebbe. Di solito il visitatore apprezza il risultato, le proiezioni dei film selezionati ad ogni Festival, ma non pone attenzione a quanto lavoro c'è stato a monte per preparare una macchina che si può definire quasi “perfetta”, dove solo imprevisti tecnici o pochi ritardi lievi possono sopraggiungere. La mostra di Venezia funziona perché c'è personale che ormai ci lavora da anni ed è ben consolidato, i rapporti di lavor... continua

Dipendenza digitale, la nuova tecnologia ci rende stupidi.

Sindrome di Hikikomori e selfie, turbe mentali e realtà parallele.

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Si può essere dipendenti da Internet? Certo. Senza PC, smartphone, tablet e altre diavolerie digitali oggi ci sentiamo perduti. eppure noi nativi analogici abbiano vissuto in un mondo dove, ad esempio, per fare una telefonata urgente, dovevamo restare in coda davanti a una cabina telefonica, muniti di gettoni, in attesa del nostro turno. E che dire delle mail. Per le comunicazioni con informazioni dettagliate era necessario scrivere un documento e spedirlo al destinatario dal più vicino ufficio postale. Poi è arrivato il fax a facilitare le cose. Ma con le mail elettroniche è tutta un'altra storia. Altri tempi, direte voi. Certo. Eppure l'uso intensivo degli strumenti tecnologici è diventato tema di discussione tra articoli, rubriche e saggi che invitano a riscoprire un mondo oggi sconosciuto ai nativi digitali. La nuova tecnologia ci rende stupid... continua

Intervista esclusiva a Claudio Santamaria

Il provino non lo fa soltanto il regista all’attore, ma anche l’attore al regista. Nell’arte come nella vita non puoi stare fermo. I viaggi li faccio prenotando all’ ultimo… La Foresta amazzonica non ha eguali.

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Attore di cinema, televisione, teatro, doppiatore e musicista. Artista poliedrico e impegnato, per la tv è stato Rino Gaetano ma anche il Maestro Manzi. Al cinema lo abbiamo visto in film di Bernardo Bertolucci, Marco Risi, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Dario Argento, Michele Placido, Nanni Moretti, è stato candidato ai Premi David di Donatello ed ha già vinto diversi Nastri D’Argento come quello di Miglior Attore Protagonista per il film “Romanzo Criminale”, ex aequo con Kim Rossi Stuart e Pier Francesco Favino. Eppure Claudio Santamaria continua a frequentare workshop e non si tira indietro quando c’è da aderire al progetto di un’opera prima, come per i recenti “I primi della lista” dell’italo-inglese Roan Johnson e “Lo chiamavano Jeeg Robot”, lungometraggio d’esordio per Gabriele Mainet... continua
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