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E.T., il celebre film sugli extraterrestri, è il vangelo secondo Steven Spielberg

Genesi, resurrezione e miracoli: la storia di Gesù nel colosso cinematografico campione di incassi.

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Come Antoine De Saint-Exupery, anche Steven Spielberg ha incontrato nel deserto il suo Piccolo Principe, sceso sulla terra da un mondo lontano per restituire l'infanzia perduta. «Ero in mezzo al Sahara, durante le riprese dei Predatori dell'arca perduta, tra nazisti assassini e proiettili che volavano da tutte le parti. Che ci faccio qui? Mi domandai. Devo tornare indietro, alla spiritualità di Incontri Ravvicinati, al calore delle emozioni più genuine. E così cominciai a pensare a una storia di amicizia tra un extraterrestre e un bambino di undici anni…». Il film, che ebbe una genesi tormentata (fu rifiutato dalla Columbia mentre la Universal, che lo realizzò, pretese che fosse lo stesso Spielberg a trovare i soldi) divenne in seguito il film campione di incassi assoluto nella storia del cinema. Quello con il Piccolo Principe di Saint-Ex... continua

Donne musulmane, il velo ed i danni psico-fisici. Mancanza di luce per la pelle, rischi salutari e problemi di sicurezza

Donne islamiche e la loro vita dietro al velo: fattore culturale, religioso o semplicemente estremista?

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Un segno distintivo dell’Islam che salta subito all’occhio in Occidente è l’hijab. Ma che cos’è e che significato ha per i musulmani che spesso gli appartenenti ad altre religioni non capiscono. La parola hijab tradotto letteralmente significa “cortina”, “tenda”. E’ comunemente usato dai media e dai musulmani che vivono in Occidente indicando il velo che copre il volto delle donne o parte di esso ed il suo corpo. Oggi passeggiando per le vie di quasi tutte le città europee si incrociano donne con l’hijab per le strade, nei luoghi di lavoro, a scuola, al supermercato. Il non musulmano spesso pensa che sia uno dei mezzi dell’uomo per sottomettere la donna, ma l’Islam lo ritiene un dovere. Qualche anno fa in Egitto un uomo mi disse: se hai una perla nel palmo della mano la alzi e la metti in mo... continua

L’Iran e la rivoluzione della moda. Rigido codice governativo aggirato da “tendenze e modernità”.

A Teheran anche un'agenzia di modelle. Stiliste ed influenze occidentali

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Quanto peso può avere la moda per l'identità e il progresso di un paese? Moltissimo. Soprattutto se il paese in questione è l'Iran. Esiste per le donne, come è noto, un codice vestimentario obbligatorio, introdotto l'indomani della Rivoluzione del 1979 da Khomeyni. Nel corso del tempo, con la  modernizzazione inevitabile del paese, le consuetudini femminili hanno forzato gli schemi imposti. Per contrastare la tendenza a imitare stili di vita e abbigliamento occidentali, considerati vergognosi e immorali, nel 2006, il governo di Ahmadinejad volle riformulare di nuovo il punto sugli obblighi che dovevano essere osservati. Si giocò allora con le possibili ambiguità che la moda consente: venne organizzata una sfilata evento dal titolo “le donne della mia terra”. Un nutrito gruppo di mannequins, in una messinscena completamente occide... continua

Il film di Rubini, dal teatro al set cinematografico. Dobbiamo parlare: dissidio, sincerità e violenza. Forse il racconto delle coppie in crisi tutti i giorni

Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone raccontano qualcosa di disperato in modo molto divertente.

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“ ‘Dobbiamo parlare’: quando il partner ci si rivolge a noi con questa espressione proviamo una immediata sensazione di allarme e timore”, ha detto alla conferenza stampa del film di Sergio Rubini Diego De Silva, sceneggiatore insieme a Rubini e a Carla Cavallini del film oltre ad essere tra i pochissimi scrittori capaci di libri tanto comici quanto intelligenti: così ricchi di riflessi rivelatori della nostra vita sentimentale, del nostro rapporto con il mondo e la famiglia, insomma, come si diceva negli anni ’70, così documentati su quanto sia difficile essere normali. Il film di Rubini, passato con grande successo alla Festa del Cinema, si muove tutto su questo terreno lucidissimo e minato. A cominciare dal set. Un attico in pieno centro a Roma, a metà strada tra l’ Ara Pacis e Piazza del popolo. Lì vivono uno scrittore,... continua
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