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Il futuro della serie tv arriva dal web? Matteo Renzi l’ha proposto come case study al PD mentre Barack Obama vorrebbe i protagonisti nel suo governo

Dopo “House of Cards” e “Transparent”, Netflix e Amazon rilanciano la sfida producendo Woody Allen, Mozart, Adam Sandler e Ridley Scott. Al Pacino ci pensa, il gigante cinese Alibabà scende in campo con Wong Kar-wai.

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Da un paio d’anni Amazon e Netflix si contendono alcuni dei segmenti più innovativi dell’intrattenimento contemporaneo e, diventati anche produttori di film e serie tv, stanno radicalmente cambiando le regole del gioco. In una sfida che dall’Italia, dove i rispettivi servizi di streaming non sono ancora operativi, possiamo solo seguire da lontano. Due loro produzioni hanno trionfato nelle ultime tornate di premiazioni dei Golden Globe: House of Cards (Netflix) e Transparent (Amazon). Le vicende della nascita di House of Cards sono ormai note: nel 2011 Netflix, colosso americano del noleggio e dello streaming di film, decide di fare da sé e di realizzare una serie tv per fidelizzare gli utenti del servizio. Alla ricerca di una grande idea e di nomi importanti, strappa a HBO e AMC i diritti di House of Cards, progetto-remake di un telefilm inglese del ... continua

Yoga e pace interiore: un’utopia, una possibilità o una moda?

India Business e Pace: lo Yoga come disciplina che aiuta il corpo e la mente a raggiungere l’ambito equilibrio.

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Il desiderio di trovare un mondo libero da catene, da orari, dal ritmo incalzante scandito dal lavoro, lo stress della vita sociale che a volte, sempre più spesso, invade la privacy, gli impegni che, solo per essere definiti tali, risultano soffocanti, tanti, troppi. Molti scappano, trovando nella fuga la soluzione a tutto, inconsapevoli che il soggiorno al mare di una settimana, la sciata in montagna di cinque giorni o la passeggiata in pineta sono fughe brevi che purtroppo non risolvono l’ansia ma la allontanano per un periodo più o meno breve. Certamente staccare con la mente dalla quotidianità è utile, il cambiamento rigenera, la ventata “d’aria fresca” migliora il respiro e fa affrontare gli impegni futuri con un atteggiamento diverso, più sicuro, più ambizioso. Dall’altro lato, ci sono persone che si sono avvi... continua
Tags: yoga, salute

Come cambia la televisione

Da una parte la tecnologia, che impone profondi cambiamenti, concettuali e strutturali. Dall’altra la capacità di fidelizzare i telespettatori, regolando il flusso d’ascolto da un programma all’altro.

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Andiamo per ordine. Nell’era di Internet, dei social network, del fiume d’informazioni che arrivano su ogni device, dai telefonini ai tablet, l’attenzione degli utenti è continuamente sottoposta a un sovraccarico di dati, parole, immagini e suoni, che rende più complicata la selezione e la fruizione dei contenuti proposti. Per questo motivo la televisione si è adeguata, è diventata social, è uscita dal mobile del salotto per inseguire il suo pubblico, proponendosi in varie forme e modalità. E’ passata, ma fino a un certo punto, dal palinsesto tradizionale alla visione on demand. Anche il Web si trasforma sovente in televisione, tra contributi video, YouTube e WebTv. Senza contare gli effetti della smart tv, la televisione tradizionale collegata alla Rete, capace di proporre qualsiasi tipo di programma in ogni momento... continua
Tags: tv, tecnologia, web

Sono gli americani i maggiori consumatori di vino, in Italia crescita costante tra i giovani

Dall'App al bicchiere il passo è breve. Teorie e pratiche dell'Internet of food aspettando l'Expo 2015.

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Secondo gli ultimi dati disponibili dell'Oiv – Organizzazione internazionale della vigna e del vino, ma il trend si riflette nell'attualità, sono gli Americani (USA) i maggiori consumatori di vino con ben 29,1 milioni di ettolitri bevuti nel 2013, con una crescita dello 0,5% in più rispetto al 2012. Tale incremento sembra sia dovuto soprattutto ad una fascia di pubblico: la Millennial Generation, meglio nota come Generazione Y, ovvero quei giovani nati tra la fine degli anni ottanta ed i primi anni duemila nel mondo occidentale. Osservando i dati del consumo italiano di vino in effetti ci si rende conto come l'andamento degli ultimi anni registri una diminuzione nella fascia di età 45-54 anni (-4 punti percentuali nel 2011) e, invece, una crescita costante e progressiva nelle fasce di età che vanno dai 18 fino ai 24 anni. Ciò significa che i co... continua
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