Spettacolo

Intervista esclusiva a Carlo Carlei: IL SISTEMA DISTRIBUTIVO ATTUALE E’ DESTINATO A MORIRE. ANCHE CHI COMANDAVA AL BOTTEGHINO ADESSO NON TROVA DISTRIBUZIONE NEANCHE CON ROBERT DE NIRO E COMPANY

Nel futuro della sala cinematografica i film saranno sempre più un evento, come un grande concerto rock, Cinema e televisione sempre più simili.

di |
Cominciamo da un aneddoto: è il 1994, in una puntata di Domenica In Oliver Stone dice «Tra i registi italiani mi piace molto Carlo Carlei», Mara Venier arrossisce e replica «Chi?». L’episodio finisce su Blob e diventa un articolo per il Corriere della Sera. Lei allora era un regista di 32 anni molto conosciuto negli Stati Uniti ma poco noto in Italia. Come si è evoluto questo negli anni? Dal punto di vista della percezione mediatica credo non sia cambiato molto, anche perché non ho sprecato molte energie a fare public relation. Mi sono sempre concentrato sul mio lavoro, come se fosse il laboratorio di uno scienziato e mi ci sono dedicato con grande passione. Ma probabilmente ho commesso un errore, perché quando si opera nel campo dell’intrattenimento costruire un brand è importante. Resta però la stima di ... continua

Il futuro della serie tv arriva dal web? Matteo Renzi l’ha proposto come case study al PD mentre Barack Obama vorrebbe i protagonisti nel suo governo

Dopo “House of Cards” e “Transparent”, Netflix e Amazon rilanciano la sfida producendo Woody Allen, Mozart, Adam Sandler e Ridley Scott. Al Pacino ci pensa, il gigante cinese Alibabà scende in campo con Wong Kar-wai.

di |
Da un paio d’anni Amazon e Netflix si contendono alcuni dei segmenti più innovativi dell’intrattenimento contemporaneo e, diventati anche produttori di film e serie tv, stanno radicalmente cambiando le regole del gioco. In una sfida che dall’Italia, dove i rispettivi servizi di streaming non sono ancora operativi, possiamo solo seguire da lontano. Due loro produzioni hanno trionfato nelle ultime tornate di premiazioni dei Golden Globe: House of Cards (Netflix) e Transparent (Amazon). Le vicende della nascita di House of Cards sono ormai note: nel 2011 Netflix, colosso americano del noleggio e dello streaming di film, decide di fare da sé e di realizzare una serie tv per fidelizzare gli utenti del servizio. Alla ricerca di una grande idea e di nomi importanti, strappa a HBO e AMC i diritti di House of Cards, progetto-remake di un telefilm inglese del ... continua

Come cambia la televisione

Da una parte la tecnologia, che impone profondi cambiamenti, concettuali e strutturali. Dall’altra la capacità di fidelizzare i telespettatori, regolando il flusso d’ascolto da un programma all’altro.

di |
Andiamo per ordine. Nell’era di Internet, dei social network, del fiume d’informazioni che arrivano su ogni device, dai telefonini ai tablet, l’attenzione degli utenti è continuamente sottoposta a un sovraccarico di dati, parole, immagini e suoni, che rende più complicata la selezione e la fruizione dei contenuti proposti. Per questo motivo la televisione si è adeguata, è diventata social, è uscita dal mobile del salotto per inseguire il suo pubblico, proponendosi in varie forme e modalità. E’ passata, ma fino a un certo punto, dal palinsesto tradizionale alla visione on demand. Anche il Web si trasforma sovente in televisione, tra contributi video, YouTube e WebTv. Senza contare gli effetti della smart tv, la televisione tradizionale collegata alla Rete, capace di proporre qualsiasi tipo di programma in ogni momento... continua
Tags: tv, tecnologia, web

Sono gli americani i maggiori consumatori di vino, in Italia crescita costante tra i giovani

Dall'App al bicchiere il passo è breve. Teorie e pratiche dell'Internet of food aspettando l'Expo 2015.

di |
Secondo gli ultimi dati disponibili dell'Oiv – Organizzazione internazionale della vigna e del vino, ma il trend si riflette nell'attualità, sono gli Americani (USA) i maggiori consumatori di vino con ben 29,1 milioni di ettolitri bevuti nel 2013, con una crescita dello 0,5% in più rispetto al 2012. Tale incremento sembra sia dovuto soprattutto ad una fascia di pubblico: la Millennial Generation, meglio nota come Generazione Y, ovvero quei giovani nati tra la fine degli anni ottanta ed i primi anni duemila nel mondo occidentale. Osservando i dati del consumo italiano di vino in effetti ci si rende conto come l'andamento degli ultimi anni registri una diminuzione nella fascia di età 45-54 anni (-4 punti percentuali nel 2011) e, invece, una crescita costante e progressiva nelle fasce di età che vanno dai 18 fino ai 24 anni. Ciò significa che i co... continua
« indietro1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20avanti »